Il 2019 è stato un anno di alti e bassi dal punto di vista videoludico, che ha presentato al pubblico grandi titoli, sorprese inaspettate, ma anche enormi flop commerciali e qualitativi. Alcuni membri della redazione hanno deciso, in vista della fine dell’anno, di stilare una breve lista di due giochi a testa che hanno deluso in particolar modo secondo un proprio personale e soggettivo parere, cercando di spiegare, senza dilungarsi eccessivamente, il motivo per cui alcuni titoli non si sono rivelati all’altezza delle aspettative.
Attenzione però: questa NON è una classifica ordinata, ma solo il parere di alcuni membri della redazione. Inoltre, nella lista potranno trovarsi anche titoli interessanti che non devono essere bocciati completamente, ma che, in base alle aspettative di ognuno, si sono rivelati per un motivo o per un altro una profonda delusione. Chiarite le premesse, scopriamo insieme quali sono le delusioni più grandi del 2019 secondo i membri della redazione di iCrewplay.
Nel caso preferissi scoprire le nostre delusioni su YouTube, ti consiglio di guardare il nostro video dedicato all’articolo!
Roberto Ligorio
WWE 2K 20
“Le aspettative attorno a questo brand basato sul Wrestling come sport-intrattenimento non sono mai state altissime, ma ogni anno ci si aspetta quanto meno di divertirsi, acquistando questo titolo. 2K non ha mai abituato i fan ad un livello grafico eccezionale o modalità incredibili ed originali, ma più o meno è sempre riuscita a non deludere completamente le aspettative, facendo soprassedere il giocatore di fronte a bug e glitch in favore del puro divertimento, almeno fino a questo capitolo; una modalità storia a dir poco imbarazzante, errori di produzione talmente evidenti da lasciare rabbrividire, per non parlare di un livello grafico ancora fermo al capitolo del 2014. Un roster ampio come non mai e nuove mappe non bastano a salvare un titolo che si presenta sul mercato di nuova generazione in maniera inaccettabile, soprattutto per un gioco venduto a prezzo pieno.”
Anthem
“Impossibile restare indifferenti di fronte ad un titolo su cui avevo così tante aspettative, tutte puntualmente distrutte. Anthem è un RPG Loot and Shoot che per le prime ore di gioco sembra addirittura meritevole del prezzo. Per poi scadere nel banale e ripetitivo dopo pochissime ore: ci si rende conto che l’unica cosa che funziona veramente è il livello grafico eccezionale, in un titolo che è stato per Electronic Arts una vero e proprio autogol, soprattutto perché presentato come rivoluzionario nel mercato dei Game As a Service. Le missioni sono davvero tutte uguali e banali, il sistema di loot non funziona minimamente, perché non incentiva in alcun modo il giocatore a testare nuove armi, e come se non bastasse la trama è interessante, ma fallisce completamente a livello di dialoghi. Un’occasione sprecata che ha fatto svalutare immensamente il titolo dopo poche settimane dal lancio e che ora si trova sul mercato ad un prezzo ridicolo.”
Tommaso Niconti
Mario Kart Tour
“A mio avviso Nintendo è entrata decisamente male nel mercato mobile, buone idee, ma realizzate esclusivamente per guadagnare soldi facili, il discorso si ripete anche per Mario Kart Tour.
Parlando riguardo il lato tecnico del gioco, non è sviluppato male, un po’ confusionario e fin troppo frenetico, ma lo comprendo essendo un gioco mobile e quindi rivolto ad un target diverso rispetto a un gioco per console; i comandi poi sono decisamente troppo semplificati rispetto al gioco classico, anche qui è una cosa che posso capire fino a un certo punto, il gioco non richiede praticamente nessuna abilità al giocatore.
Per la mia esperienza, che consiste di una ventina di ore passate a cercare di farmi piacere un gioco che in pratica mi ha interessato per le prime 2, posso dire che il gioco è interamente incentrato sul fattore fortuna e anche su un grinding compulsivo, più giochi più potenzi i tuoi oggetti e più spendi più trovi oggetti migliori, più volte fai una gara più aumenti il tuo punteggio.
Trovo tutto questo poco entusiasmante o divertente, secondo me risulta tutto solo macchinoso, come la maggior parte dei free-to-play, genere che però in alcuni casi nasconde almeno un gioco realmente competitivo, questo lato qui manca totalmente.”
Need for Speed Heat
Heat resta in un limbo tra simulazione e arcade che troppo si nota e che dimostra una indecisione da parte degli sviluppatori nello scegliere una strada precisa e definita.”
Francesco Bergonzini
MediEvil 2019
“Remake di un grande titolo che si limita a fare il compitino, senza sfruttare appieno le potenzialità della console o voler essere piú di un “Medieval con una bella grafica”. Simpatico, ma comprabile solo per nostalgia.”
