Oggi torno a parlarti di un argomento a cui tengo molto, ovvero le location dei videogiochi. Nei mesi precedenti abbiamo già visto la prima e la seconda parte dedicata a questa classifica, luoghi che hanno avuto un impatto molto importante sulla mia “carriera videoludica”, al punto da entrare nel mio cuore. Oggi voglio tornare su quest’argomento per mostrarti altre 5 location per cui riservo dei ricordi bellissimi e in alcuni casi anche nostalgici.
Altre 5 location meritevoli
Non è stato per niente semplice trovare altre 5 location che meritano davvero la pena di essere visti almeno una volta. Non perché non ce ne siano, ma perché non è facile scegliere. La più grande difficoltà è stata quella di rimettere insieme i ricordi, andando indietro anche di parecchi anni, per poter ritornare a quelle emozioni così forti che mi hanno lasciato un ricordo indelebile. In questa nuova classifica infatti, potresti trovare alcuni riferimenti davvero particolari, direi quasi storici.
Seattle – The Last of Us Parte II
In questa speciale classifica non poteva ovviamente mancare il capolavoro targato Naughty Dog. L’ultimo progetto videoludico della software house statunitense ha stupito sotto tutti i punti di vista, tanto da diventare il titolo più premiato nella storia dei videogiochi con più di 300 premi vinti.
Abbiamo già parlato spesso di The Last of Us Parte II, provando anche a spiegare il perché fosse un GOTY meritato, o immeritato. Ad ogni modo, questo titolo colpisce sicuramente per l’accuratezza con cui è stato creato il mondo di gioco. Infatti, se non ne fossi a conoscenza, la città di Seattle che è possibile esplorare all’interno del gioco, è stata riprodotta fedelmente sulla base della vera città. Come puoi notare in questo video che circola su Youtube:
Insomma, non si può certo dire che Naughty Dog non abbia fatto un lavoro certosino, nella riproduzione di ogni edificio o strada della città. Quando ti trovi a esplorare la città del videogioco, sembra di essere davvero a Seattle, solamente con qualche piccola differenza legata alle problematiche causate dal virus e dalla pandemia.
New York – The Division
I videogiochi creati da Ubisoft si sa, spesso e volentieri sono pieni di bug, ma nonostante tutto i titoli creati dalla software house francese, in un modo o nell’altro riescono sempre a farsi amare. E’ questo il caso di Tom Clancy’s The Division, comunemente chiamato solamente The Division.
L’MMO cooperativo uscito nel 2016 mi ha stupito sotto molti punti di vista, e uno di questi è la notevole accuratezza con cui è stata riprodotta la città di New York. Forse non lo sai, ma i vari quartieri che è possibile visitare all’interno del gioco, sono tutti fedelmente riprodotti seguendo le caratteristiche della vera città.
Quello qui sopra, è solo uno dei tanti esempi che puoi trovare se fai un giro nel web. La New York di The Division è davvero molto vasta da esplorare, con tantissimi collezionabili da trovare, e centinaia di edifici da esplorare in lungo e in largo. Di seguito ti lascio un video che mette a confronto la vera città, con quella creata da Ubisoft.
Il fiume dei morti di The Sorrow – Metal Gear Solid 3 Snake Eater
Qui andiamo indietro di un po’ di anni, parlando di un gioco che è passato alla storia per tanti motivi. Sicuramente chi è nato tra gli anni ’80 e ’90 saprà bene di cosa sto parlando, se invece non hai mai giocato Metal Gear Solid 3 Snake Eater, ti avviso subito che potresti capitare in alcuni spoiler, quindi ti consiglio di interrompere la lettura e passare alla prossima location se volessi recuperare questo splendido titolo.
La location dove avviene lo scontro tra Snake e The Sorrow non ha nulla di particolare, almeno per quanto riguarda l’impatto visivo, ma quello che davvero colpisce è l’atmosfera in cui ci si immerge, specie perché al primo viaggio non si capisce bene cosa si debba fare e cosa stia capitando.
Ti ritrovi a camminare in questo fiume con l’acqua che ti arriva alle ginocchia, e di fronte a te ti trovi lo spirito di The Sorrow che fluttua nell’aria. The Sorrow era un soldato medium dell’Unità Cobra e possedeva poteri psichici che gli consentivano di comunicare con le anime dei morti, e di usare le loro abilità.
The Sorrow venne ucciso nel 1962 dalla donna che amava, The Boss, e in alcuni momenti il suo spirito si manifesta per fornire aiuto a Snake, come avviene proprio in questo caso. Il tuo obiettivo è solo quello di avanzare all’interno di questo fiume evitando gli spiriti dei soldati uccisi, che se ti toccano ti fanno perdere vita fino a morire.
