Di questi tempi, parlare di “prodotto videoludico creato con RPG Maker” è un’eresia.
Se al posto di Unity o Construct qualcuno vuole usare RPG Maker per creare videogiochi può ritrovarsi un dialogo del genere:
“Ah, io uso Unity, ci ho sclerato per tre ore ieri…”
“Ti capisco, anch’io con RPG Maker l’altro giorno solo per far andare una cutscene ci ho messo cinque ore!”
“…Cosa? Ma se è semplicissimo.”
Ecco, soprattutto l’ultima frase in grassetto se la saranno sentita dire moltissimi utilizzatori del tool (chiamati “makeratori” in italiano nella community) da parte di molti, per il semplice motivo che è un abbastanza semplice, rispetto ad altri. Il motivo della sua semplicità è però dato solo dal fatto che è un software prima di tutto intuitivo.
Come si vede dalle immagini, le interfacce sono abbastanza chiare, rispetto ad altri engine. Questa facilità rende RPG Maker un tool per tutti… Anche per troppi.
Di questo ne parleremo tra poco, ma partiamo dall’inizio, da come è nato RPG Maker, come si è evoluto e de-evoluto fino ad oggi dall’uscita della prima versione.
RPG Maker 95, 2000 e 2003 – Don Miguel, il primo pirata per l’Occidente
Ogni versione dell’engine è stata creata dall’Enterbrain, una divisione della Japanese ASCII Corporation.
In realtà non si aveva alcuna intenzione di distribuire il tool al di fuori del Giappone, ma alla fine c’è stato qualcuno che l’ha portato qui in Occidente: uno studente russo che prende il nome di Don Miguel.
Egli pubblicò la prima traduzione (anche abbastanza raffazzonata) di RPG Maker 95 e 2000, in maniera completamente illegale. Infatti l’Enterbrain stessa cercò di rilasciare una lettera di cessazione e desistenza a Don Miguel, ma era troppo tardi: la sua creazione era fuori controllo. Mentre chiudeva il suo sito web, ne comparvero decine di altri. Ulteriori azioni legali non sono state mai riuscite a sradicare il problema. RPG Maker in inglese doveva restare nell’internet.
E quindi, con questa distribuzione, cosa facevano i “creator” del tempo?
Molti di quei primi utenti non erano artisti qualificati. Prendevano grafiche dai giochi in vendita come Chrono Trigger e Secret of Mana e le assemblavano in dei file supportati dal programma.
RPG Maker XP – La Belle Epoque di RPG Maker
Anche questa nuova versione del 2004 non è stata mai pensata per l’Occidente, quindi fu tradotta tempestivamente da un successore di Don Miguel: RPG Advocate.
RPG Maker XP presentava una risoluzione dello schermo più elevata, un nuovo brillante sistema di mappe e, soprattutto, un sistema di scripting. Armeggiando con la libreria di base, tutta scritta in Ruby, è stato possibile cambiare le funzioni principali o aggiungere nuove funzionalità ai giochi.
Con RPG Maker XP è stato anche creato To the Moon.
Gli “Scripters” hanno iniziato a pubblicare il loro lavoro: aggiungere un nuovo stile di menu al gioco diventò solo una questione di copia e incolla di alcune righe di codice. I nuovi utenti si unirono ai forum alla ricerca di tali risorse e script, così la community crebbe.
Nel 2005, l’impossibile è accaduto: RPG Maker ha trovato un editore inglese: Protexis. Tuttavia, le persone che già possedevano una copia pirata non erano disposte a sostenere la versione ufficiale. Dopo aver atteso così a lungo un rilascio in inglese, molti hanno ignorato purtroppo il suo lavoro.
RPG Maker VX/VX Ace – Un nuovo inizio, ma un nuovo declino
Due anni dopo, Protexis lanciò una nuova versione tradotta di RPG Maker: RPG Maker VX.
Fu visto da molti come un grande passo indietro, con una risoluzione più bassa ed un sistema della mappe più semplice. Nacque così RPG Maker VX Ace per ovviare a questi problemi, e Degica si affermò come nuovo publisher.
Degica non solo tradusse l’engine, ma gli diede anche una bella spinta: si impegnò a costruire una comunità attorno al prodotto. RPG Maker aveva finalmente forum ufficiali, una rete di supporto e qualcuno disposto ad ascoltare la comunità e a trasmettere il proprio feedback agli sviluppatori. Ancora più importante, Degica mise tutta la serie RPG Maker su Steam, aumentando notevolmente la sua popolarità.
Ma Degica impose anche nuove regole abbastanza rigide da seguire, per la community di allora.
