Diverse piattaforme in tutto il mondo, Italia compresa, hanno riferito che durante i lockdown del 2020/2021, i videogiochi sono diventati un’importante fonte di intrattenimento e, in particolare, gli eSports sono decollati come un nuovo modo per socializzare con altre persone in altre parti del mondo.
Oggi, nonostante il lockdown sia rimasto solo un ricordo lontano, gli eSport sono ancora presenti più che mai.
La competizione negli eSports ha un vantaggio rispetto ad altri tipi di competizione, in quanto il mondo dei videogiochi è disponibile a chiunque abbia accesso a Internet e, poiché gli eSports sono giochi che vengono monetizzati direttamente sulla piattaforma, molti di essi sono disponibili gratuitamente per il pubblico.
Secondo http://www.twitch.tv/, attualmente la piattaforma più utilizzata per lo streaming in diretta di gameplay, i videogiochi, specialmente gli eSports, sono cresciuti di almeno il 50% durante il periodo di quarantena e nonostante il mondo sia finalmente tornato a vivere nella normalità, i numeri non sono destinati a diminuire di molto.
Gli eSports decollano durante la quarantena e danno vita a un nuovo modo di vivere i videogiochi
L’hashtag #PlayApartTogether è stato utilizzato dall’OMS durante il lockdown per promuovere il gioco come una sana alternativa di intrattenimento che riduce i rischi di contagio, aiutando a mantenere la distanza sociale e a passare il tempo in un modo divertente, senza sacrificare la socializzazione e lo svago.
Così, come effetto accidentale della quarantena, gli eSports sono decollati non solo come un mezzo di intrattenimento, ma anche come un’importante fonte di socializzazione e una fonte di entrate sostanziali per i giocatori professionisti, gli investitori e i giocatori.
Senza ombra di dubbio, i videogiochi sono stati uno dei protagonisti accidentali del lockdown, per l’intrattenimento attivo e come strumento per socializzare e tenersi in contatto con gli amici.
La normalizzazione degli eSports: da vizio dannoso a sport olimpico
In passato i videogiochi erano malvisti, molti li associavano a comportamenti violenti o a disturbi di personalità isolazionisti.
Tuttavia, molte squadre sportive ora hanno la loro sezione eSports e, con lo sviluppo sempre più rapido della tecnologia e della programmazione dei videogiochi, sempre più giocatori sopra i 30 anni si stanno unendo al mondo degli eSports.
Gli esperti hanno riconosciuto il talento, la disciplina e la dedizione, così come le ore di pratica e il denaro che bisogna investire per diventare un giocatore professionista, per non parlare dei soldi che bisogna spendere.
Prima della pandemia, anche se gli eSports non erano così famosi come oggi, si tenevano partite internazionali faccia a faccia trasmesse in televisione per titoli come League of Legends, per saperne di più a riguardo è possibile accedere a https://www.leagueoflegends.com/.
Durante e dopo le quarantene, invece, la maggior parte di questi eventi hanno raggiunto un numero di telespettatori mai visto prima.
A causa del loro tremendo successo, anche le piattaforme di gambling online dedicate agli eSports stanno aumentando a vista d’occhio.
È estremamente interessante vedere come il mercato delle scommesse si sia adattato nel corso degli anni. Si è iniziato con semplici siti di casinò online fino ad arrivare a una vasta gamma di piattaforme dedicate a qualsiasi tipo di gioco online come https://www.vegasslotsonline.com/it/, uno dei siti di casinò online più sicuri e affidabili d’Italia.
Su questo tipo di piattaforme, è possibile puntare soldi veri online ai propri giochi preferiti, avendo anche la possibilità di riscattare bonus, promozioni e molto altro ancora; il tutto senza correre alcun rischio, in quanto la stessa piattaforma si assicura di inserire nella propria lista dei migliori casinò solo siti di casinò affidabili e sicuri al 100%. Alcuni di questi operatori hanno anche la possibilità di scommettere sugli esports.
Quali sono i titoli preferiti negli e-sport?
Molti sono stati colti di sorpresa dall’ascesa degli eSports, anche se in realtà il primo torneo di videogiochi organizzato si è tenuto negli Stati Uniti nel 1972, ma ovviamente da allora sono cambiate molte cose.
Ad esempio, si stima che solo nel 2020 almeno 439 milioni di persone in tutto il mondo hanno guardato gli eventi di e-sport.
Il mondo è stato introdotto ai videogiochi attraverso classici come Pacman, Space Invaders e Arkanoid, come non ricordarli?
Si trattava di un gameplay semplice ma coinvolgente e di una grafica che ci teneva tutti attaccati allo schermo.
Oggi i titoli più popolari sono League of Legends, Counter-Strike e Dota 2. E come non menzionare anche i simulatori sportivi come FIFA, NBA 2K e Madden.
Infine, possiamo dire con assoluta certezza che uno dei principali vantaggi che gli amanti degli eSports evidenziano è che si tratta di un’industria versatile. Gli studi di sviluppo dei giochi sono in costante innovazione per lanciare nuovi titoli che attraggano i loro fan.
Tuttavia, è bene rendersi conto del fatto che i videogiochi non sostituiranno ma del tutto gli sport tradizionali, ma il pubblico degli eSports sta diventando sempre più importante, e magari un giorno potremo davvero paragonare gli e-sport alle Olimpiadi, alla Coppa del Mondo o al Super Bowl. Siete pronti a vivere l’esperienza, o forse il mondo non è ancora pronto ad accogliere cotanta tecnologia?