Sappiamo ormai che venerdì scorso Nintendo nelle parole di Shinya Takahashi, suo responsabile dello sviluppo, ha fatto sapere di aver resettato lo sviluppo di Metroid Prime 4 affidandolo alle sapienti mani di Retro Studios e con la ovvia supervisione di Nintendo stessa, perchè la lavorazione della nuova avventura della cacciatrice di taglie non stava procedendo nel migliore dei modi.
Le reazioni a caldo sono state piuttosto negative (anche il sottoscritto non l’ha presa bene), perché Metroid Prime manca da ormai troppi anni. Ha saltato una generazione di console e a questo punto chissà quando lo potremo vedere su Switch. Soltanto l’ottimo Metroid: Samus Returns per 3DS ha parzialmente lenito un’attesa che dura da ormai oltre una decade, visto e considerato che Metroid Prime 3: Corruption è uscito nel 2007 su Wii. La saga di Samus Aran non è la prima volta che si ripresenta sul mercato a distanza di decenni. Tale lasso di tempo passò per esempio dal lancio di Super Metroid a quello di Metroid Fusion per Gameboy Advance. A tutto questo però c’è un “ma”… E non con un’accezione necessariamente negativa.
Ciò che mi ha colpito nel video, dove compariva proprio Shinya Takahashi ad annunciare il reset del gioco, è il tono di scuse quasi costernato nei confronti dei fan, sapendo che ci sarebbero rimasti parecchio male. Di questi tempi infatti, vedere un’azienda che ci mette il faccione non è cosa di tutti i giorni. Nintendo è sempre stata differente in tutto, anche nella comunicazione e nella gestione del “proprio” mercato. E conosce molto bene i suoi appassionati e cosa si aspettano. Avrebbe potuto fregarsene e lanciare comunque un Metroid Prime 4 incompleto, insoddisfacente e non all’altezza dei predecessori, facendo contenti i fan di Samus Aran e pensando solo al profitto. Invece no; in sede di sviluppo l’azienda di Kyoto non ha ritenuto il progetto conforme a quelli che sono i suoi standard e ha deciso di ripartire da zero, con conseguenti perdite in termini di tempo, denaro e incazzature degli appassionati stessi.
A mente più fredda e lucida, verrebbe da dire “grazie al cielo” che esistano ancora sviluppatori come Nintendo che se ne fregano di produrre titoli a cadenza annuale solo per fare mero profitto, a discapito della qualità. Un atteggiamento che, da aficionados Nintendo praticamente da sempre, mi riempie il cuore. Dovrò aspettare magari altri 2-3 anni per poter mettere le mani su Metroid Prime 4? Poco male, perlomeno avrò la certezza di giocare un titolo perfezionato e all’altezza dei precedenti, esattamente come Nintendo e Retro Studios lo vogliono. E non è poco.
Nintendo sa bene come gestire le sue IP più importanti, da sempre. A volte ci fa attendere anni e anni, persino decadi, ma quando poi ti mostra uno Zelda, un Mario o un Metroid splendidi splendenti, te ne fai una ragione e comprendi che la pazienza che hai avuto è stata ampiamente ripagata da un ennesimo capolavoro. Qualcuno già vocifera che per “risarcire” in qualche modo i fan, Nintendo potrebbe pubblicare la Metroid Prime Trilogy apparsa su Wii qualche anno fa contenente tutti i tre Prime disponibili sul mercato. Staremo a vedere.
Nintendo o la si ama o la si odia proprio per questa sua “difference”, che la contraddistingue da sempre. Fate con calma ragazzi, io voglio giocare a un Metroid Prime 4 che sappia di capolavoro.