Durante questi giorni afosi ho fatto un sacco di cose: sono entrato in un’accademia di maghi, ho sconfitto un golem offrendogli un “Wizard Burger“, ho trionfato su un druido di città evocando quanta più spazzatura possibile, ho lavorato alle poste consegnando lettere mentre driftavo con la macchina e, infine, ho costruito da zero una maestosa torre per i miei compagni. Tutto questo usando il potere delle parole e della magia. Se può sembrare folle quello che ho scritto finora, forse non siete pronti per Leximan.
Leximan: un rpg unico e completamente folle
Leximan é un RPG – anche se tale dicitura è alquanto limitante – sviluppato da Knights of Boria, software house indie composta da “tre giovani maghi” inglesi. In questo titolo giocheremo nei panni di Leximan, un bambino finito non si sa per quale ragione nella prestigiosa accademia di Elementine, una scuola per maghi tutto fuorché normale. Tutta la nostra magia non proviene dallo studio o da doti naturali, ma da un libro, il Lexicon, un tomo che contiene, beh, parole a caso. Tutto quello che dovremo fare sarà dare un ordine a queste parole, così facendo potremo evocare tutto quello che riusciremo a leggere dal Lexicon: mucche, antichi demoni e paperelle di gomma, uno dei poteri più antichi e potenti.
All’interno dell’accademia di Elementine, gran signore degli elementi, faremo la conoscenza di un cast di personaggi a dir poco strambo: Wressa Nessa, la nostra compagna più fidata, un concentrato di ansia sociale e doti alchemiche avanzate. Chef, il baffuto chef dell’accademia che cucina a sentimento, perché la cucina viene dal cuore e non dai libri. Mago in Fiamme, o Mago che Urla oppure, semplicemente Dave, un ragazzo che beh, é molto sfortunato. Insomma, ogni singolo personaggio che incontreremo nel corso dell’avventura sarà un tipo assurdo che non farà che contribuire alla creazione di momenti ancora più assurdi.
La scrittura di Leximan é un misto di internet culture, satira, pop culture e trovate geniali che danno vita ad un prodotto che ricorda in qualche modo Undertale o il meno recente Earthbound, rivelandosi un RPG che non ha paura a ricorrere ad espedienti meta-narrativi o a citazioni, che ha l’unico scopo di divertire il giocatore e in qualche modo di farlo affezionare a ogni personaggio incontrato lungo la strada.
Il gioco è diviso in quattro macro-atti, ognuno dei quali sarà ambientato in una location diversa e soprattutto, ognuno di loro riuscirà a proporre espedienti di gameplay sempre diversi e originali, senza mai rinnegare la propria natura e soprattutto sfruttando gli elementi che contraddistinguono i vari generi, proprio per prendere in giro i generi stessi. Non si capirà mai dove la storia vuole andare a parare e il bello di Leximan è proprio questo: la sua imprevedibilità.
Osserva bene il potere del Lexicon!
Spiegare cosa sia il gameplay di Leximan è, a mio avviso, molto complicato, ma proviamo a farlo per gradi. La meccanica principale dell’intero titolo sarà il nostro Lexicon, che come già detto, si tratta di un tomo magico contenente parole messe a caso e lo potremo sfruttare in due modi: il primo é scrivendo liberamente sulla tastiera, così facendo potremo evocare quello che scriveremo, ma non potremo farlo sempre. Mettiamo caso che in una stanza troveremo una porta sbarrata da assi di legno, in quel caso ci potremo avvicinare e digitare “fire”(il gioco é, al momento, solo in lingua inglese), così facendo daremo fuoco alle assi di legno e apriremo il passaggio.
Il secondo modo, invece, sarà eseguibile soltanto negli incontri prestabiliti. Come negli rpg più classici ci saranno vari incontri che dovremo affrontare nel corso dell’avventura, con tanto di cambio di schermata e musica da combattimento. La particolarità é che non avremo statistiche, punti vita e non faremo nessun danno, l’unico modo che avremo per “sconfiggere” i nostri avversari sarà unendo le lettere che il Lexicon ci darà durante l’incontro per formare parole di senso compiuto. Questo espediente darà vita a una serie di momenti esilaranti durante ogni incontro e ogni volta che ci verrà in mente di scrivere la parola più casuale possibile verremo sempre ricompensati in qualche modo assurdo.
La meccanica del Lexicon é veramente originale e sorprenderà ogni volta che verrà usata, contribuendo anche alla rigiocabilità del titolo in modo vertiginoso: ogni incontro, infatti, potrà essere concluso in più modi e poche volte mi sono fatto sfuggire la possibilità di riiniziarlo per provare nuove parole e nuovi esiti.
Stile da vendere
Da un punto di vista estetico, a primo impatto Leximan può sembrare un prodotto fatto in fretta e in furia con poca ispirazione, ma in realtà cela tutt’altro. Il feeling visivo é chiaramente ispirato a Undertale, con sprite disegnati in modo grossolano e poco preciso, altro elemento che contribuisce alla comicità che permea l’intero titolo.
Ma il grandissimo lavoro che è stato svolto è relativo all’hud: le parole che appariranno a schermo sono state animate in modo da rispecchiare i sentimenti e la personalità dei personaggi, dando vita a dialoghi basati interamente su testo ma che allo stesso tempo risulteranno dinamici e coinvolgenti, con trovate geniali e sempre originali. Per dire, anche il menù di pausa non é un semplice menù, ma é un guazzabuglio di statistiche e traguardi che il giocatore ha compiuto fino ad ora, ricordando in tutto e per tutto il Lexicon stesso.
Anche la colonna musicale di Leximan sembra pescare a piene mani da Undertale e Earthbound, con composizioni sempre varie, che spaziano dal rock all’acid jazz, e che sono arrangiate con strumenti reali, chiptune e MiDi, dando vita ad uno score musicale sempre sul pezzo che si incastra perfettamente nella cornice di Leximan.