E’ ormai iniziata ufficialmente la stagione competitiva 2024 di League of Legends e, come sempre, si apprestano a partire tutte le varie leghe maggiori e minori che compongono l’universo competitivo di quello che è a mani basse uno dei MOBA più famosi e giocati del momento. Un 2024 che già si è fatto riconoscere con grosse novità.
Nonostante il risultato dei mondiali 2023, tutti hanno concordato nel sostenere che il nuovo modello della LEC, la lega Europea, a tre split più le season finals, sia più divertente da vedere e funzionale nel preparare le squadre. C’erano però delle criticità da correggere, soprattutto a livello di stress dei giocatori.
Fortunatamente queste criticità sono state prontamente affrontate dall’organizzazione. I tre split sono tornati a svilupparsi su due fasi, pur mantenendo lo stesso funzionamento, e soprattutto è stato aumentato il tempo di riposo e recupero tra uno split e l’altro. La speranza è che questo riduca il rischio di burnout e incrementi le performance.
Proprio questo aumento del periodo di pausa ha portato la LEC, notoriamente una delle ultime leghe maggiori a partire, a essere la prima ad avere inizio. Il Winter Split 2024 avrà ufficialmente inizio questo weekend, dal 13 gennaio. Vediamo quindi le dieci squadre che ne faranno parte visto che ci sono un bel po’ di novità anche qui.
League of Legends – Fnatic
Partiamo subito da una squadra che l’anno scorso è stata a dir poco controversa, ovvero i Fnatic. Gli storici rappresentanti dell’Europa e l’unica organizzazione occidentale ad aver mai vinto un mondiale hanno vissuto un 2023 davvero tempestoso, tra scandali, gestioni sconsiderate dei giocatori e dichiarazioni folli.
Tuttavia non si può negare che il 2023 dei FNC si sia chiuso su una nota alta. Dopo due split rovinosi, l’aggiunta di Noah come adc, un giocatore che si è rivelato abilissimo, e la crescita di Oscarinin hanno effettivamente ripagato l’organizzazione permettendo loro di arrivare ai mondiali 2023 come 2° seed europeo.
Quella dei FNC è stata una corsa nei mondiali che non è stata neanche totalmente da bocciare, anzi. Il fatto che 4/5 del team siano rimasti gli stessi è per me un’ottima scelta. L’unico cambio arriva bot e non credo dipenda dalle performance di Trymbi, quanto dall’esigenza di Noah di avere in Jun un support coreano.
League of Legends – G2 Esports
Abbiamo parlato dei vecchi Re d’Europa e il passo successivo non possono essere che i nuovi: i G2 Esports. Ora, sul 2023 dei G2 e sul loro “deludente” mondiale, ho già espresso più volte la mia opinione, l’ultima proprio nella già citata analisi finale. Sono delle fave, ma sono delle fave bravissime che devono solo capire che non possono fare le fave.
Sono quindi sorpreso di vedere che per il 2024 hanno mantenuto la stessa formazione? No. Hanno chiuso l’anno con una serie di performance straordinarie, soprattutto nella lega casalinga. I G2 non hanno teoricamente rivali in Europa quindi perché cambiare? Ci sarà da vedere se sarà così anche quest’anno, ma comprendo la scelta.
League of Legends – GIANTX
I GIANTX altro non sono che la fusione degli Excel e dello storico brand di esports dei Giants, ma di base slot e squadra di partenza erano gli stessi quindi ne parlerò come se fossero i vecchi XL. Degli XL che hanno probabilmente vissuto uno dei loro peggiori anni nel 2023… e pensare che venivano da un ottimo 2022.
L’unica cosa che si è salvata degli XL nel 2023 è stato il summer split e era una buona idea ripartire da lì. Molto di quel buono arrivava da una combinazione di meta favorevole e momentum, ma ci aveva comunque mostrato come, nelle giuste condizioni, Odoamne e Abbedagge potessero carriare una squadra zoppicante.
