Prosegue senza freni la stagione competitiva 2022 di League of Legends, quello che è indubbiamente il MOBA più conosciuto al momento. Il Mid-Season Invitational è ormai un ricordo passato e le temperature si alzano ricordandoci che siamo ormai a giugno, mese in cui si inizia a respirare l’estate e la voglia di vacanze, ma non solo.
Siamo praticamente arrivati alla fine delle nostre analisi e, superata anche la sempre sottovalutata LCS, è infine tempo di completare il quadro occidentale parlando della LEC, la lega europea. Una lega che pur non riuscendo mai più a raggiungere grandi vette di successo internazionale, si è sempre tenuta ad un passo dal farlo, mantenendo un’aura di minaccia costante per chiunque. Una lega che viene da un periodo di rinnovamento che però, come visto al MSI 2022, non sembra averla indebolita.
Quarta e ultima lega maggiore, quindi, e la LEC è, per ovvi motivi, quella a cui noi italiani ci sentiamo forse più vicini. Il format è quello consueto, 10 team si daranno battaglia in una serie di scontri diretti con formato double robin per decretare la classifica finale e chi accederà ai playoff. Le formazioni dei team non sono cambiate troppo rispetto allo spring split 2022, ma nonostante ciò c’é non poco di cui parlare. Iniziamo.
Astralis
Partiamo subito dal fondo perché la peggiore squadra europea dello spring split 2022 si è rivelata a mani basse questa degli Astralis. Cosa non ha funzionato per loro? Beh, praticamente tutto. A partire da uno Zanzarah stranamente svogliato per finire con un promisq che praticamente giocava per gli avversari. Sul finire dello split abbiamo visto qualcosina, ma niente degno di nota. Era inevitabile quindi che passando al summer split questa squadra cambiasse, era una cosa necessaria. Il problema per me è che non sono minimamente felice delle scelte fatte.
Gli Astralis hanno infatti deciso di ricostruire l’intero team intorno a Dajor e Kobbe, due giocatori che, sarò onesto, non mi hanno mai convinto. Il primo se non altro ha margini di crescita, ma il secondo? Mah. Sono però molto interessanti i nuovi arrivi. In top e giungla abbiamo infatti un doppio ritorno: Vizicsacsi esce dal suo ritiro per ritrovare il compagno Kobbe mentre dalla LCS fa il suo ritorno Xerxe. Interessante anche il nuovo support, JeongHoon, che arriva dall’academy dei Fredit BRION. Nonostante la molta curiosità, però, non vedo il potenziale necessario per vincere la coppa.
Excel
Lo spring split 2022 degli Excel è stata una storia di rinascita, una rinascita portata dall’arrivo di quello che, a oggi, è probabilmente uno dei migliori support al mondo: Mikyx. Un ritorno che all’inizio era stato accompagnato da molte malelingue, soprattutto da parte del support uscente Advienne. Critiche prontamente zittite dalle prestazioni assolutamente assurde che gli Excel hanno iniziato a tirare fuori, prendendo a scalare quella classifica che fino a poco prima sembrava irraggiungibile.
Degli Excel che finalmente hanno sconfitto la maledizione dei playoff. Chi se ne frega poi se sono stati subito eliminati, anche se hanno venduto cara la pelle trascinando i Vitality fino ad un micidiale quinto game. Chi se ne frega perché questi Excel hanno dimostrato quanto possono essere pericolosi. Nessuna sorpresa nel vedere che la formazione non è cambiata perché questi giocatori possono solo migliorare. Forse non vinceranno la coppa o non andranno ai mondiali, ma sottovalutare questi Excel può costare molto, molto caro.
Fnatic
Quando si prende un microfono in mano e si fanno certe dichiarazioni, si dovrebbe fare molta attenzione. “Con questi Fnatic considererò qualsiasi risultato diverso dalla vittoria totale, come un fallimento.” Beh, caro Yamato Cannon, mi dispiace dirti che il tuo superteam non solo non ha trionfato, ma non ha neanche raggiunto la finale, chiudendo la sua corsa con una medaglia di bronzo. Ouch. Sia chiaro, i Fnatic erano stati molto convincenti in stagione regolare. Un superteam che sembrava davvero aver trovato uno stato di grazia di livello.
Il problema dei superteam è che quando metti insieme tanti giocatori eccezionali, non hai spesso margine di crescita. Non è un mistero, non sono mai stato un fan di questi Fnatic e questo principalmente per alcuni comportamenti dell’organizzazione e per la scelta di Razork. Ecco, Razork è un jungler mediocre a mio parere e questo spring split non ha cambiato la mia opinione. Ma tornando al summer split 2022, si parlava del problema dei superteam: hai fallito nello spring split, ok, e ora come risolvi? Non hai spazio di crescita. Ora sono guai.
