Like a Dragon: Ishin! era sicuramente uno dei titoli più attesi di questo periodo. Questo non solo grazie alla fama che la serie Yakuza oramai è riuscita a conquistarsi anche nel nostro territorio, merito di storie ben raccontate, personaggi memorabili e gameplay vari e divertenti, ma anche perché lo studio Ryu Ga Gotoku ha scelto di proporci un remake di un suo vecchio spin off.
L’originale Like a Dragon: Ishin!, era uscito 9 anni fa, nel 2014, quindi la curiosità su quello che sarebbe stato il risultato finale dello sviluppatore era davvero tanta, anche perché uno degli obiettivi principali era quello di svecchiare il titolo, rendendolo appetibile alla generazione attuale.
Like a Dragon: Ishin, la storia
Durante le vicende narrate nel gioco, vestiremo i panni di Ryoma Sakamoto, un nobile samurai con il difficilissimo obiettivo di rivalsa sullo shogun in carica nel paese. Non c’è un episodio particolare che scatena la rabbia di Ryoma contro lo shogun, ma tutta una serie di ingiustizie perpetrate da chi invece dovrebbe avere a cuore il proprio popolo. Così, forte del suo addestramento nel combattimento, decide insieme ad alcuni alleati, tra i quali il suo patrigno, di iniziare una rivoluzione.
Purtroppo però, il tragico assassinio del patrigno, con conseguente colpa che ricade ingiustamente su Ryoma, lo costringono ad abbandonare la sua città. Da questo punto, Like a Dragon: Ishin! effettua un balzo temporale di un anno, e riprenderemo il controllo di un Ryoma deciso a trovare il vero colpevole dell’assassinio del padre, e farsi giustizia da solo. Ishin segue la serie di Yakuza come livello di storia coinvolgente e narrazione profonda, condita con personaggi memorabili. Storia che si farà apprezzare in più momenti, grazie a diversi colpi di scena, momenti strazianti e altri esaltanti, fino a giungere all’epico finale del gioco.
Combattimento: 4 stili ma non solo
Come contorno a una trama davvero ricca e coinvolgente, lo studio Ryu Ga Gotoku propone al giocatore un divertentissimo e appagante sistema di combattimento. Ryoma avrà a disposizione quattro stili differenti di combattimento per abbattere i suoi nemici, e sono arte della spada, dalla distanza con la pistola, mani nude, e la divertentissima combinazione di lama e pistola. È giusto specificare che, seppur divertente sin da subito, lo sviluppatore non ha centrato l’obiettivo di donare aria fresca al gameplay base, il quale risulta legato alla vecchia struttura degli Yakuza.
L’innovazione nei combattimenti di Like a Dragon: Ishin! rispetto all’originale, viene fornita da un sistema di carte utilizzabili in combattimento. Potremo selezionarne quattro per ogni stile, e utilizzandole daremo il via ad attacchi devastanti, effetti bonus, potenziamenti, cure e davvero tantissimo altro. Una volta utilizzate, queste carte avranno un tempo di cooldown per poter essere utilizzate nuovamente. Le combinazioni che scaturiscono dall’uso combinato di stili di combattimento e carte sono davvero tantissimi, e soprattutto, fuori di testa in pieno stile Yakuza.
Combattimenti a parte, Ishin ci offre una città esplorabile, quella di Kyo, ricca di attività secondarie, e negozi, nei quali fra le altre cose, potremo acquistare e potenziare il nostro equipaggiamento. L’aggiunta più interessante tra le attività secondarie, probabilmente è Another Life, dove dovremo prenderci cura di una specie di fattoria, e potremo produrre anche i nostri prodotti e cucinarli. Tutte queste azioni saranno accompagnate da diversi minigiochi, anch’essi in stile Yakuza.
Il colpo d’occhio di Ishin! non è sbalorditivo. Siamo sempre di fronte a una buona produzione, ma anche in questo caso lo sviluppatore non è riuscito a donare molta freschezza al tutto. I volti e i giochi di illuminazione però sono ben riusciti, e proprio sui volti c’è una particolarità che abbiamo davvero apprezzato, ovvero che i protagonisti principali di Like a Dragon: Ishin! hanno tutti le fattezze di personaggi famosi della serie; lo stesso Ryoma ha il volto di Kazuma Kiryu.
Il comparto sonoro è solido, grazie anche all’ottimo doppiaggio in giapponese. Manca il doppiaggio nella nostra lingua, ma sono presenti i sottotitoli. Il gameplay non innova ma diverte, e una volta presa la mano con i quattro sistemi di combattimento, devastare i nemici sarà esaltante. La durata del gioco si assesta sulle venticinque ore per completare la trama principale, ma possono triplicare in caso si voglia fare tutto nel titolo.