Mi aspettavo quindi dei cambiamenti con questa nuova partnership, ma non sono stati quelli che mi auguravo. Vedere Abbedagge senza ingaggio fa davvero male, ma capisco la scelta di puntare su un rookie, Jackies, che potrebbe crescere. Capisco meno la decisione di tenere Peach e sostituire LIMIT con IgNar. Molto meno viste le performance di quest’ultimo in LCS.
League of Legends – Karmine Corp
E’ da almeno un paio di anni, dalla nascita della LEC, che si parla del possibile approdo dei Karmine Corp come squadra della lega maggiore e alla fine, con l’addio degli Astralis, questa voce è diventata realtà. Qui non si parla di un rebranding, quindi, ma di una vera e propria new entry di alto livello.
La formazione è completamente nuova e piena di nomi di richiamo, ma quello più altisonante è da cercare nel coaching team capitanato da YamatoCannon. Questi è conosciuto come uno dei più grandi coach europei in attività e è l’uomo che è stato capace di portare i Vitality di Jiizuke e Cabochard a battere GEN e RNG.
Parlando di Cabochard, lui e Saken sono i nomi che Yamato si porta dietro dai KC del 2022. Il resto della squadra è formato da due ex-Vitality pieni di speranze, ovvero Bo e Upset (vittime del famoso burnout), e da un Targamas che negli XL del 2023 era appassito velocemente e che merita di rinascere. Occhio a questi KC.
League of Legends – MAD Lions KOI
Di fatto abbiamo concluso la questione new entry, ma un altro cambiamento di questo pre-stagione è stata la scelta del marchio KOI di passare da un’organizzazione all’altra, scegliendo i MAD Lions (ora MAD Lions KOI). Onestamente, vedendo il 2023 dei MAD… non capisco proprio perché. Non è stato esaltante.
Come gli XL, i MAD hanno performato bene solo in uno split, lo spring, per poi comportarsi mediocramente in tutto il resto dell’anno, mondiali compresi (per altro). Alla fine ero molto scettico sul loro funzionamento e lo sono ancora adesso, per quanto apprezzo che l’organizzazione abbia deciso di fare tabula rasa.
Una ripartenza da zero interamente costruita intorno a Elyoya, un jungler che nel 2023 aveva brillato poco, ma magari non per colpa sua. Adesso dovrà gestire una squadra di quattro rookie: Myrwn, Fresskowy, Supa e Alvaro. Difficile prevedere come performeranno, ma sono sempre stato favorevole a puntare sul futuro.
League of Legends – Rogue
Con la divisione da KOI, quindi, l’Infinite Reality è tornata al vecchio brand dei Rogue e, onestamente, non ne sono triste visto che da quando avevano cambiato nome, sembravano anche aver perso molto del loro smalto, senza contare tutta una serie di sfortune, scandali e coincidenze negative capitate alla squadra.
In tal senso sono sorpreso che, dopo un 2023 tutt’altro che straordinario, i neonati Rogue abbiano scelto di mantenere gran parte del loro team, aggiungendo semplicemente Markoon in giungla e il rookie Zoelys come support. In realtà, però, considerando che il primo va a sostituire Malrang, la scelta ha senso.
Quale era il grosso problema dei KOI del 2023? Che iniziavano a giocare dal decimo minuto, se andava bene. Questo per via di una giungla molto metodica e tendente al farm passivo. Comprensibile, ma non adatto al meta. Markoon ha uno stile diverso che può spingere il resto della squadra a svegliarsi un po’ prima.
League of Legends – SK Gaming
Parlando di Markoon, lui e Sertuss (ora Free Agent) abbandonano degli SK che sono stati probabilmente la squadra più mediocre e dimenticabile del 2023. Se infatti ci sono stati molti team che l’anno scorso hanno alternato alti e bassi, gli SK sono stati sempre lì, nel mezzo. Né troppo in alto, né troppo in basso.
