Ebbene sì, oggi è la festa della donna ovvero quel giorno dove il rispetto per il gentil sesso e fiori puzzolenti la fanno da padrone (oh, davvero io non ho mai sentito dire ad una donna a cui piacciono le mimose, regala dei Ferrero Rocher, sono gialli a palle come i fiori suddetti, ma ci fai una figura nettamente migliore). Ma qui siamo su iCrewPlay e siamo un sito dedicato ai videogiochi e quindi bisogna pur citare le donne che ne fanno parte.
Siamo Donne!
Tuttavia non voglio fare uno di quei listoni abusati all’inverosimile dove si citano le donne più badass del mondo videoludico (che tanto alla fin fine si citano sempre quelle ovvero Lara Croft, Jill Valentine, Yuna di Final Fantasy X e via discorrendo), ma di donne badass in un altro modo.
Perché se è vero che il videogioco è il prodotto finito che vediamo noi, c’è da sapere che alla base c’è un lavoro titanico, ma di questo dietro le quinte sappiamo dannatamente poco e quel poco che sappiamo si riduce sempre agli stessi nomi ovvero Hideo Kojima, Shigeru Miyamoto, Ron Gilbert e pochi altri, ma sai che questo mondo è costellato da donne che hanno dato tantissimo al mondo videoludico? Beh se non lo sai eccoti 10 programmatrici che hanno fatto grande il videogioco almeno tanto quanto i loro colleghi maschietti!
Carol Shaw
Carol Shaw è una programmatrice di videogiochi americana nota per il suo lavoro pionieristico nella creazione di videogiochi. Nata nel 1955, Carol Shaw ha studiato matematica alla University of California, Berkeley, dove ha sviluppato un interesse per la programmazione di computer.
Dopo la laurea, trova lavoro come programmatrice presso Atari e qui si cimenta su diversi progetti, tra cui il famoso gioco di avventura Adventure (scusa il gioco di parole) del 1979 il quale è stato uno dei primi giochi per computer a utilizzare grafica bidimensionale.
Tuttavia, il lavoro più notevole di Carol Shaw è stato il gioco River Raid, pubblicato nel 1982 per console Atari 2600. River Raid è stato un grande successo commerciale e ha consacrato Carol Shaw come una delle principali programmatrici di giochi della sua epoca. Il titolo ha anche introdotto molte innovazioni nel design dei videogiochi, tra cui un’interfaccia di gioco a scorrimento laterale e una difficoltà crescente man mano che si avanzava nel gioco.
Dopo il successo di River Raid, Carol Shaw ha continuato a lavorare come programmatrice di videogiochi, ma ha fatto anche incursioni in altre aree della tecnologia. Nel 1984, ha lasciato Atari per unirsi alla società di software Synapse, dove ha lavorato su programmi di grafica e di produttività per computer.
Nel corso degli anni successivi, Carol Shaw ha continuato a lavorare come programmatrice di software, ma si è anche dedicata a molte altre attività, tra cui la fotografia e il giardinaggio. Tuttavia, il suo contributo alla storia dei videogiochi è stato fondamentale, poiché ha introdotto molte innovazioni nel design e ha dimostrato che le donne possono avere un ruolo importante nell’industria videoludica.
Danielle Bunten Berry
Danielle Bunten Berry, conosciuta anche come Dan Bunten, è stata una programmatrice di videogiochi statunitense che ha fatto importanti contributi all’industria negli anni ’80 e ’90.
Nata nel 1949, Dan Berry ha iniziato a programmare videogames per computer nei primi anni ’80. Il suo primo successo è stato il gioco M.U.L.E., pubblicato nel 1983 per la piattaforma Atari 800. M.U.L.E. era un titolo di strategia in cui i giocatori dovevano gestire una colonia su un pianeta alieno, commercializzando le risorse e prendendo decisioni cruciali per il successo del loro insediamento. Il gioco è stato un grande successo commerciale e ha consacrato Dan Berry come una delle principali programmatrici di giochi del suo tempo.
