Benvenuti cari lettori al consueto angolo delle recensioni. Oggi parleremo niente poco di meno che di un gioco per realtà virtuale, a metà tra un gioco di racing su circuito e un battle car game (di cui fanno parte titoli come Crash Team Racing o Sonic Kart), che si mescola a mio avviso in maniera abbastanza egregia con uno stile fortemente Arcade. Il titolo di oggi è Touring Karts, sviluppato e distribuito da Ivanovich Games. Ma scaliamo le marce e partiamo subito con la nostra recensione!
Grafica… Arcade
Partiamo subito in prima parlando della grafica. Questo titolo sfrutta una grafica cartoonesca, ma che al contempo si mescola con stili “più seri” e realistici, il che balza subito all’occhio come un qualcosa di “approssimativo”. Lo stile dei circuiti è abbastanza essenziale, e lo stesso vale per i piloti, che ahimè peccano un po’ di originalità, risultando a lungo termine somiglianti a piccoli replicanti con dei grossi caschi in testa. Parlando invece dello stile usato per i Karts e i veicoli abbiamo sì una piccola varietà di mezzi, ma che dopo qualche sessione ci risulteranno quasi tutti molto molto simili, cambiando molte volte solo il colore della vernice e nulla più. Ho apprezzato tuttavia nel complesso la resa finale che ci propone il titolo che nel suo insieme risulta essere discreta ma nulla di eccezionale, godibile sì ma che non fa urlare al miracolo. Ho però gradito lo stile grottesco di alcune “armi”, come il pollo gigante o il lanciarazzi che risultano molto simpatici.
Gameplay… Medio
Scaliamo le marce e arriviamo al gameplay, il cuore pulsante di ogni game che si rispetti. In Touring Karts il tutto si potrebbe riassumere con una frase: “Ok è divertente, carino e simpatico ma…”.
Appena indosseremo il visore e premeremo il fatidico tasto “Play”, verremo catapultati nel mondo di gioco. Ci ritroveremo letteralmente in un cabinato da sala giochi, affiancati da una ragazza in stile cartoon che ci introdurrà nelle dinamiche del gioco. Dopo un primo brevissimo video che ci farà vedere le principali 3 azioni che potremo svolgere, affronteremo la nostra prima vera e propria gara avendo a che a fare con i comandi (altro punto dolente del gioco). Le azione che potremo fare saranno: usare i gadget (con un gesto in avanti del controller), bere una bibita di potenziamento (che potremo mescolare con altri potenziamenti raccolti), e ovviamente guidare il kart.
Il gioco offre molte piste e vetture da sbloccare, questo dà un tocco in più alla varietà e alla longevità del titolo, ma il tutto dopo qualche sessione di gioco risulta un po’ ridondante, dando un certo senso di “piatto” e di già “visto” nel gioco. Il titolo inoltre offre di buono diverse modalità di “visione”, potremo infatti scegliere tra tantissime combinazioni di controller e/o visori in abbinata, dando la possibilità per chi soffre di Motion Sickness di scegliere di visualizzare o meno la modalità in realtà virtuale. Potremo quindi scegliere di giocare semplicemente con la grafica “normale” e quindi senza l’ausilio del visore, o scegliendo una modalità di visualizzazione stile “cabinato Arcade”.
Inoltre le scelte delle armi e la possibilità di fonderle per crearne di nuove rende il tutto divertente, peccato solo che la troppa “meccanicità” dei movimenti in corsa rendano tutto molto macchinoso e legnoso, cosa che a mio avviso penalizza notevolmente l’ esperienza di gioco. Nulla da ridire invece sul comparto sonoro, dapprima risultante un po’ troppo anonimo, ma via via che si prosegue con il gioco le colonne sonore diventeranno più incalzanti e avvincenti.
Conclusioni finali
Bene dunque, siamo finalmente giunti alle conclusioni per questo titolo dal grandissimo potenziale inespresso. Un’esperienza per VR sicuramente interessante, che offre un gameplay anche a tratti simpatico e divertente, ma che con qualche piccolo accorgimento in più poteva davvero essere un esperimento da tripla A. Turing Karts risulta essere un titolo mediocre, giocabile sì e a tratti divertente, che offre la classica esperienza “mordi e fuggi” ma che purtroppo (almeno a mio parere) non riesce ad andare oltre. Le dinamiche delle armi sono abbastanza interessanti ma in moltissimi casi non si riescono a sfruttare appieno nemmeno quelle considerate base. Inoltre la vastissima varietà di circuiti e di “fazioni” di brand non riesce davvero a compensare la scarsa varietà di modelli di auto a disposizione, che risultano essere sempre gli stessi tre modelli (auto stile F1, auto da corsa, e auto “quadrata”), con qualche variante qui e lì.
L’esperienza fatta con il visore cambia senz’altro la prospettiva generale (trasformando tutto in un’esperienza più dinamica), ma comunque dopo un paio di gare risulterà dare noia molto facilmente, e in alcuni casi con piste con molte curve anche per chi non soffrisse di Motion Sickness risulta difficile non avere lievi disturbi di percezione. Arrivando a dare un voto direi che Touring Karts si merita un bel 6 pieno! Un titolo dalle potenzialità intriganti che però non vengono sfruttate appieno, che pecca di originalità, nonostante le dinamiche accattivanti e le varie possibilità di combinazioni di setting generale. Una bellissima idea ma sfruttata non proprio nel migliore dei modi, creando un gioco sì godibile e a tratti divertente, un’esperienza in VR certamente da provare, ma che non riesce ad andare al di là dei suoi numerosi limiti.