I punta e clicca, uno dei generi più vecchi dei videogiochi ma che ancora oggi riesce a dire la sua, grazie a sviluppatori che credono nel genere, ma soprattutto grazie a una schiera di appassionati mica da ridere. Ultimamente si è aggiunto anche Last Days of Lazarus, titolo di esordio dello studio Darkania Works, che ci offre un’avventura di stampo classico, ma con una ambientazione affascinante e una storia coinvolgente, il tutto condito da toni oscuri e abbastanza gotici.
Last Days of Lazarus: famiglia segreti e occulto
Questo gioco si basa interamente sulla storia, quindi leggi senza timore, non troverai nessuno spoiler!
Questa tipologia di gioco presenta una struttura ludica che si basa quasi per niente su un gameplay ricco e ramificato, optando sempre per una soluzione minimalista e semplice. Last Days of Lazarus non fa eccezione, e ci offre solo una manciata di comandi a disposizione di Lazarus.
Oltre a muoverci, potremo correre, interagire con gli oggetti e utilizzare uno zoom per mettere a fuoco alcuni oggetti. Tutto qui, nulla di più, ma non è il gameplay il motivo per il quale un appassionato gioca a un punta e clicca.
La storia al contrario, riesce subito a catturare l’attenzione del giocatore, sin dal prologo, nel quale assisteremo passivi a una telefonata tra il protagonista Lazarus e sua sorella Lyudmila, mentre immagini inquietanti scorrono sullo schermo, nella quale Lazarus verrà informato che la loro madre è morta, suicidandosi per impiccagione.
La sorella devastata dall’evento, cerca in tutti i modi di fa tornare Lazarus a casa, casa che il protagonista aveva abbandonato da giovane, quasi annullando il suo legame con essa e con la famiglia. Lazarus non ne vuole sapere e, nonostante il grave e doloroso evento, preferisce dedicarsi al suo lavoro prima di far ritorno a casa.
Alcuni giorni dopo il funerale, Lazarus decide di far ritorno alla sua casa d’infanzia, non tanto per l’ormai perso estremo saluto alla madre, ma per cercare di convincere Lyudmila a dare un taglio col passato e crearsi un nuovo inizio. Arrivato a casa della defunta madre e della sorella, Lazarus si ritrova da solo, con un messaggio da parte di Lyudmila nel quale avvisa il fratello di trovarsi al cimitero.
Una forte scossa di terremoto, e poi l’inizio di tantissimi oscuri e inspiegabili eventi.
Altri dettagli
Last Days of Lazarus riesce a catturare l’attenzione per tutta la sua durata, la quale purtroppo risulta essere veramente breve; in tutto ci vorranno dalle 5 alle 6 ore per completare interamente il gioco, e la natura lineare della storia, non aiuterà il fattore rigiocabilità di questo titolo, a meno che non si voglia trovare tutti i collezionabili per completismo.
Il progresso della storia, seguirà lo schema di interazione con tutto ciò che si trova nella micro area, risolvere i semplici enigmi se presenti, parlare con tutti i personaggi e proseguire oltre. Meccaniche base che fortunatamente la storia riesce a rendere meno banali e a rimanere interessati.
Un punto a gran favore di Last Days of Lazarus è sicuramente la cura nell’atmosfera e nell’ambientazione che lo sviluppatore ha dato alla sua creatura, soprattutto nei suoi lati oscuri, gotici e occulti, ma non solo. Anche i diversi personaggi saranno visivamente ben caratterizzati, mentre non si può dire altrettanto della loro controparte caratteriale.
La colonna accompagna perfettamente l’atmosfera del gioco, con suoni ambientali accurati e un buon doppiaggio in lingua inglese, anche se di rado, in momenti salienti e concitati, Lazarus non riesce a esprimere perfettamente l’emozione di quel momento. Saranno presenti anche jump scare, alcuni dei quali davvero inaspettati.
Da segnalare purtroppo la mancanza totale della lingua italiana che, anche se l’inglese utilizzato nelle righe di testo non è niente di complicato, risulta essere un problema in alcune fasi dove le scritte in sovraimpressione scorrono veloci.
In definitiva, se il buongiorno si vede dal mattino, per Darkania Works sarà una splendida giornata.