Sono passati due anni da quando CrazyBunch insieme ad Assemble Entertainment hanno rilasciato sul mercato un nuovo capitolo di una delle serie Punta & Clicca più amate nella storia dei videogiochi durante i meravigliosi anni ’80, mi riferisco a Leisure Suit Larry. L’operazione nostalgia avviata con il capitolo “Wet Dreams Don’t Dry” ha riportato alla memoria di molti una di quelle categorie videoludiche molto particolari e controverse per l’epoca, i giochi softporn o anche definiti “a tre mani” (non ti spiegherò perchè!), ricchi di riferimenti sessuali, battutine spinte e di tutto quel trash che riusciva a far accendere gli ormoni ai propri giovani giocatori. Il buon Larry, dopo un risveglio da un sonno durato ben 5 anni, è riuscito così a ritornare di nuovo alla ribalta, immergendosi in un’epoca molto diversa da quella in cui ha mosso i primi passi, ciononostante il suo ritorno può essere considerato una vera e propria ventata di aria fresca in un tempo storico saturo di becero perbenismo e di un pensiero “politically correct” che francamente ha un po’ stufato.
In Leisure Suit Larry la profezia di Cancùm si compie oggi… o forse No?
Dopo aver distrutto la villa di Bill Jobs e aver mandato in fallimento la grande azienda “Prune”, Larry Laffer si prepara a portare a termine la sua ultima missione facendo avverare la mitica profezia legata all’isola di Cancùm, dove dovrà sposarsi con la donna più bella che vive su di essa: un’asinella poco incline ai rapporti sociali. Agli inizi del gioco Larry verrà accolto e guidato da uno dei Mariachi presenti sull’isola, nonché il terribile proprietario/padre dell’asi… futura sposa, per effettuare tutti i preparativi necessari all’importante cerimonia. Nonostante tutto, l’affascinante protagonista capirà ben presto che il suo cuore è rimato con la sua amata Faith Prune, dispersa in mare dopo gli eventi che si sono verificati in “Wet Dreams Don’t Dry”.
Un amore che lo porterà a fuggire dall’isola di Cancùm e a cominciare una nuova intrigante avventura per il mondo alla ricerca delle sua amata Faith. Avrà inizio così un viaggio caratterizzato da tutte le possibili tentazioni che possono insidiare un donnaiolo come Larry Laffer: bombe sexy in abiti succinti, più propense a spogliarsi che a chiacchierare. Come per il precedente capitolo, la software house tedesca è riuscita a trasportare perfettamente l’immaturità e ingenuità di Larry nei tempi moderni; non solo, ha altresì riportato nel presente tutta la strana innocenza che da sempre lo ha caratterizzato. Larry, in un’epoca che non è la sua, ha imparato ad accettarsi per quello che è, senza la necessità di cercare una scusa o di giustificarsi con il mondo che lo circonda.
“Non tanto il vedere l’oggetto del desiderio, ma il sapere che esso esiste e che si nasconde dietro qualcosa! Eheh…”
Tra dialoghi farciti di riferimenti a sfondo sessuale, oggetti dalla forma “fallica”, statue in pose “spinte”, battutine autoironiche e molto altro il “politicamente corretto” va decisamente fuori dalla finestra, per lasciare spazio a qualcosa di veramente esilarante e ben bilanciato. Nonostante la sua natura da titolo softporn, in Leisure Suit Larry: Wet Dreams Dry Twice non sono presenti scene di nudo integrale (statue a parte!), ma dal punto di vista visivo gli unici riferimenti diretti a certi argomenti sono legati solamente agli oggetti “strani sugli sfondi”, come palme con 2 grosse noci di cocco ai piedi o palazzi dalla forma “evidente” con due cupole ai lati e una fontana giusto per gradire sulla punta.
Una trama molto semplice e avvantaggiata da quanto già di buono è stato fatto nel precedente capitolo, ciononostante, molto divertente e capace di regalare al giocatore momenti esilaranti, per non parlare di qualche “turgido tepore” casuale.
La freccetta del mouse si “drizza” davanti a questo Punta & Clicca!
Il gameplay che caratterizza la nuova opera di CrazyBunch riprende in toto tutte quelle caratteristiche che hanno fatto la fortuna dei titoli più blasonati appartenenti al genere Punta & Clicca come Broken Sword o Monkey Island. Il giocatore si ritroverà immerso in un’avventura dove sarà necessario raccogliere tutti gli oggetti sparsi per le varie location del gioco, combinarli nel modo corretto e usarli al momento giusto. Una meccanica che, sebbene semplice e molto classica, si adatta perfettamente anche a quest’epoca che fra pochi giorni vedrà l’avvento della prossima generazione videoludica rappresentata da PlayStation 5 e Xbox Series S/X.
In ogni caso la maggior parte dei puzzle presenti nel gioco si riveleranno essere ben bilanciati e basati su una logica abbastanza ragionevole, ciononostante, Leisure Suit Larry porta con sé anche tutti quei difetti che hanno caratterizzato il suo genere, come per esempio alcuni enigmi basati su un ragionamento talmente no sense, che non saranno risolvibili se non attraverso il classico sistema del: “combino tutti gli oggetti tra di loro fino ad arrivare alla soluzione!”. Solo in questi casi il gioco si rivela essere per alcuni tratti frustrante e abbastanza noioso, ma tutto questo non rovina l’ottima esperienza di gioco. Non mancano le occasioni in cui il buon Larry Laffer andrà incontro a una morte certa e, in alcuni casi, molto dolorosa. Non preoccuparti! Non si verificherà il classico “GAME OVER”, ma il gioco si ricaricherà subito a qualche istante prima.
La longevità del gioco si aggira intorno alla 7-10 ore, se si considera il fatto che sarà molto divertente andare alla ricerca di tutte le “particolari morti” che subirà il protagonista oppure ricercare nelle varie location del gioco alcuni simpatici easter eggs come una scimmia a tre teste o un tentacolo viola (sai a cosa si riferiscono… vero?).
Design curato e doppiaggio di prima qualità… ma senza lingua italiana!
Come per il suo predecessore, anche questo episodio della saga “Wet Dreams” è caratterizzato da un design molto curato, ricco di dettagli, colorato e con dei bellissimi sfondi realizzati a mano che daranno all’opera di CrazyBunch il tanto ricercato valore aggiunto. Ogni location presenta moltissime peculiarità capaci di rubare più di un secondo al giocatore solo per essere ammirate. Come per il design grafico, anche il comparto sonoro non è da meno, offrendo brani perfettamente calzanti alle varie situazioni in cui il nostro sensuale alter ego si troverà, dalle più sexy alle più paurose, passando per quelle più strambe. Chiude il quadro un eccezionale doppiaggio in lingua inglese che, anche questa volta, per il personaggio di Larry Laffer prevede la voce di un grande Jan Rabson. Per quello che riguarda noi poveri giocatori provenienti dal “Bel Paese”, purtroppo manca la lingua italiana e questo, per i meno anglofoni, potrebbe risultare molto limitante per poter gustare una completa esperienza dell’opera.
Leisure Suit Larry: Wet Dreams Dry Twice rappresenta la voce di un’epoca ormai lontana che viene trasportata dal vento attraverso lo spazio e il tempo. Una piccola e innocente “nota stonata” che va contro l’odierna mentalità del “politically correct” utilizzando tutto il suo arsenale di battute spinte, immagini provocanti e altri contenuti trash. Il lavoro effettuato dalla software house tedesca resta di prima qualità e merita sicuramente di continuare il suo viaggio attraverso il tempo, per questo motivo, spero vivamente in un nuovo capitolo della serie nei prossimi anni.