Il sapere scientifico
Il mondo della scienza suscita, solitamente, un certo fascino: scoprire le caratteristiche del cervello, conoscere le basi della genetica…sono argomenti accessibili ai più.
Allo stesso tempo, non pochi lettori rischiano di sentirsi esclusi da questa area del sapere. Il linguaggio tecnico e l’enorme quantità di risorse disponibili possono fungere da deterrente.
Parimenti, il sentirsi privi di basi adeguate può inibire il gusto della scoperta.
Le risorse del presente
In questo panorama, i libri di divulgazione scientifica svolgono un ruolo importante. Essi, infatti, contribuiscono ad accorciare le distanze tra il grande pubblico, la scienza e coloro che hanno reso possibili i traguardi degli ultimi decenni.
In quest’ottica, si colloca una recente uscita a cura del National Geographic: le frontiere della scienza.
Il primo volume, dedicato al cervello, ha inaugurato la serie di uscite dedicate ai grandi temi della fisica, della genetica e delle neuroscienze.
L’obiettivo è quello di introdurre i lettori -in modo semplice e rigoroso ad un tempo- non solo ai contenuti della scienza, ma anche al metodo scientifico.
Quest’ultimo, in uso anche nelle scienze umane, è talvolta scabiato con un freddo e asettico rigore matematico o metodologico. Le pubblicazioni divulgative possono aiutare il lettore a scoprirne anche il lato creativo e le positive applicazioni anche nella vita quotidiana.
Un piccolo esempio: è grazie alla ricerca se -oggi- riconosciamo nei neuroni a specchio la base biologica dell’empatia e se siamo in grado di raccontare lo sviluppo della corteccia cerebrale.
La passione per la conoscenza ed il rigore metodologico appaiono, oggi, la strada verso una sepre maggiore comprensione dell’uomo e dell’Universo in cui viviamo.