Concludiamo la nostra analisi preliminare relativa alle 4 leghe maggiori della scena competitiva di League of Legends. Pochi giorni fa ci siamo occupati della LCK, la lega coreana, due giorni dopo della LPL, la lega cinese e infine, due giorni fa, anche della LCS, la lega nord americana. E’ quindi il momento della portata principale: la LEC, la lega europea. Anche qua la pre-stagione è stata decisamente densa di sorprese e c’é molto di cui parlare. Iniziamo!
Astralis
Partiamo subito con una grande novità: gli Origen non esistono più e la loro formazione è stata acquistata da Astralis, salvo poi essere rilasciata quasi completamente (resta solo Nukeduck). Siamo onesti, la performance del 2020 degli Origen è stata più che deludente, soprattutto considerando che partiva come uno dei team più promettenti dell’anno. Ci sta quindi cambiare formazione, ma se guardo ai nomi del nuovo team, non posso che essere perplesso. Jeskla, l’adc escluso dagli Excel due anni fa, e promisq, il support di riserva dei G2 che non ha mai giocato un game, bot? Due rookie alla loro prima esperienza seria top e giungla? Sono molto, molto dubbioso delle possibilità di questa squadra e non penso si staccheranno molto dal fondo.
Excel Esports
Un altro team che nel summer split 2020 ha mostrato qualche cedimento è indubbiamente quello degli Excel Esports. Tuttavia quest’ultimo aveva una delle bot più temibili della lega grazie alla combinazione Patrik/Tore. Giusta quindi la scelta dell’organizzazione di sostituire Caedrel e Special mentre non ho compreso perché mantenere Kryze. In ogni caso i due nuovi arrivi sono un grosso interrogativo visto che sono due rookie che provengono da due academy diverse. Una bella scommessa ed un bel rischio per questa squadra che cerca ancora di ritagliarsi il proprio spazio.
FC Schalke 04
La parabola del 2020 degli Schalke 04 è stata meravigliosa: da peggior team della lega ad una quasi qualificazione ai mondiali 2020 (mancata veramente per un soffio). Il merito di questa rinascita si deve a due nomi: (God) Gilius e Abbedagge. Nessuna sorpresa quindi nel vedere che questi confermano le loro posizioni, ma una lacrimuccia mi scende vedendo Odoamne sostituito da Broken Blade. C’é da dire che non credo ci sia qualcuno davvero triste di questa scelta a conti fatti e Broken Blade è un’aggiunta di esperienza che può fare molto per gli S04. Da segnalare anche l’arrivo di un signor support come LIMIT in bottom. Questo team è indubbiamente l’underdog del 2021 e fossi negli avversari, non lo sottovaluterei.
Fnatic
Non è stata una pre-season facile per i Fnatic che si ritrovano a perdere il loro asso, Rekkles, e sono obbligati a sostituire un midlaner che aveva chiaramente perso voglia e volontà di vincere. Aggiungiamoci anche un altro cambio nel coaching staff con Mithy che viene sostituito da YamatoCannon. Sono tanti cambiamenti e questo storico team ha dovuto ricostruirsi intorno a Bwipo, Selfmade e Hylissang. Devo essere onesto, sono felice che il nuovo midlaner sia Nisqy perché ho sempre considerato molto sottovalutato quest’ultimo e voglio vederlo giocare in una squadra seria. Sono invece molto meno contento di Upset come sostituto di Rekkles. Upset è stato sempre un po’ troppo sopravvalutato e la sua triste performance negli Origen lo ha mostrato. Tuttavia stavolta difficilmente dovrà fare tutto da solo e magari ci mostrerà quelle buone capacità che gli erano valse il soprannome di mini-Rekkles all’esordio.
G2 Esports
Ok, se questa formazione non urla desiderio di vittoria, non so davvero cosa possa farlo. Se da una parte sono triste dell’addio di Perkz (ma solo in parte visto che il giocatore aveva sempre espresso il desiderio di tornare mid), dall’altra non posso che essere galvanizzato da un sostituto altisonante come Rekkles. La domanda che tutti si fanno ora è: come si integrerà nella squadra? Rekkles è notoriamente una testa calda e i G2 hanno un carattere completamente diverso da quello che il giocatore ci ha mostrato in questi anni. La sua voglia di vincere gli permetterà di adattarsi? Indubbiamente lo scopriremo a breve, ma se la risposta fosse si, chi in Europa ha adesso la possibilità di fermare i G2? Soprattutto adesso che il meta sembra nuovamente spostarsi in una direzione favorevole allo stile di Jankos, credo sia difficile non immagine i G2 sulla vetta.