Non si aveva più la manica tanto larga per la pirateria e lo sfruttare risorse di altri, il che significava “niente più giochi di fan che utilizzavano materiale protetto da copyright”. I giorni di gloria e saccheggio erano finiti. Era tempo che la comunità crescesse, ma gran parte non era ancora brava a creare opere originali.
Per ciò vennero in “aiuto” gli RTP (Run Time Packages) dati da Degica, che incoraggiava la comunità a creare giochi che potessero usare queste risorse, per colmare la mancanza di tileset e sprite. L’idea era di incoraggiare l’uso di RTP, costruendo una grande libreria gratuita di asset. Era un nobile intento, ma produsse anche un disastroso effetto collaterale.
Grazie Steam Greenlight – L’esplosione della piaga
Infatti l’uscita di RPG Maker VX Ace corrispondeva a quella dello Steam Greenlight.
Gli utenti di RPG Maker hanno iniziato a considerarsi veri sviluppatori di giochi e si sono resi conto che potevano effettivamente provare a vendere le loro creazioni. Il risultato? Un’esplosione di giochi RPG Maker da due soldi su Steam Greenlight, spesso realizzati da “creator” che non potrebbero essere neanche definibili come tali, e che erano tutti identici perché usavano tutti le stesse risorse.
Per colpa di questi pseudo-sviluppatori, tutti i titoli fatti con questo tool vennero immediatamente disprezzati da ogni tipo di videogiocatore, considerandoli “pigri”, “senza impegno”, che “usano sempre le stesse risorse”, e di “cattiva qualità”. Il che era vero, per molti casi.
Ma ci furono anche giochi meritevoli – L’epoca d’oro degli RPG Horror
Ma in questo Medioevo per RPG Maker si erse un genere che in questi tempi, invece, è in un periodo davvero terribile, e viene ignorato da chi usa RPG Maker. Nei tempi dal 2012 (anche se due dei primi RPG Horror, Yume Nikki e Ao Oni, sono usciti nel 2007) al 2015/2016 ci fu una corrente che salvò in parte il tool, facendo rendere conto ai videogiocatori medi cosa si potesse fare con RPG Maker. Gli RPG Horror.
Essi erano accomunati più o meno da elementi simili: gameplay formato prevalentemente da esplorazione ed enigmi, una ragazza come protagonista (regola però spezzata da alcuni titoli).
Erano infatti molto diversi tra loro, e posso anche fare alcuni esempi su come certi casi abbiano rivoluzionato nel loro piccolo l’intero concetto del gameplay tipico di questo genere, così come le scelte artistiche:
Ib – Kouri – 2012
Il pioniere dell’intero genere, con una grande attenzione per gli enigmi, e soprattutto nell’integrazione di essi nella trama e nel luogo stesso: infatti la Galleria di Guertena assume una vera e propria personalità proprio grazie agli enigmi ideati dall’autore/autrice (non ci è dato sapere il gender di tutti questi creator giapponesi).
Il titolo va ricordato per essere stato il primissimo RPG Horror di calibro un po’ più alto (perché Ao Oni, oggettivamente, non è propriamente un titolo molto profondo, a parte certi enigmi che erano abbastanza ingegnosi, e Yume Nikki non seguiva il gameplay che ha introdotto Ib), e che ha dato inizio ad un genere.
Mad Father – Sen/Deep Sea Prisoner – 2012
Questo è stato il primo titolo con una scrittura che voleva essere più impegnata: ha portato quindi delle rivoluzioni a livello puramente narrativo, rendendo però ancora più amalgamati nella storia gli enigmi presenti, e qui venne introdotta una vera e più spettacolare drammaticità nelle scene madre del gioco.
Seppur fatto con Wolf RPG Editor, quindi ci scostiamo un po’ dal tool di cui parliamo, nella corrente RPG Horror questo è un gioco da ricordare sicuramente.
The Witch’s House – Fummy – 2012
Questo è stato l’inizio del virtuosismo su RPG Maker, che voleva in un certo senso anche dimostrare cosa si potesse fare con questo tool.
Infatti Fummy sembra amare le animazioni per gli sprite, davvero complicate da fare, soprattutto per le morti della povera Viola, ma anche in molte altre situazioni e personaggi.
Per le mappe la gestione davvero magistrale delle luci si fa ben vedere, e i risultati si vedono anche solo dagli screenshot: la scenografia è davvero curata anche con altri elementi, come la composizione delle mappe (soprattutto quelle esterne, difficili da fare su RPG Maker), e le varie “nebbie” aggiunte ad alcuni luoghi.