The Sorrow usa questa tecnica per farti provare il dolore che tu hai fatto provare ai tuoi nemici. Puoi scegliere se avanzare fino alla fine o farti uccidere dagli spiriti, ma il risultato non cambia. In entrambi i casi tu muori. La vera perla sta nel fatto che Snake in realtà sta sognando, dopo essersi lanciato da una cascata, infatti, appena compare la scritta SNAKE IS DEAD, basta premere L2 e selezionare la pillola del risveglio, per uscire da questa boss fight e proseguire nel gioco.
Quando lo giocai la prima volta, passai ore prima di capire cosa dovessi fare. Quella fu la prima genialata di Hideo Kojima, che mi fece capire perché fosse così tanto apprezzato. Una cosa semplice, ma mai banale, semplicemente perché non avevo mai visto in un gioco una scelta simile.
So bene che è difficile farti capire di cosa parlo, ma proverò a fartelo capire con un video, anche se ti consiglio di recuperarti il titolo, perché sarebbe davvero un’ottima scelta, quella di giocarlo.
Sailor Village – Croc 2
Torniamo di nuovo indietro di parecchi anni, a quando ero bambino e giocavo ai primi videogiochi sulla PlayStation appena regalata dai miei genitori. Avevo all’incirca 10 anni e Croc 2 fu uno dei primi 5 titoli che mi regalarono, me lo ricordo come fosse ieri. Si tratta di uno dei platform più belli a cui abbia mai giocato, insieme ai primi capitoli di Crash Bandicoot. Spero molto di vedere presto un suo remake, magari per PlayStation 5, ma nel frattempo posso solo accontentarmi di rivivere i ricordi che risiedono nella mie mente.
Sailor Village, anche conosciuto come Oki-Doki, è il primo villaggio che esplori in Croc 2. Si tratta di un villaggio pieno di prati, fiori e spiagge, dove è possibile imbattersi in tanti simpatici amici e competere con loro in alcune sfide, come puoi notare nel video qui sotto.
Ovviamente anche in questo caso la grafica è quella che è, ma non potrebbe essere altrimenti visto che era la fine degli anni ’90. Tuttavia, mi innamorai di questo videogioco e delle sue location tutte molto particolari.
Shadow Island – Alone in the Dark The New Nightmare
Anche nel caso di Alone in the Dark – The New Nightmare dobbiamo fare un salto indietro di parecchi anni. Per chi non lo sapesse, stiamo parlando del quarto capitolo di uno dei survival horror più famosi e ben riusciti della storia.
Molti credono che il re indiscusso di questo genere videoludico sia Resident Evil, tuttavia non è così. Infatti, Alone in the Dark nacque alcuni anni prima, ovvero nel 1992 su PC. E’ vero che questa serie creata da Infogrames ebbe meno fortuna della serie creata da Capcom, tuttavia, il quarto capitolo creato dalla software house francese rimane un gioiellino, specie se teniamo conto dell’anno in cui venne pubblicato.
Era il 2001 quando il titolo venne pubblicato su PC, PlayStation, Game Boy Color e Dreamcast. Il titolo riscosse un ottimo successo e venne recensito con voti molto alti. Le cose più apprezzate furono la trama semplice ma accattivante, supportata da un’ottima atmosfera, senza tralasciare il comparto sonoro che sembra quasi assente, ma si fa notare alla grande nei momenti clou.
Personalmente mi ha colpito molto l’ambientazione, che risulta alquanto classica ma funziona tremendamente bene, anche grazie all’ottimo lavoro fatto dal team di sviluppo. Shadow Island è una semplice isola semideserta dispersa in mezzo al mare. Essa sembra essere pressoché inabitabile, tuttavia arrivando in questo luogo i nostri protagonisti si trovano di fronte ad una villa a dir poco tetra, dove all’interno si trova una famiglia che non ispira per niente fiducia.
L’isola non è grandissima ma presenta anche qualche altro edificio minore. La cosa più inquietante è che risulta essere piena di trappole, enigmi e mostri di ogni tipo. Insomma, un sogno per tutti gli amanti di questo genere videoludico.
Se non fossi a conoscenza di questo titolo survival horror ti lascio qui sotto il video della intro, che è carico di suspense e ti permette di notare l’ottimo comparto grafico, oltre che quello sonoro. Inoltre ti segnalo che Alone in the Dark – The New Nightmare è acquistabile su Steam, dove troverai anche molto altre informazioni sul titolo.
Con questo titolo ho concluso anche la terza parte delle location dei videogiochi che ho amato di più. Spero di tornare al più presto con un altro articolo dedicato, sempre che io riesca a fare mente locale tra tutte le zone che ho visitato fino ad oggi.