Jump Force
“Nonostante una idea e un budget alla base davvero invidiabili, questo titolo mi ha deluso per mancanza di dettagli e un sistema di combattimento che sa molto di giá visto. Un gioco che piace alla vista, ma che non lascia nulla e si dimentica presto.”
Luigi Galletti
Ghost Recon Breakpoint
“Con il nuovo shooter griffato Tom Clancy, Ubisoft ha cercato di rinnovare il brand (seguendo un po’ le orme di quello che abbiamo già visto in Wildlands) trasmutandolo però nell’ennesimo gioco open world privo di anima. A poco servono le dispendiose campagne pubblicitarie, se il titolo è davvero peccaminoso sotto il punto di vista del game design… Oltre ad essere affetto dai soliti bug che il publisher francese ci ha propinato in quasi tutti i giochi pubblicati in questa ottava generazione.”
FIFA 20
“Le sterili polemiche riguardanti il Piemonte Calcio non sono servite a nascondere dai riflettori quello che ormai è il marchio di fabbrica di FIFA: gameplay imbarazzante e Ultimate Team sempre più propenso al pay to win caratterizzano la simulazione calcistica di Electronic Arts da almeno 4 anni. Nemmeno l’introduzione del Volta Football e una maggiore (seppur leggera) profondità delle meccaniche difensive riescono a soddisfare la community dinanzi alla solita minestra riscaldata: anche quest’anno, si attende l’anno prossimo per sperare in un rinvigorimento generale del brand.”
Denise Romano
Pokémon Spada/Scudo
“Il taglio del Dex è stata solo la punta dell’iceberg, dal primo gioco Pokémon principale che fa il suo debutto su una console fissa ci si aspettava di più. Invece ci siamo trovati davanti una grafica superata (con addirittura il background di battaglia nelle location interne assenti), animazioni da migliorare (soprattutto quella dei Pokémon) e altri difetti. Mi ha deluso perché mi aspettavo di più da Game Freak per il loro debutto su Switch con un gioco della serie principale, non dico che sia un gioco orrendo ma sicuramente non ha minimamente mantenuto le aspettative.”
Mario Kart Tour
“Mario Kart Tour ha la sfortuna di voler tentare un più lucrativo approccio game-as-a-service, relativamente poco tempo dopo che Super Mario Run ha dimostrato che un’offerta simile a un gioco ‘normale’ su mobile funziona. Dopo il fiasco che si è rivelato il sistema del ‘pass gold‘ e penalizzato da un obbligo di accesso online continuo senza l’ombra del multiplayer, Mario Kart Tour è uno dei flop dell’anno.”
Davide Saietti
Kingdom hearts III
“Kingdom Hearts III è stato sicuramente il titolo più atteso della serie. Quest’ultimo capitolo tenta di chiudere la saga di Xehanorth, ma fra deus ex machina poco convincenti e una scrittura della trama piuttosto traballante, pecca proprio sul fronte che più mi ha sempre intrigato della serie: la narrazione di Kingdom Hearts III è a malapena sufficiente, con dei mondi disney totalmente decontestualizzati da essa, tanto da sembrare quasi messi lì per forza. Kingdom Hearts III sancisce per me la fine fra la collaborazione Square Enix – Disney. Purtroppo tutti gli anni di attesa non hanno ripagato l’aspettativa.”
Ancestors: the Humankind Odissey
Michelangelo Nanna
Kingdom Hearts III
Kingdom Hearts III sente il peso di una grossa responsabilità portata dalle nuove tecnologie del 2019. Una separazione netta tra uno storytelling povero, con la sua trama principale che si perde per gran parte delle prime 30 ore di avventura; ricongiungendosi al problema principale soltanto nelle ultime ore durante la battaglia conclusiva.
Un’attesa che ha lasciato un profondo amaro in bocca.”
Days Gone
Alberto Cafagna
Death Stranding
Jump Force
“Jump Force poteva rendere realtà un sogno di molti videogiocatori che amano gli anime alla follia. Purtroppo un gameplay troppo caotico e un comparto tecnico pessimo, hanno distrutto ogni possibile speranza per ogni persona che cercava una degna rappresentazione videoludica dei propri personaggi preferiti, diventando quindi una occasione davvero sprecata.
Quando ho visto per la prima volta il trailer di jump Force, come ogni altro NERDA che si rispetti, ho goduto come un dannato…… l’ho prenotato instasubito…. appena mi è arrivato l’ho installato godendo ancora…. 5 minuti di gioco e l’ho lasciato perdere….. con un immenso dispiacere!!! :'(