G2 Esports
Parlando di dichiarazioni altisonanti, i G2 a inizio spring split 2022 avevano dichiarato che con il loro roster rifornito di giovani talenti, soprattutto in un ruolo chiave come la bottom lane, miravano non tanto a vincere la prima metà dell’anno quanto al summer split. Beh… porcaccia la miseria, io ora avrei seriamente paura di cosa possono fare questi giocatori adesso. Perché il loro spring split 2022 si è chiuso con una streak impressionante di vittorie ed una coppa sollevata, con annessa partecipazione al MSI 2022. Partecipazione che è andata anche meglio delle aspettative.
Ora il summer split è arrivato e ovviamente la formazione dei G2 non è cambiata, ma io, fossi negli altri team europei, avrei seriamente paura. Non sono tanto Jankos e caPs da temere, anche se sono due giocatori che quando vogliono prendono la partita, se la caricano in spalla e se la portano a casa. No, bisogna avere paura di un toplaner assurdo come Broken Blade, ma soprattutto della bottom di Flakked e Targamas. Due rookie giovanissimi che migliorano ad ogni partita che giocano e che tornano ora con l’esperienza di aver affrontato T1 e RNG. Io avrei molta paura… se non fosse che i G2 potrebbero peccare di tracotanza ed inesperienza. E’ l’unica possibilità.
MAD Lions
Lo spring split 2022 è stato atroce per i MAD, poco da dire. Si parla di una squadra che aveva completamente dominato il 2021 con prestazioni fenomenali, ma che, arrivata al nuovo anno, non è riuscita neanche a qualificarsi per i playoff. Veder giocare questa squadra faceva proprio male ed è innegabile che, a prescindere dalla posizione, è stata la peggiore come performance dello spring split 2022. Questo perché i MAD puntavano su dei giovani talenti che semplicemente non hanno dato i risultati sperati. Il riflettore della colpa cade soprattutto su un giocatore specifico: il midlaner Reeker.
Dire che questi era sotto la media della LEC come performance è probabilmente essere gentili. Reeker è stato a mani basse il peggior midlaner dello spring split 2022. Se c’é però una cosa che i MAD sanno far bene, è riconoscere i propri errori. Quindi via Reeker e dentro un midlaner di cui sono personalmente un grande fan e che secondo me è molto sottovalutato. Un midlaner che era stato letteralmente fregato dai Fnatic, ritrovandosi senza ingaggio per lo spring split 2022. Questo però è il summer split ed è tempo di dare il bentornato a Nisqy! Con un vero midlaner in corsia, ora i MAD possono tornare a ruggire.
Misfits Gaming
Ormai è chiaro che i MSF vivono una qualche sorta di maledizione. E’ ormai troppi split che si caratterizzano per una stagione regolare fenomenale, una che sembra abbia fatto loro superare i propri problemi, solo per poi arrivare ai playoff e smettere di giocare, venendo eliminati subito. Anche il loro spring split 2022 è andato così e onestamente non so più che pensare. Sai che si erano ripresi da un off-season davvero tremendo e lo avevano fatto inserendo due giovani giocatori, Shlatan e Mersa, che si erano a sorpresa rivelati persino migliori di quelli che andavano a sostituire.
A questo punto non so che aspettarmi e trovo giusto che gran parte della formazione dei MSF non sia cambiata. L’unico a dire addio è HiRit, sostituito anche lui da una giovane scommessa che risponde al nome di Irrelevant. In effetti la toplane dei MSF era abbastanza incostante come performance, ma non credo che tutti i problemi fossero lì. No, qui c’é dietro qualcosa di più grosso che sembra impedire alla squadra stessa di performare bene quando i giochi si fanno seri. Forse serve un mental coach? O proprio un nuovo coach? O forse è solo questione di fortuna? In ogni caso inizio a non credere più in questa squadra. Purtroppo.
Rogue
I grandi sconfitti dello spring split 2022, non c’é altro modo per definire i Rogue quest’anno. Dopo una partenza fulminante 9-0, dopo aver chiuso la stagione regolare 14 a 4, dopo aver letteralmente dominato tanto i MSF quanto i Fnatic per arrivare in finale, deve fare davvero male vedersi eliminati dalla nemesi di sempre, i G2, oltretutto con un clean sweep netto. Ho proprio sentito il cuore e la mente dei giocatori dei Rogue fare crack e posso solo immaginare come in questi mesi dentro di loro si sia acceso il fuoco della vendetta e della rivalsa.
