Come sicuramente saprai in FIFA 20 verrà introdotta la modalità Volta che riporta sulle nostre console il calcio da strada, assente dai tempi dell’ultimo FIFA Street.
Da quanto abbiamo visto finora, Volta non sembra male: è vivace come dovrebbe esserlo il calcio da strada, facile da padroneggiare pur con qualche sfumatura da migliorare. In fin dei conti, si tratta di una modalità generosa, una sorta di mix tra Il Viaggio e la carriera professionista con alcuni elementi tipici dell’Ultimate Team.
Nonostante sia quel tipo di modalità che sulla carta mi piaccia parecchio, mi sembra manchi quel pizzico di magia a unire il tutto.
Ma andiamo con ordine. Per affrontare questa modalità ci sono due strade principali: giocare con il nostro giocatore, creato da zero, affiancato da giocatori che potremo “rubare” dopo avere sconfitto gli avversari (come avveniva nei vecchi FIFA Street), oppure utilizzando squadre reali, sia online che offline, scegliendo alcuni giocatori che ne fanno parte (ad esempio Bale, Ramos e Modric per il Real Madrid) creando così la nostra piccola squadra.
Le basi di Volta sono state illustrate allo scorso E3, ma se ti sei perso la presentazione, sappi che si può giocare con squadre composte in vario modo: 3 contro 3 con portiere volante, 4 contro 4 senza portiere, 5 contro 5 con le regole del calcetto e così via, con tutte le varianti che possiamo pensare relativamente al campo, attivando o meno le sponde, giocando di rimbalzo o rendendo le partite un po’ più tradizionali.
Giocando online, le personalizzazioni funzionano con un sistema “casalingo”, dove chi gioca in casa sceglie la tipologia di campo che preferisce, unitamente a regole e composizione della squadra.
Quello che forse manca è una reale motivazione a giocare in questa modalità. Non credo ce ne sia una diversa rispetto a quelle “artificiali” che si applicano a giochi di questa tipologia.
Esiste una sorta di sviluppo del nostro calciatore in stile GDR, le cui abilità migliorano man mano che continuiamo a giocare, con le opzioni che ci consentono di personalizzare il nostro avatar sotto molti aspetti.
C’è anche un senso di progressione dato dalla possibilità di aggiungere altri giocatori per continuare a migliorare la nostra squadra, che potrebbe avere delle derive compulsive come la Ultimate Team. E, naturalmente, non può mancare un negozio dove acquistare elementi puramente cosmetici: nulla va comprato con moneta reale, vanno utilizzati solamente i Volta Coins e non dovrebbero esserci loot box in giro nè strane meccaniche.
Tutto questo può incoraggiarmi a continuare a giocare con Volta allo stesso modo di trofei o achievement. Il ga
Non ci vorrà molto per calcare i prati delle varie arene, tutte ben realizzate, specialmente il campo sul tetto in Giappone, e da lì ritornare ad accumulare giocatori anonimi, generati dal computer con statistiche man mano più alte e magari sbloccare indumenti più appariscenti.
Togli tutto questo e una volta padroneggiata la filosofia di Volta (cosa abbastanza rapida) e alcune giocate spettacolari (qui rese molto semplici da eseguire, nel tentativo di mantenere le cose divertenti), e la sensazione di avere finito si farà sentire prepotente.
Del resto uno dei problemi che ho avuto con i capitoli più recenti di FIFA è dovuto alla velocità frenetica delle partite, che rischiano di diventare un continuo ping-pong finché un tocco sbagliato non conduce a una pausa o a un cambio campo.
Per quanto EA abbia dichiarato di aver lavorato per aumentare il feeling di una partita in 11 contro 11, Volta va nella direzione opposta.
In tutto questo penso che una cosa avrebbe potuto salvare Volta, o quantomeno renderlo diverso. Penso che gli sviluppatori avrebbero potuto renderlo divertente, ma non divertente del tipo “puoi fare alcuni trucchetti più facilmente”. Andava reso divertente per davvero.
Quest’anno in Ultimate Team sarà possibile raccogliere potenziamenti che rendono sovraumana la velocità e la palla luminosa con i calciatori che le girano intorno come fulmini.
La modalità Volta, invece, ha sneaker fluo e quegli strani guanti che usano i portieri di calcetto e che li fa sembrare degli evidenziatori anni’90.
Per motivi di rating è una modalità molto edulcorata, che in definitiva restituisce un’immagine un po’ stucchevole: qualcuno immagina davvero il calcio di strada senza urla, insulti o giocate cattive?
Persino le pubblicità della Nike nella gabbia erano più verosimili!
La verità è che sento la mancanza di FIFA Street, mi manca la possibilità di lanciare un giocatore dentro la sua stessa porta con il caro vecchio Ronaldinho o l’ignorantissimo Jimmy Floyd Hasselbaink.
Soprattutto mi manca il divertimento stupido e ignorante di FIFA Street che, purtroppo, sembra del tutto assente nella modalità Volta.
FIFA 20 uscirà il 27 settembre per PlayStation 4, Xbox One e PC, mentre sarà disponibile per Switch la Legacy Edition.