Il genio di Fummy si è fatto sentire anche nei vari enigmi che accompagnano il gioco, mai banali e a tratti anche abbastanza difficili.
Poi, come scelta, Fummy ha deciso di non far vedere cutscene al giocatore per tutto il titolo: delle informazioni infatti si hanno leggendo i vari “diari della strega”, fino alla cutscene finale, con un plot twist che tutta la community ricorda.
Dreaming Mary – Accha – 2014
Ci crederai o no, Dreaming Mary è un RPG Horror a scorrimento laterale. Anche grazie ad un bell’editing di mappe e sprite ha modificato l’intera prospettiva di RPG Maker, quasi non facendo capire che è stato creato con questo tool.
Senza fare spoiler non posso raccontare la storia di questo gioco, ma i personaggi (a parte la protagonista) che incontreremo sono allegorie ben scritte, e rappresentano ognuno una persona importante nella vita difficile di Mary, dato che si giocherà nei suoi sogni.
Il gioco è molto corto, è possibile finirlo in un pomeriggio, ma sarà davvero una bella esperienza.
Ci sarebbero anche molti titoli “minori” che hanno portato effettivamente nuovi elementi di gameplay in questa corrente, ma elencarli tutti non lo trovo necessario, dato che questi quattro (i primi tre, infatti, sono i “maestri” che hanno ispirato altri creator come Accha) sono quelli che hanno stupito di più il pubblico.
RPG Maker MV – Una spinta verso l’alto… Ma quasi ignorata
Nel 2015 Degica pubblicò RPG Maker MV. Era simile alle versioni precedenti, ma era stato completamente riscritto in Javascript. Le nuove funzionalità includevano opzioni di porting appropriate, una console di debug e un supporto per il mouse.
Dopo 20 anni, RPG Maker stava finalmente iniziando a somigliare a un engine adeguato. È stato un enorme passo avanti. Sebbene al rilascio avesse molti bug, ora funziona bene. Tuttavia questo non è stato abbastanza per riparare una reputazione danneggiata.
Fonti: PcGamer.com
“Money for Nothing”
Chi ha letto con attenzione tutti i punti della storia del tool, soprattutto nella parte su VX/VX Ace, avrà notato una cosa.
“…Gli utenti di RPG Maker hanno iniziato a considerarsi veri sviluppatori e si sono resi conto che potevano effettivamente provare a vendere i loro giochi”.
Questi “creator” si erano messi su un piedistallo, rovinando la reputazione di un intero tool. Non hanno controllato giochi meritevoli su Steam, e quindi non hanno avuto la coscienza di valutare il loro titolo rispetto ad altri fatti con lo stesso software. I più subdoli hanno voluto sfruttare la possibilità di fare “soldi per niente” , volendo truffare il pubblico che, però, non è stato ingannato nei casi più indifendibili.
Quindi questo periodo buio (che purtroppo non è mai completamente finito) è nato dall’arroganza di persone senza sensibilità che vogliono farsi belli agli occhi degli altri dicendo che “hanno sviluppato un gioco”, senza vedere l’effettivo marciume che c’è nel prodotto stesso. Ecco il vero perché dello snob dato a questo tool. Perché semplicemente è più visibile lo stesso problema presente in tutte le discipline artistiche: “Guardami! Riesco a farlo anch’io, non ci vuole niente!”
Questa è una frase detta in tutti gli ambiti. Recitazione, scrittura, cinema, doppiaggio, e purtroppo anche parlando di questi tipi di engine, ma soprattutto RPG Maker.
Questo articolo nasce da chi ha passato del tempo nella community e anche fuori, e stando da entrambe le parti ha notato tutti questi fenomeni di cui a un certo punto si doveva parlare. L’atteggiamento snob o semplicemente diffidente da parte di videogiocatori, che purtroppo hanno visto sulle grandi piattaforme pseudo-creator senz’anima, ha un grande generalismo in questi tipi di giochi.
In queste righe alla fine molto tristi, lo ammetto, è stata raccontata anche la storia di questo tool anche per dare speranza: la prospettiva che una nuova epoca d’oro, come quella con RPG Maker XP, possa nascere grazie anche a creator più esperti o anche nuovi makeratori di talento, perché no, che un giorno non verranno messi più così in sordina. Nelle giuste mani, RPG Maker può fare davvero miracoli.
Che dire, non sono d’accordo quando incolpi chi ha fatto un brutto gioco e lo ha venduto su steam,caso mai steam dovrebbe verificare un gioco prima di approvarlo. Chiunque è libero di creare un prodotto e ritenerlo bello anche se oggettivamente non lo è, sta a chi lo mette in distribuzione verificare prima di venderlo.