Se c’é da avere paura dei G2, c’é da avere ancora più paura di questi Rogue che, dopo essere stati svegliati da un sogno di dominio nel modo più brutale di sempre, si sono ora ritrovati a doversi tirare su le maniche. Pensavano di essere arrivati e invece c’é ancora spazio, ma questi cinque giocatori sono nomi che hanno tutte le carte in regola per continuare a crescere. Non me ne vogliano i Fnatic o le altre squadre della LEC, ma credo fermamente che questo summer split sarà tutto Rogue vs G2. Pronto a essere smentito, sia chiaro, ma ho sempre meno dubbi in merito.
SK Gaming
Qui ammetto di essere stato sorpreso. Gli SK Gaming, nel loro spring split 2022, erano stati tutto tranne che perfetti, per quanto si erano resi protagonisti di alcune performance davvero degne di nota. Purtroppo queste erano state più incostanti che altro. Di base questi giocatori sembravano fenomenali quando si comportavano davvero come una squadra, ma avevano il problema che più spesso che no, non lo facevano. Mi aspettavo quindi qualche cambio in corso d’opera tra spring e summer split, ma sono stato invece smentito (almeno per ora).
Che sia perché gli SK non hanno trovato velocemente sostituti degni di tale nome o perché davvero l’organizzazione crede che questi ragazzi possano crescere e dare molto di più, guidati dal leggendario God Gilius, sono sempre felice di veder dare seconde possibilità a team che magari hanno avuto solo uno split sbagliato. D’altronde l’unico vero veterano della formazione è proprio Gilius e tutti gli altri giocatori potrebbero effettivamente nascondere un talento latente che ancora non abbiamo visto. Questo… o sarà un altro flop. Lo scopriremo presto.
Team BDS
Il termine flop, d’altronde, si applica abbastanza bene al Team BDS e al loro spring split. Sia chiaro, nessuno si aspettava di veder trionfare questa squadra, ma arrivare penultima poco sopra gli Astralis? Ouch, proprio ouch. Il punto era che si vedevano 5 bravi giocatori che però non si comportavano come un team… e non puoi vincere nel competitivo di League of Legends se non giochi come un team. Punto. Tale problema nasceva dal fatto che i due veterani, Adam e LIMIT, che dovevano portare coesione alla squadra, semplicemente non lo hanno fatto.
Certo, LIMIT ci ha se non altro provato ed è probabilmente il motivo per cui lui avrà una seconda possibilità e Adam no. Adam è stato infatti prontamente mandato all’academy e sostituito proprio con il toplaner che giocava lì, Agresivoo (un nome che fa indubbiamente sorridere in italiano). Anche l’altro support, Erdote, viene dall’academy del Team BDS, per altro. Con una squadra di 5 rookie, l’inesperienza in campo è quasi garantita, ma forse proprio in questa il Team BDS troverà quella sintonia di squadra che tanto è mancata loro nello spring split 2022. Oppure finiranno ultimissimi stavolta. Bisogna dire che questo rischio c’é.
Team Vitality
Parlando di flopponi, parliamo dei Vitality. Doveva essere il superteam definitivo, quello capace di rivoluzionare l’Europa, quello che avrebbe fatto tremare i Re del continente, vecchi e nuovi. Si è rivelato l’ennesimo superteam grande sulla carta, ma difficile da far funzionare nella pratica. I Vitality sono arrivati ai playoff per un soffio e sono stati subito trucidati dai G2. Non credo qualcuno abbia davvero tremato qua. Sia chiaro che non metto in dubbio le capacità dei singoli giocatori proposti, tranne forse quelle di Carzzy e Labrov che no, non mi vogliono proprio piacere. In vista di questo summer split, la situazione non sembra migliorare.
Selfmade ha infatti annunciato una pausa dalla scena competitiva, proprio adesso che i Vitality stavano iniziando a carburare. A sostituirlo due rookie orientali, uno cinese ed uno coreano, ma è soprattutto il primo nome quello più eclatante, ovvero Bo! Facciamo un salto indietro fino all’inizio del 2021. Un Tian sempre meno performante viene sostituito nella giungla dei FPX da un rookie nuovissimo, tale Bo, che sorprende tutti con delle meccaniche incredibili. Già si parla di un nome dal futuro roseo, ma non si fa in tempo neanche a dirlo che uno scandalo legato alle scommesse porta all’istantanea sospensione per un anno di Bo. Sono davvero curioso di vedere se riuscirà a fare la differenza nei Vitality o se avremo un altro tonfo.