I cambiamenti di questo 2024, purtroppo, non mi fanno sperare in un miglioramento e lo dico a malincuore visto che mid c’é quel Nisqy che, a mio parere, continua a essere eccessivamente sottovalutato come giocatore. Purtroppo Nisqy è un midlaner generoso che gioca per la squadra e quella degli SK è… dimenticabile.
Chi dovrebbe carriare questo team? Irrelevant top? Ogni tanto ci sorprende, ma la LEC ha tantissimi toplaner forti. Il rookie Isma? E’ un rookie… la vedo difficile. Exakick e Doss? Onestamente sono più le volte che li abbiamo visti sbagliare che carriare. Non vedo un 2024 molto glorioso per gli SK. Almeno non in questo split.
League of Legends – Team BDS
Il Team BDS sono indubbiamente stati la grande sorpresa del 2023. Dopo una partenza incerta, le loro performance sono andate crescendo nel corso dell’anno fino ad una partecipazione al mondiale qualitativamente superiore a quella dei MAD Lions, anche se altrettanto “perdente,” se non di più.
I BDS hanno quindi mostrato una crescita davvero notevole lo scorso anno e non sono sorpreso che gran parte della squadra sia stata riconfermata, con solo Crownie sostituito da Ice, un adc rookie coreano che avrà meno esperienza, ma potrebbe sopperire in capacità. Questo 2024 potrebbe davvero essere l’anno dei BDS.
A essere onesti, però, il cambiamento che più mi interessa per i BDS in quest’anno riguarda il coaching team perché, siamo onesti, le loro draft erano terribili. Almeno la metà delle loro partite sono state perse in fase di selezione campioni e questo è abbastanza triste. Il nuovo coach deve sapere il fatto suo per far funzionare i BDS.
League of Legends – Team Heretics
Secondo molti il quarto seed della LEC che ci saremmo davvero meritati nel 2023. Il Team Heretics non è riuscito infatti a qualificarsi ai season finals per un soffio a causa di due primi split a dir poco catastrofici, ma il loro summer split era stato a mani basse fenomenale. Una delle più grandi sorprese del 2023 con i BDS.
Tuttavia il Team Heretics non era neanche perfetto. Tutto era troppo spesso nelle mani di Jankos e Flakked mentre il resto della squadra a volte performava, a volte no. Evi, soprattutto, era terribile. L’organizzazione ha riconosciuto questa situazione e nel 2024 ha deciso di creare i G2 Bis o G2 del passato. Chiamateli come volete.
Non saprei come altro definire una squadra che conta Wunder, Jankos, Perkz e Flakked in formazione. Praticamente manca solo Targamas per riformare la bot dei G2 del 2022, ma Kaiser mi pare un ottimo sostituto. Questi giocatori già si conoscono, già hanno buona affinità e già ho hype per quando affronteranno i G2 attuali!
League of Legends – Team Vitality
Concludiamo la nostra analisi preliminare con la più grande delusione del 2023. Il Team Vitality era stato creato per dominare, ma non solo non è riuscito a farsi notare sullo scenario internazionale, non c’é proprio neanche arrivato, vittima del già citato burnout e di una forte non-affinità tra i propri giocatori.
Le scelte dei Vitality in questo 2024, però, mi lasciano perplesso. Comprendo la scelta di ricostruire l’intera squadra da zero, ma perché farlo intorno a Photon? Non è che questi nel 2023 si fosse fatto notare molto. I nomi chiamati, poi, fanno alzare più di un dubbio: Vetheo, Carzzy e Hylissang con Daglas come unico rookie.
Il punto è che il grosso difetto dei Vitality nel 2023 non era la squadra, ma il coaching staff e l’organizzazione, incapaci di gestire la pressione che stava virtualmente uccidendo i propri giocatori. Non vedo come sostituire questi con nomi ancora più soggetti al tilt possa risolvere qualcosa nel nuovo anno.