Negli anni successivi, Dan Berry ha continuato a sviluppare giochi innovativi, tra cui Robot Rascals e Heart of Africa, entrambi pubblicati nel 1985. Nel 1988, ha fondato la sua compagnia di giochi, Ozark Softscape, con cui ha sviluppato numerosi titoli, tra cui Command HQ e Global Conquest.
Uno dei maggiori contributi di Dan Berry è stata la sua visione di sviluppare titoli multiplayer online, molto prima che questa fosse una pratica comune. Nel 1990, ha sviluppato il gioco Modem Wars, che consentiva ai giocatori di sfidare altri player tramite una connessione internet. In seguito ha sviluppato The Global Village, una piattaforma di gioco online che consentiva ai giocatori di tutto il mondo di interagire e giocare insieme.
Oltre ai suoi contributi, Dan Berry è stata anche una sostenitrice dell’inclusione delle donne nel campo della tecnologia. Ha scritto numerosi articoli sull’argomento e ha sottolineato l’importanza di creare ambienti di lavoro inclusivi per le donne e le minoranze.
Purtroppo, Dan Berry è deceduta nel 1998 a causa di un cancro al polmone. Tuttavia, il suo impatto sul mondo videoludico è durato nel tempo e il suo lavoro è stato un’ispirazione per molte persone nel settore.
Roberta Williams
Roberta Williams è una programmatrice di videogiochi statunitense nota soprattutto per la sua carriera nella creazione di avventure grafiche. Nata nel 1953, Roberta Williams ha iniziato a programmare titoli per computer con suo marito Ken Williams alla fine degli anni ’70.
Il loro primo successo è stato il gioco Mystery House, pubblicato nel 1980. Mystery House è stata la prima avventura grafica, in cui i giocatori dovevano risolvere enigmi e trovare indizi per progredire nella storia. Il gioco ha lanciato la coppia Williams nell’olimpo dei creatori di titoli di avventura e ha lanciato una nuova era di titoli basati su una trama articolata.
Nel corso degli anni ’80, Roberta Williams ha creato una serie di titoli di grande successo per la loro azienda, Sierra On-Line, tra cui King’s Quest e Space Quest, titoli noti per le loro grafiche particolarmente dettagliate, musiche coinvolgenti e la trame avvincenti, rendendoli di fatto dei classici senza tempo.
Roberta Williams è stata anche una delle prime donne a raggiungere il successo nell’industria dei videogiochi. Ha dimostrato che le donne possono avere un ruolo importante nella loro creazione e ha contribuito a rompere gli stereotipi di genere dell’epoca.
Dopo aver lasciato Sierra On-Line nel 1999, Roberta Williams ha continuato a lavorare nel settore come consulente e ha sviluppato alcuni progetti indipendenti. Nel 2016 è stata introdotta nella Hall of Fame dell’Academy of Interactive Arts & Sciences, in riconoscimento dei suoi contributi alla storia dei videogioco.
Brenda Romero
Brenda Romero, nata Brenda Garno, è una game designer e sviluppatrice di videogiochi americana nota per il suo lavoro nel campo dei giochi di ruolo e di strategia. Nata nel 1966, ha iniziato a lavorare nei primi anni ’80 e ha sviluppando Train, nel 1983.
Uno dei successi più significativi di Brenda Romero è stato il gioco di ruolo Wizardry, pubblicato nel 1992. Il gioco ha ricevuto un’ampia attenzione per la sua grafica all’avanguardia e per la trama coinvolgente. Brenda Romero ha anche lavorato sulla serie Jagged Alliance, che è stata un altro successo di vendite.
Nel corso della sua carriera, Brenda Romero ha sviluppato e prodotto numerosi giochi, tra cui Dungeons & Dragons: Heroes e Ghost Recon, e ha collaborato con alcune delle più grandi società di gioco al mondo, tra cui Ubisoft e Atari.
Brenda Romero è anche una sostenitrice dell’educazione nei giochi e ha insegnato game design presso la University of New York, la University of California e altre istituzioni accademiche. Nel 2018 ha fondato la Romero Games con suo marito, John Romero (sì, esattamente quel John Romero), con l’obiettivo di creare giochi con una forte narrazione e temi sociali.
