Super Mario Bros; come dimenticare questo nostalgico capolavoro? Il titolo che sancì l’inizio della fortunata serie della casa di sviluppo e produzione di videogiochi forse più nota al mondo.
Stiamo ovviamente parlando di Nintendo, che dal 1985 ad oggi continua a regalarci soddisfazioni, una dopo l’altra. I suoi titoli hanno segnato diverse generazioni di videogiocatori, e riescono ad unire dai più grandi ai più piccini.
Super Mario nasce dalla mente di uno dei più grandi autori di videogames al mondo. Il maestro Shigeru Miyamoto che, nonostante quella che è l’opinione comune sul personaggio e sul mondo che lo circonda, decise di documentarsi in maniera approfondita e di costruire un mondo che per certi versi risulta più strutturato di quello che possa sembrare semplicemente giocando al titolo.
Stiamo pur sempre parlando di due fratelli idraulici italo-americani, Mario e Luigi, che devono affrontare diversi mondi ostili, salvare la principessa e sconfiggere Bowser il re dei Koopa, un essere che ricorda vagamente una grossa tartaruga con sembianze di drago.
Dunque è normale che giocando ai titoli ci si possa fare un’idea sbagliata su come il designer abbia deciso di strutturare l’universo narrativo di Super Mario e di caratterizzare tutti i personaggi.
Come detto in precedenza, c’è molto altro dietro Super Mario e alcuni elementi ai quali si da poca importanza sono stati inseriti per una precisa motivazione. Non tutti sanno che uno dei Power-Up più famosi del gioco prende spunto da un elemento realmente esistente in natura.
Stiamo parlando del Super Mushroom, un fungo rosso a pois bianchi che rende Super Mario più resistente; i nemici infatti prima di sconfiggerlo dovranno colpirlo almeno due volte.
Il Super Mushroom, oltre a rendere il giocatore fisicamente più grande rispetto alla sua forma base, gli permette di distruggere i blocchi fatti di mattoni e di sfruttare ciò per sconfiggere i nemici sovrastanti.
Ma a cosa si ispira il Super Mushroom di Super Mario?
Ti sorprenderò sapere che il Super Mushroom è in realtà stato ideato con un riferimento ben chiaro in mente: l’Amanita Muscaria, un fungo velenoso e psicoattivo. Si tratta di un fungo molto conosciuto e assai diffuso, lo si può scorgere in estate e autunno nei boschi di conifere e latifoglie, nelle stesse zone dove spesso sono presenti altri funghi commestibili, come il fungo porcino. Il fungo è molto grande, è rosso ed è cosparso di piccole “verruche” bianche sul cappello. Inconfondibile.
Ti starai sicuramente chiedendo: cosa succederebbe se lo ingerissi? Nel malaugurato caso tu ingerissi un Amanita Muscaria andresti incontro alla cosiddetta micropsia, una particolare condizione per cui gli oggetti che ti circondano risultano più piccoli, dandoti l’impressione di essere diventato “più grande”. Ti ricorda qualcosa? Ne avevamo parlato anche in questo articolo.
Questa particolare condizione viene spesso definita come sindrome di Super Mario o sindrome di Todd, lo psichiatra inglese che per primo studiò l’Amanita Muscaria. Anche questo nome risulta assai familiare; basti pensare a Toad, il personaggio del mondo di Super Mario che ha le sembianze di un funghetto.
In alcuni casi dopo aver ingerito il fungo si può percepire come uno stato di dissociazione, di non essere più consci di stare nel proprio corpo, si possono avere allucinazioni (la più comune è quella descritta sopra) e si può avvertire una sensazione di forte nausea.
Questa dunque, secondo molti, la vera ispirazione del Super Mushroom, un attenta analisi ha portato alla creazione di quella che è considerata l’icona della serie di videogiochi Nintendo e sulla quale ruota praticamente tutta l’esperienza di gioco, almeno nei primi capitoli di Super Mario.
Se te la fossi persa qui puoi leggere l’ultima notizia su Nintendo; pare proprio che presto vedremo un nuovo controller ufficiale che si affianchi sia a Nintendo Switch che alla nuovissima Switch OLED Model.