Non ne farò un mistero, ero incuriosito da questo titolo ma non mi sarei mai aspettato di apprezzarlo così tanto. Lamentum è un survival horror sviluppato da Obscure Tales, dai toni molto oscuri e una stupenda ambientazione, il tutto contornato da una ottima grafica in pixel art e le meccaniche del gameplay tipiche di un colosso del genere, il primo Resident Evil.
Probabilmente a molti il paragone sembrerà azzardato e in effetti io stesso non ci sono andato a cuor leggero nello scriverlo, ma tirate le dovute somme, sono sempre più convinto che Lamentum meriti, con le dovute precauzioni del caso, di essere accostato al titolo Capcom dando così ragione allo sviluppatore il quale ha dichiarato apertamente di essersi ispirato sia a Resident Evil che Silent Hill aggiungendoci una vena di Cthulhu.
Andiamo avanti con la recensione e vediamo cos’ha offerto il gioco durante il gameplay.
Lamentum: storia e ambientazione
Il titolo ci metterà nei panni di Victor, un giovane aristocratico il quale vedrà sua moglie contrarre una malattia rare e apparentemente incurabile. Non dandosi pace e dopo aver cercato soluzione con tutti i metodi tradizionali senza nessun riscontro positivo, Victor tenta un’ultima disperata carta, un conte che dimora nella oscura villa di Grau Hill capace di curare qualsiasi malattia ma con metodi fuori dall’ordinario.
Non avendo altre alternative, Victor e sua moglie si mettono in marcia per raggiungere la villa, e dopo un lungo viaggio riescono finalmente ad arrivarci durante una notte caratterizzata da un violento temporale. Fatte le presentazioni del caso raggiungeremo la nostra stanza ma al nostro risveglio nulla sarà più come prima.
Lamentum è ambientato durante il diciannovesimo secolo in New England e il luogo principale dove si svolgeranno gli eventi narrati nella trama sarà la lugubre villa Grau Hill che avrà un po’ la stessa funzione della magione di Resident Evil. Questa labirintica villa sarà ricca di stanze da esplorare, scantinati e sotterranei spaventosi e tantissimi segreti da scoprire, peccato solo per il fatto che non sarà una visita guidata di piacere per la presenza di orribili creature.
Gameplay e meccaniche
Lamentum presenterà un gameplay semplice ma efficace che servirà per bene in tutte le sue funzioni. Appena inizieremo a muovere i primi passi nella villa, non avremo molte opzioni a nostra disposizione e non saremo neanche armati; potremo solo esplorare le aree e cercare di raccogliere tutti gli oggetti di nostro interesse, stando però attenti allo spazio nel nostro inventario molto limitato, prima delle tante similitudini con Resident Evil.
Entrati in una stanza, incontreremo la prima mostruosa creatura che sta banchettando con il cadavere di un povero malcapitato (ricorda qualcosa?), non avendo armi a nostra disposizione l’unica opzione sarà quella di schivare l’orribile creatura e qui entra in gioco una delle meccaniche principali di Lamentum. Benché non sia molto difficile evitare la maggior parte dei nemici, Victor non potrà correre per molto tempo in presenza di nemici, pena il rimaner paralizzato dalla paura e dallo stress ed essere esposti agli attacchi nemici.
Esplorando entreremo in possesso delle prime armi, le quali saranno sia da fuoco che da corpo a corpo e ognuna presenterà diverse caratteristiche come la gittata, velocità di attacco, potenza dell’attacco e spinta del nemico. Ce ne saranno parecchie da trovare e riuscire a utilizzarle al meglio farà spesso la differenza fra la vita e il diventare il prossimo spuntino degli abomini.
Bisogna stare molto attenti durante le fasi di combattimento perché ogni mostro andrà affrontato con una tattica diversa. Bisognerà abituarsi anche al fatto che Lamentum presenta delle hit box un po’ particolari e finché non ci si prende bene la mano, gli scontri potrebbero risultare un po’ difficili, ma con la pratica riusciremo ad affrontare tutte le mostruosità che ci attendono in agguato nella villa.
Tra gli oggetti che potremo trovare ci saranno per fortuna delle bevande verdi che ci serviranno come cura. Combinando due bottiglie piene per metà di questo liquido verde, otterremo una bottiglia piena con effetti curativi maggiori (anche questo mi ricorda qualcosa).
Dove Lamentum mi ha ricordato maggiormente il titolo Capcom, è nelle sue meccaniche e struttura: esplorando le varie stanze ci ritroveremo di fronte a vari puzzle da risolvere con diversi oggetti che troveremo in altre; combinare due metà di un emblema per creare un unico pezzo da incastonare sul camino, leggere i vari file dove spiegano come miscelare vari ingredienti per creare un potentissimo veleno e via dicendo, sono tutti elementi che mi hanno trasmesso le vecchie sensazioni provate durante l’avventura di Jill, Chris, Barry e compagni.
Volendo, possiamo continuare con le similitudini mettendoci anche il fatto che nella villa saranno presenti delle safe room nelle quali sarà presente una cassa dove potremo trovare tutti gli oggetti depositati dentro precedentemente in altre stanze simili e che, sempre all’interno delle stesse, sarà possibile salvare i dati di gioco in un diario a patto che si abbia dell’inchiostro.
Tecnicamente parlando
Il comparto grafico di Lamentum è davvero ben curato, con tantissimi dettagli ad arricchire la villa e non solo, rendendo più facile immergerci nell’atmosfera cupa e spaventosa che il titolo vuole offrire. Le animazioni di personaggi e nemici per quanto basiche si sposano benissimo col tema del gioco. Il tutto realizzato con una pixel art davvero di atmosfera.
Anche il comparto sonoro la fa da padrone, con lunghi silenzi interrotti da inquietanti rumori e musiche d’atmosfera, avendo come unica pecca alcuni effetti sonori dei nemici che risultano ripetitivi e un po’ fuori contesto.
I comandi risultano semplici e immediati, bisognerà solo memorizzare come funzionano hit box di armi e nemici per padroneggiarli. L’inventario invece risulta essere non molto immediato e ad esempio, per tagliare una corda, non basterà avere nel proprio inventario il coltello, ma bisognerà settarlo come uno dei tre oggetti rapidi, magari rimuovendo un arma o un oggetto curativo.
Durante le mie spaventose ore trascorse nella villa di Grau Hill non ho riscontrato nessun bug.