Che il 2020 sarà ricordato come uno dei peggiori anni da tanto tempo a questa parte credo sia ormai fuori discussione. Oltre al dramma sanitario, economico e sociale, una piccola parte di disagio causato dal Coronavirus ha coinvolto anche la vita dei videogiocatori tra ritardi, cancellazioni e incognite varie.
Basti pensare a quello che è successo a due dei giochi più attesi di questa fine generazione, come The Last of Us Parte II e Cyberpunk 2077.
Anche Nintendo, ovviamente, è stata coinvolta in questo susseguirsi di ritardi: è quanto trapela dall’ultimo resoconto sugli effetti della pandemia da COVID-19 sulla sua pianificazione, lasciando intendere che potrebbero esserci slittamenti sull’uscita di nuovi giochi rispetto alla programmazione originale.
Anche Nintendo “vittima” dello smart working
Il problema principale che ha coinvolto Nintendo così come tutte le altre software house del mondo è stato il passaggio dal lavoro in ufficio a quello a casa, causando tutta una serie di rallentamenti.
“Il risultato è che potremmo non essere in grado di lanciare i prodotti o avviare i servizi nei tempi pianificati”, questo quanto si legge nel comunicato ufficiale.
La casa di Kyoto non ha specificato quali titoli hanno subito ritardi, ma già alcuni giorni fa avevamo parlato di un assordante silenzio di Nintendo circa l’uscita di suoi titoli nei prossimi mesi.
Speriamo che tutto questi non influenzi in maniera eccessivamente pesante il rilascio di nuovi giochi da qui alla fine del 2020, fatta salva la priorità della salute dei dipendenti, che deve rimanere ovviamente l’aspetto principale.