Oltre al suo lavoro nell’industria dei giochi, Brenda Romero ha anche fatto campagna per l’inclusione delle donne e delle minoranze nei giochi e ha promosso la diversità attraverso il suo lavoro come mentore per i giovani sviluppatori di giochi.
Jane Jensen
Jane Jensen è una game designer e scrittrice americana conosciuta soprattutto per il suo lavoro nella serie di giochi di avventura Gabriel Knight. Nata nel 1963, ha iniziato la sua carriera nell’industria dei giochi come scrittrice di script per la serie Police Quest della Sierra On-Line.
Il suo primo grande successo è stato il gioco Gabriel Knight: Sins of the Fathers, pubblicato nel 1993. Il gioco è stato lodato per la sua narrazione coinvolgente e le meccaniche di gioco innovative e ha vinto diversi premi per la sua trama e la sua colonna sonora. Jane Jensen ha poi lavorato su due sequel di Gabriel Knight e altri titoli di avventura di successo come Gray Matter e Moebius.
Jane Jensen è anche una scrittrice di talento e ha pubblicato romanzi e raccolte di racconti. Il suo lavoro si concentra spesso su storie di mistero e di avventura, con una forte attenzione per i dettagli e la caratterizzazione dei personaggi.
Oltre al suo lavoro creativo, Jane Jensen è stata attiva nella comunità degli sviluppatori di giochi. Ha insegnato game design presso l’Università di Southampton e ha fondato la sua casa editrice, Pinkerton Road Studio, che ha prodotto numerosi titoli indipendenti di successo.
Rieko Kodama
Rieko Kodama è una game designer giapponese nota soprattutto per il suo lavoro nella saga di Phantasy Star. Nata nel 1963, ha iniziato la sua carriera nel campo videoludico come graphic designer presso SEGA nel 1984. In seguito, ha lavorato come designer e regista.
Il primo grande successo di Rieko Kodama è stato il gioco Alex Kidd in Miracle World, pubblicato nel 1986. Successivamente, ha lavorato alla serie di RPG Phantasy Star di SEGA, la quale è diventata una delle serie di GDR più famose e influenti degli anni ’80 e ’90.
Rieko Kodama ha anche lavorato su altri giochi di successo, come Magic Knight Rayearth e Eternal Arcadia. Il suo lavoro si concentra spesso sull’importanza della narrazione e sulla caratterizzazione dei personaggi, creando numerosi protagonisti memorabili e trame eccellenti.
Oltre al suo lavoro creativo, Rieko Kodama ha anche svolto un ruolo importante nella promozione della diversità nell’industria dei giochi. È stata una delle poche donne a lavorare come game designer in Giappone negli anni ’80 e ’90, e ha aperto la strada per molte altre donne che volevano entrare nel settore.
Jade Raymond
Jade Raymond è una nota produttrice di videogiochi canadese. Nata nel 1975, ha iniziato la sua carriera come programmatrice presso Sony. Successivamente si è trasferita alla Electronic Arts dove ha lavorato come executive producer per la serie Assassin’s Creed, uno dei franchise di videogiochi più famosi al mondo.
Dopo aver lasciato EA, Jade Raymond ha fondato il suo studio di sviluppo ovvero Motive Studios, con sede a Montreal, in Canada, che ha prodotto giochi come Star Wars Battlefront II e Anthem. In seguito ha lavorato come vicepresidente della divisione dei giochi di Google, dove ha contribuito alla creazione della, ahimè, defunta Stadia.
Jade Raymond ha ricevuto numerosi riconoscimenti per il suo lavoro nel settore dei videogiochi, tra cui l’inclusione nella lista delle “25 donne più influenti del videogame” di Forbes nel 2018 e la nomina a “Donna dell’anno” di GamesIndustry.biz nel 2009.
Oltre al suo lavoro nell’industria dei videogiochi, Jade Raymond ha anche collaborato con organizzazioni benefiche come Girls Who Code e ha promosso la diversità nell’industria dei videogiochi, sostenendo che l’inclusione di una varietà di punti di vista nella creazione dei giochi può portare a prodotti migliori e più inclusivi.
Amy Hennig
Amy Hennig è una game designer e scrittrice americana nota soprattutto per il suo lavoro nella serie di videogiochi Uncharted e Legacy of Kain. Nata nel 1964, ha iniziato la sua carriera nell’industria dei videogiochi negli anni ’80 presso la Electronic Arts.
