Nintendo ha da poco pubblicato il rapporto fiscale, contenenti i dati di vendita delle sue IP: possiamo dire che Leggende Pokémon Arceus è stato un successo, vendendo ben 12,64 milioni di unità lo scorso anno.
Nonostante il dato sia inferiore alle vendite di Diamante Lucente e Perla Splendente, titoli usciti sul mercato solo qualche mese prima, e che in coppia anno totalizzato una cifra di 14,65 milioni di unità distribuite, possiamo ritenere il risultato ottenuto dall’ultimo dall’ultimo titolo di mamma Game Freak un successo.
Il gioco open map dei nostri mostriciattoli tascabili preferiti, infatti aveva lasciato molto perplessa la community di appassionati della saga durante il suo periodo pre-lancio, per via della sua natura molto distante da quanto ci aveva abituato la saga principale fino a quel momento: “Pokémon inferociti che attaccano il player, avrà senso questa nuova feature?”. Dopo la sua uscita il 28 gennaio inoltre, anche il comparto tecnico ha fatto molto parlare di sé, e non a caso è stato etichettato il gioco Pokémon graficamente peggiore fino a questo momento.
Nonostante tutta questa reticenza iniziale, il gioco ha saputo colpire il pubblico con la sua innovazione, andando a dare una ventata di aria fresca a quello che è il primo franchise al mondo per fatturato, e che negli ultimi anni era stato forse un po’ troppo conservatore, producendo titoli dal sentore quasi anacronistico. Tutto questo ha portato LPA nell’Olimpo dei giochi Pokémon, piazzandosi appena sotto a Oro HearthGold e Argento SoulSilver usciti nel 2009 per Nintendo DS.
Questa storia si ripete di anno in anno da un bel po’ di tempo ormai: Pokémon è una saga che a prescindere dal contenuto venderà sempre milioni di copie, poiché la sola presenza del “Pikachu Re Mida“, basta per far comprare i nuovi titoli: non importa quanto siano scarsi sul lato tecnico, semplici e banali nella storia, il fan farà l’acquisto a prescindere da tutto. Più in generale i giochi Nintendo seguono un percorso simile e venderanno sempre qualche milione di copie.