Like a Dragon: Infinite Wealth è il successore diretto di Yakuza: Like a Dragon, capitolo che aveva preso un po’ tutti alla sprovvista perché spostava il gameplay action della serie su quello basato sui più classici turni dei GDR. Se inizialmente la nuova deriva aveva fatto storcere il naso ai fan della serie, Ryu Ga Gotoku Studio riuscì a proporre un titolo veramente riuscito, il quale manteneva al suo interno tutta l’anima della serie e proponeva un nuovo eroe, Ichiban, destinato a scolpire un posto nel cuore dei giocatori e un gameplay solido e divertente.
Già dai primi trailer, questo seguito aveva alzato tantissimo l’asticella delle aspettative, anche, se non soprattutto, per la presenza del personaggio più carismatico della serie, ovvero Kiryu. Questi due protagonisti, insieme, hanno dato vita a una trama degna della serie, la quale combina in maniera magistrale momenti ironici, demenziali, seri e drammatici con una naturalezza quasi disarmante, che accompagna il giocatore in un viaggio davvero memorabile.
Infinite Wealth: oltre il Giappone c’è di più
La principale differenza che Infinite Wealth offre rispetto al suo predecessore, è l’introduzione di una nuova ambientazione che contrasta in pieno con quelle proposte finora dalla serie. Inizialmente saremo catapultati alle Hawaii, dove sole e spiagge faranno da sfondo alle vicende narrate.
Vicende che comunque toccano temi tanto sensibili quanto attuali, come la tossicità moderna costruita sulla falsità dei social media. Sebbene in netto contrasto con Kamurocho e le altre cittadine giapponesi, questa nuova ambientazione è molto credibile, affascinante e soprattutto attuale, che accompagna benissimo le vicende e i problemi che affronteremo dall’inizio alla fine di questa meravigliosa avventura.
Inutile dire che, alla stregua di tutta la serie, la narrazione e la trama risultano coinvolgenti dall’inizio alla fine, grazie a personaggi ottimamente caratterizzati, vicende mai scontate contornate da risvolti che spesso faranno riflettere il giocatore. E poi c’è lui, Ichiban, il nostro eroe acqua e sapone ma che picchia come un fabbro in pieno medioevo.
Il combat system migliorato di Infinite Wealth
Passando al gameplay, Infinite Wealth riesce a migliorare i già apprezzati combattimenti a turni classici del primo capitolo, e lo fa inserendo dinamicità al tutto. Durante i combattimenti, saremo chiamati a premere con il giusto tempismo diversi tasti, in modo da mitigare i danni subiti o potenziare i nostri attacchi, ma soprattutto avremo la possibilità di posizionare limitatamente i personaggi durante il loro turno.
Così facendo potremo cercare di colpire i nemici alle spalle, o ancora farli carambolare contro altri nemici o i propri compagni di team, in modo da scatenare attacchi a catena. Ryu Ga Gotoku Studio è riuscito con piccoli accorgimenti a proporre un combat system classico ma fresco che non stanca mai, e che rende divertente anche i semplici scontri contro i teppisti da strada.
Ognuno dei diversi protagonisti inizialmente sarà relegato a una sola classe, che in Infinite Wealth viene nominata lavoro, la quale fornirà statistiche e tipologie di attacco per ciascuno. Livellando i personaggi facendone accrescere i parametri e anche coltivando in maniera ottimale i rapporti sociali, andremo a sbloccare altri lavori diversi.
Sarà anche possibile portare alcune abilità acquisite da un lavoro su un altro, in modo da creare classi personalizzate e che più si adattano al nostro stile di gioco. Le relazioni sociali avranno un impatto notevole anche durante i combattimenti, con i personaggi più legati tra loro che si aiuteranno con azioni e attacchi aggiuntivi e autonomi. Tanti piccoli dettagli che messi insieme hanno davvero migliorato in maniera esponenziale un gameplay già convincente e solido.
In Infinite Wealth è stata posta particolare attenzione anche nel migliorare l’esplorazione della mappa. Avremo a disposizione quasi da subito un Segway, dotato anche di pilota automatico, ma soprattutto tutti i punti di interesse saranno ben segnalati sulla mappa, in modo da non far perdere tempo al giocatore.
Il consiglio comunque è quello di esplorare la mappa il più possibile, per scovare ogni tipo dei tanti oggetti rari disseminati in ogni angolo, ma anche per accumulare esperienza utile per sbloccare altri lavori. Infinite Wealth è anche dotato di una specie di battaglia automatica che ci permette di far fuori in men che non si dica gruppi di avversari notevolmente più deboli, utile per farmare senza perdere tempo.
Attività secondarie degne di un gioco vero e proprio
Le attività secondarie proposte da Like a Dragon: Infinite Wealth sono numerosissime e potrebbero tranquillamente impegnare centinaia di ore del giocatore. Anche non volendo trascorrere così tanto tempo, fare una partita ai tanti arcade presenti nelle diverse sale giochi, aiuta a spezzare il ritmo di gioco.
Sempre tra le attività secondarie possiamo trovare un minigioco in stile Pokémon, nel quale potremo far combattere i nostri Sujimon contro quegli avversari. Ah, i Sujimon sono nemici che sconfiggeremo durante il gioco; un’idea davvero intrigante e che è riuscita a ritagliarsi tanto spazio nel nostro tempo di gioco, vista anche la presenza di una lega da sconfiggere.
Non è tutto, perché esiste un’altra attività secondaria in grado di rapirti totalmente, ed è quella di Animal Crossing.. ehm, dell’isola di Dondoko. Senza dilungarsi troppo, Ichiban deciderà di aiutare i proprietari di un’isola, utilizzata come discarica da alcuni tizi poco raccomandabili, nel farla diventare un’attività turistica.
Raccogliere insetti e costruire strutture, sono parte integrante di questa attività, ma anche il combattimento non sarà da meno. Qui Infinite Wealth ha deciso di offrire al giocatore un combat system diverso da quello visto durante il gioco, ma decisamente appagante. Le cose da fare nell’isola di Donkoko sono davvero tante, troppe, ci vorrebbe una recensione solo per questo “minigioco”.
Tecnicamente con Infinite Wealth siamo di fronte a un prodotto di tutto rispetto ma che inevitabilmente soffre la sua natura cross-gen, anche se questo non inficia la godibilità del titolo. Il sonoro è come sempre riuscitissimo, grazie soprattutto all’impeccabile doppiaggio in giapponese e i 60 fps sono stabili nelle console current gen.