Amy Hennig ha lavorato come scrittrice e designer per diverse aziende, tra cui Crystal Dynamics e Naughty Dog. Il suo lavoro su Legacy of Kain è stato molto apprezzato sopratutto per la trama profonda e coinvolgente. Successivamente, Jade Hennig ha lavorato alla serie di giochi di avventura e azione Uncharted di Naughty Dog il quale ha ricevuto un’ampia acclamazione per la qualità della narrazione e la caratterizzazione dei personaggi, sia dagli addetti ai lavori, ma anche da parte del pubblico.
Amy Hennig ha anche collaborato con LucasArts sulla serie di giochi dedicati a Star Wars e ha creato il gioco di avventura Soul Reaver per Crystal Dynamics. Nel 2014, ha lasciato Naughty Dog per lavorare con Visceral Games sulla creazione di un gioco di Star Wars basato sulla narrazione, tuttavia il titolo è stato cancellato nel 2017.
Amy Hennig ha ricevuto numerosi riconoscimenti per il suo lavoro nel settore dei videogiochi, tra cui il BAFTA Special Award per il contributo alla narrazione dei giochi nel 2016. Ha anche fatto parte del comitato consultivo dell’Academy of Interactive Arts and Sciences e ha insegnato game design alla USC School of Cinematic Arts.
Robin Hunicke
Robin Hunicke è una game designer americana nota soprattutto per il suo lavoro su giochi innovativi e altamente creativi. Nata nel 1973, ha iniziato la sua carriera nell’industria dei videogiochi presso Electronic Arts.
Robin Hunicke ha lavorato come designer per diverse aziende, tra cui EA, Thatgamecompany e Funomena. È stata coinvolta nella creazione di giochi particolarmente poetici come Journey, Luna e Wattam. Il suo lavoro su Journey, titolo di avventura in cui i giocatori esplorano un mondo misterioso e interagiscono con altri giocatori in modo non verbale che ti consiglio di recuperare nel caso non l’avessi mai fatto, è stato particolarmente acclamato, vincendo numerosi premi.
Robin Hunicke è anche una sostenitrice attiva dell’innovazione nei giochi e promuove la diversità e l’inclusione nell’industria dei videogiochi. Ha tenuto diverse conferenze sul gioco, inclusi TED Talks e discorsi alla Game Developers Conference, dove ha discusso dei suoi metodi per creare giochi unici e coinvolgenti.
Nel 2012, Robin Hunicke ha co-fondato il fondo di investimento di giochi indipendenti Funomena, che ha lo scopo di aiutare gli sviluppatori di giochi indipendenti a creare titoli innovativi e di alta qualità. Ha anche insegnato game design presso la University of California e la University of Southern California.
Kim Swift
Kim Swift è una game designer americana nota soprattutto per il suo lavoro su puzzle game innovativi come Portal e Quantum Conundrum. Nata nel 1983, ha iniziato la sua carriera nell’industria dei videogiochi presso la Valve Corporation di Gabe Newell.
Kim Swift ha lavorato come designer per diverse aziende, tra cui Valve, Airtight Games e Amazon Game Studios. È stata coinvolta nella creazione di Portal, puzzle game particolarmente innovativo che se non hai giocato DEVI recuperare a tutti i costi. Successivamente ha lavorato su Quantum Conundrum, altro puzzle game in cui il giocatore deve utilizzare la fisica per risolvere enigmi.
Nel 2014, Kim Swift ha lasciato Airtight Games per unirsi ad Amazon Game Studios, dove ha lavorato su giochi per il dispositivo di realtà virtuale Amazon Echo. Nel 2016 ha lasciato Amazon per unirsi a EA Motive come director per un nuovo titolo non ancora annunciato.
Kim Swift ha ricevuto numerosi riconoscimenti per il suo lavoro nel settore dei videogiochi, tra cui il premio BAFTA per Portal nel 2008. È anche una sostenitrice attiva dell’inclusione nell’industria dei videogiochi e ha partecipato a diversi seminari sulla diversità nel gioco.