MAD Lions
L’anno di debutto dei MAD Lions è stato tutto tranne che terribile e, anzi, arrivare al mondiale alla tua prima partecipazione alla LEC con un team composto in gran parte da rookie è notevole. Detto questo, la conclusione è stata decisamente amara. I MAD hanno chiuso su una nota bassa il summer split e su una nota ancora più bassa la loro partecipazione al mondiale. Molti hanno dato la colpa a Shad0w, ma io non me la sento davvero perché era il team che non funzionava e non vedo come sostituirlo con un rookie debuttane come Elyoya possa fare la differenza. Dello stesso avviso avrei preferito veder restare Orome, per quanto Armut, ex-SUP, abbia mostrato buone cose al mondiale. I nuovi MAD forse sembrano più forti (anche se non per me, devo essere onesto), ma non credo sia stata la scelta giusta sostituirli. L’obiettivo doveva essere far crescere i propri giocatori perché questo alla fine era un team di debuttanti e, pur non avendo performato bene nella seconda metà dell’anno, Orome e Shad0w avevano dato tanto ai MAD nei primi mesi del 2020.
Misfits Gaming
Dire che la prestazione dei MSF nel 2020 è stata deludente è probabilmente un eufemismo e quindi comprendo la scelta dell’organizzazione di ricostruire la formazione. Quello che non capisco è la scelta di mandare via FEBIVEN, uno dei giocatori che più si erano impegnati e avevano performato bene, e tenersi Kobbe, una delle più grandi delusioni dell’anno scorso. Oltretutto per sostituirlo con un rookie francese. Giusta invece la scelta di continuare a puntare su Razork, ma lo vedo decisamente sotto pressione in questo nuovo team. Per quanto sia felice di vederci approdare Vander, inoltre, questi dovrà comunque dividere il ruolo di support con Denyk e, in generale, la nuova formazione dei Misfits Gaming non mi appare così forte. Non vedo tirare una buona aria per loro, ma mai dire mai.
Rogue
I Rogue sono stati a mani basse la sorpresa del 2020. Dopo un anno di debutto a dir poco sottotono, i Rogue sono letteralmente sbocciati l’anno scorso dominando entrambi gli split e partecipando ai mondiali. Certo, poi sono finiti nel peggior gruppo in cui potevano finire, ma si sono in ogni caso difesi bene. Detto questo, le modifiche che hanno fatto sono ben ponderate visto che vanno a rafforzare due ruoli che erano risultati abbastanza deboli, ma piango comunque l’addio di Finn e Vander perché, soprattutto il primo, era un giocatore abbastanza simbolico per i Rogue. In ogni caso l’arrivo di Odoamne è una buona notizia e il team adesso ha un chiaro intento: se i G2 sono i nuovi re d’Europa, i Rogue vogliono essere i re del futuro e hanno tutte le carte in regola per farcela.
SK Gaming
Se esiste un team di cui non comprendo le scelte in questa pre-season, è questo team qua. Certo, il loro 2020 non era stato fantastico, ma c’erano ampi margini di miglioramento e sicuramente non giustifica il cambiare 4/5 della formazione! ZaZee e Crownshot non erano stati perfetti, ma stavano crescendo bene ed erano molto promettenti. Invece no, gli SK Gaming scelgono di tenere il solo Jenax (e già qui sono più che perplesso) e cambiano il resto della formazione chiamando tre rookie e Treatz dai TSM. Davvero? DAVVERO? Dire che non concordo con tutte queste scelte è un eufemismo. Magari i rookie si riveleranno dei mostri, ma diavolo se questa formazione appare debole.
Team Vitality
Concludiamo con un team che nel 2018 sembrava destinato a grandi cose, ma che poi non è mai riuscito a rispettare le aspettative. Bisogna ammettere che nel 2020 la colpa è stata solo parzialmente loro poiché per metà split non hanno avuto il loro vero midlaner, Milica. Quando questi è arrivato nel summer split la differenza si è notata. Lui e Comp formano due rookie davvero promettenti per il futuro e le scelte di formazione qui fatte mi trovano molto più concorde. A questi ragazzi deve essere data la possibilità di crescere perché le potenzialità ci sono. Ci abbandona però un vero pilastro di questa squadra: Cabochard, l’ultimo rimasto della formazione che nel 2018 raggiunse i mondiali. Un abbandono che mi lascia un po’ di amarezza, ma che è comprensibile. Vedremo come se la caverà il nuovo rookie chiamato a sostituirlo. I Vitality non mirano a vincere gli split, è chiaro, ma stanno costruendo molti talenti promettenti e questo va benissimo. Sono un’altra squadra da non sottovalutare.