I Bitcoin sono in crescita, come confermano i dati di Coindesk, nota piattaforma di scambio, secondo le cui stime la conosciuta criptovaluta ha raggiunto e superato i 40mila dollari, con un incremento di 30 punti in percentuale soltanto nei primi giorni del 2021.
Forte già di un incremento di 400 punti percentuali nello scorso anno, la notissima moneta digitale è già al centro di previsioni per il futuro, con prospettive che la vedono protagonista di uno slancio che – in qualche anno – potrebbe toccare, secondo Chamath Palihapitiya, CEO di Social Capital, addirittura i 200 mila dollari.
Del resto, come si vedrà, i Bitcoin e le criptovalute si stanno sempre più orientando anche verso nuovi settori, come quello dell’intrattenimento digitale e in particolare del poker online, già piuttosto aperto all’introduzione di innovazioni tecnologiche, dai tavoli virtuali ai corsi in videolezione.
Tecnologia e poker online: un incontro che lascia ben sperare
I Bitcoin e le criptovalute sono dunque una realtà che sta sempre più conquistando anche il campo dell’entertainment virtuale, incluso dunque il poker online, elemento di spicco del comparto e piuttosto ricettivo rispetto alle innovazioni tecnologiche.
La conferma della popolarità del poker virtuale viene infatti – oltre che dai numeri internazionali – anche dai dati italiani di Agimeg relativi al 2020, i quali comprendono, nelle percentuali di crescita generale del gioco online, – stimate al 43 per cento rispetto al 2019 – anche i tornei di poker cash e le room virtuali, nonché le proposte dei numerosi operatori legali attivi.
Sì, perché, i migliori siti di poker online, nel tempo, si sono sempre più specializzati nella proposta multimediale, grazie anche a software innovativi – come “People’s Poker” di Microgame – ma grazie anche a soluzioni di gioco accessibili tramite le principali app per mobile.
Il poker e le criptomonete: un incontro possibile
Nello specifico, la connessione tra le criptovalute e il poker online è già da qualche anno al centro dell’attenzione dei players, come confermano, ad esempio, le prime esperienze di settore, le cui principali iniziative sono risalenti già al 2017 e al 2018: è il caso di alcune tra le prime poker room virtuali aperte alle criptovalute – si pensi ai casi di Cryptonia Poker o CoinPoker- .
Oggi come oggi questo tipo di integrazione è quanto mai forte e al centro dell’attenzione, anche dal punto di vista della regolamentazione del settore, già dominato, come si è visto, da una certa predisposizione verso criptovalute quali Bitcoin ed Ethereum.
Stando all’opinione di Daniel Cates, pokerista statunitense di fama internazionale, – ben noto al pubblico degli appassionati anche con l’appellativo di “jungleman12” – , l’incontro tra il mondo del poker virtuale e quello delle criptovalute è da attribuirsi principalmente alla natura affine dei due comparti, entrambi caratterizzati da velocità e predisposizione al rischio.
Si tratta dunque di una combo dalle forti potenzialità, sebbene soggetta, come si è detto, anche a una certa volatilità.