Proseguiamo il nostro viaggio alla scoperta delle “vere leggende” di League of Legends. Questa è una serie di articoli dedicati ai singoli giocatori che più di tutti si sono fatti notare nella scena competitiva internazionale. La mia intenzione non è tuttavia creare un freddo elenco storico di fatti come se fosse una pagina di wikipedia, d’altronde già esiste qualcosa di simile in inglese, ma dare più che altro un resoconto delle curiosità, delle sensazioni e delle mie opinioni relative a quel singolo giocatore. Settimana scorsa abbiamo parlato di Faker, ma oggi tocca ad un giocatore non meno importante: l’invasore europeo Søren “Bjergsen” Bjerg.
La Storia
Come si può intuire dal nome, Bjergsen è un ragazzo danese che ha iniziato la sua carriera in Europa, nei Copenhagen Wolves. Per chi segue il competitivo di League of Legends da tempo, fa veramente strano vederlo adesso con la barba considerando che quando ha iniziato, nella stagione 3, aveva 17 anni! Bjergsen è stato infatti uno dei giocatori professionisti più giovani di sempre nonché il più giovane streamer di sempre tra quelli riconosciuti come ufficiali da Riot Games.
Dopo neanche un anno di carriera, nel 2014, Bjergsen accettò una proposta lavorativa e si trasferì nel circuito NA LCS. Da allora è stato riconosciuto come il precursore dell'”invasione europea”, ovvero della tendenza di molti giocatori europei (soprattutto midlaner e, più di recente, ADC) dalle notevoli capacità meccaniche di trasferirsi dall’Europa al Nord America. Questo nonostante in realtà non sia stato il primo a fare questo passo (il primato appartiene a Edward), fu però il primo che ottenne degli enormi riconoscimenti da questo trasferimento diventando uno dei volti storici del circuito.
Fin dal suo debutto sulla scena del Nord America, Bjergsen si è schierato con una sola bandiera, quella del Team SoloMid. Il ragazzo danese è passato dall’essere un semplice sub fino a diventare il volto della squadra (oltre che suo co-proprietario nel 2019). E’ parere di tutti che Bjergsen sia l’elemento chiave dei TSM, ciò che ha permesso loro di ottenere fama e onore sia all’interno del territorio regionali che negli scenari internazionali. Non a caso viene solitamente soprannominato come Preside dell’Orfanotrofio, IL CARRY (si, tutto maiuscolo) o il Dio con quattro ward a sottolineare come sia lui a fare da carry per il team. Lo abbiamo visto anche nel corso dell’ultimo spring split dove ha tirato fuori performance incredibili, spesso ben al di sopra di quelle dei suoi compagni di squadra (tra cui una penta ottenuta in una sconfitta).
Chiudiamo la storia di Bjergsen con qualche statistica. Durante il primo stream dopo essersi unito ai TSM raggiunse l’imbarazzante cifra di 70.000 visualizzazioni uniche. Ha vinto il torneo 1vs1 dell’All-Star Los Angeles 2015 sconfiggendo (in ordine): Smurf, Kira, Clearlove, PraY e Doublelift. Nel 2017 ha raggiunto le 1000 kill nella NA LCS, è stato il quarto giocatore ad ottenere questo traguardo (dopo Doublelift, WildTurtle e Sneaky) e lo ha fatto usando Taliyah per uccidere l’ADC degli Echo Fox (Mash). Ha inoltre registrato la prima pentakill DI SEMPRE nella EU LCS ed è uno degli unici due giocatori ad aver ottenuto delle pentakill sia in EU che in NA LCS (l’altro è il suo ex-compagno Zven).
I Pick
Il campione più iconico di Bjergsen è, a mani basse, Syndra. Utilizza questo campione da sempre (è con lei che ha ottenuto la prima pentakill in EU), da ben prima che venisse riconosciuta la sua effettiva forza. Non fosse stato per Bjergsen, adesso Syndra non verrebbe così spesso bannata. Vederlo giocare questo campione è sempre meraviglioso per il modo unico con cui riesce a piazzare le sfere da usare successivamente per gli stun. La sua freddezza e la sua capacità di calcolo al millimetro sono evidenti a chiunque abbia mai provato a giocare un campione così complesso.
In sette anni di carriera Bjergsen ha giocato veramente una marea di campioni, tanto che è difficile fare una lista completa. Ha tuttavia mostrato fin dal suo esordio una certa predilizione per quei personaggi ad elevata mobilità capaci di ridurre da 100 a 0 la vita degli avversari. In tale categoria rientrano, ovviamente, tutti gli assassini e sappiamo bene che esiste un solo campione in League of Legends che è simbolo dell’abilità meccanica in questo ruolo: Zed. Stupisce qualcuno quindi scoprire che Bjergsen è un ottimo giocatore con questo campione? E’ un pick che non viene più molto utilizzato, ma nei suoi primi anni di carriera era o Syndra o Zed (e conveniva bannare entrambi).
Tuttavia, se vogliamo scegliere un secondo campione come emblematico dello stile di gioco di Bjergsen credo che la scelta debba ricadere obbligatoriamente sulla sua LeBlanc. Non solo questa ha un’elevata capacità di 100-0 e una mobilità enorme, ma la sua passiva le permette di raggirare gli avversari in modi impensabili. Bjergsen su LeBlanc dimostra spesso una calma ed una freddezza mostruose ed innaturali. Lo si vede muoversi tra skillshot su skillshot con la stessa facilità con cui si passeggia su un prato e, se messo alle strette, è capacissimo di ingannare un intero team nel fargli credere di essere andato da una parte mentre invece è dal lato opposto. Le qualità di questo giocatore sono estremamente evidenti su questo campione.
Negli ultimi anni Bjergsen, pur restando molto legato ai suoi tipici pick (soprattutto Syndra e LeBlanc), ha spostato molto le sue preferenze verso maghi con forti controlli come Zilean o Orianna e iper-carry tipo Azir (che ha anche una grossissima mobilità, cosa che Bjergsen adora). Proprio quest’ultimo, da quando è uscito, è uno dei suoi campioni più utilizzati di recente e proprio con lui ha ottenuto l’ultima pentakill. Per questo ho deciso di citarlo per chiudere questa sezione dell’articolo. Azir è il terzo campione attuale che è da temere nelle mani di Bjergsen.
Le Curiosità
Una delle curiosità più interessante è la rivalità “a distanza” tra Bjergsen e Jensen, creata più dai fan che dai giocatori stessi che, fin dal debutto del secondo in NA LCS, hanno messo i due a paragone. Il fatto è che entrambi sono giocatori danesi che hanno ottenuto il maggior successo in midlane una volta spostatisi in Nord America. A questo va aggiunto che si sono scontrati più volte, facendo parte entrambi di team di primo livello. Per quanto riguarda i risultati di questa sfida, si tende a dire che Bjergsen ottiene maggior risalto all’interno della regione mentre Jensen brilla di più sulla scena internazionale.
Quale altra curiosità sparsa su Bjergsen. Agli inizi aumentava il livello delle abilità del campione usando il mouse (impensabile, vero?). Il suo cibo preferito è la lasagna. Spero quella italiana perché ho già avuto una grossa delusione con Faker settimana scorsa. Non mi deludere anche te Bjerg. Ha un bellissimo cagnolino chiamato Ozzy. Il campione che odia di più in tutto il gioco è Shaco e… cavolo se lo capisco, odio a morte anche io quel dannato pagliaccio!