Conosciamo quasi tutti il lancio pazzesco di Apex Legends e i numeri che ha raggiunto in pochissimo tempo. Sfortunatamente sappiamo anche che Respawn non è mai non riuscita a gestire il ritmo di lavoro che il gioco ha di colpo richiesto. Questo mancato supporto iniziale ha visto Apex Legends spegnersi come la fiamma di un cerino. Con il rilascio della seconda season EA, Respawn Entertainment e anche i giocatori speravano di veder rinascere Apex Legends dalle sue ceneri, chi per un motivo commerciale chi puramente ludico. Tuttavia, nonostante fosse chiaro a tutti che il gioco non sarebbe mai tornato ai fasti del lancio, se il consistente calo delle azioni di EA avvenuto questa settimana è indicativo, molto probabilmente la seconda stagione di Apex Legends non sta ottenendo il risultato sperato.
Come puoi vedere tu stesso, le azioni di EA dal momento del rilascio della seconda stagione hanno avuto un calo vertiginoso. Ovviamente non conosceremo l’entità del danno a livello finanziario finché EA non rilascerà dati ufficiali. Ci sono molti fattori che portano al calo delle azioni, ma dopo un E3 in cui l’azienda si è rivelata molto debole, dopo il rilascio della seconda season i numeri di Twitch di Apex Legends hanno raggiunto una media di circa 50.000 visualizzazioni, molte meno della metà di quelle che erano a marzo, a un mese dal lancio. Questo scenario è molto infelice per Respawn, sopratutto considerando come EA tratta i suoi fallimenti: conosciamo bene la fine di Anthem e di Visceral Games e considerando quanto le entrate di Apex Legends sono diminuite ad aprile, fino quasi ad azzerarsi, dei numeri di visualizzazione così bassi probabilmente non sono un segno molto positivo.
Respawn ha già detto che non farà un seguito al gioco, quindi c’è solo da augurarsi che il gioco riesca a risollevarsi quanto basta almeno per non farlo morire ed eliminare la la pericolosa possibilità che lo studio di sviluppo venga smantellato. Ad ogni modo, EA dovrà correre ai ripari e anche senza dati ufficiali, non è un segreto affermare che l’azienda se la stia cominciando a vedere molto male.