Linkito, puzzle game nato dalla mente di Kalinarm, sviluppatore francese e anche una piccola promessa per il mondo indie. Con tutta la sua semplicità a livello visivo e la sua complessità a livello di logica, questo titolo, sembra proporsi come una vera e propria perla da provare almeno due ore, soprattutto per gli amanti di puzzle.
Il gioco si presenta come un’esperienza che, pur ispirandosi a meccaniche note, riesce a reinventarle grazie a un’estetica analogica che dona nuova vita a concetti di programmazione classici come le porte logiche AND, OR e XOR. Questo approccio permette di vivere il gioco con una sensazione di novità costante, mantenendo alta l’attenzione attraverso le sue cinquanta sfide uniche.
Negli ultimi anni, è diventato sempre più di moda condividere sui social media l’intero processo evolutivo di un videogioco in sviluppo. Kalinarm, come molti altri sviluppatori, ha scelto di condividere il proprio percorso con il pubblico, e devo dire che questa strategia funziona sia dal punto di vista pubblicitario sia per l’interesse che suscita come contenuto.
Linkito, una realtà distopica ma dal forte messaggio
La trama di Linkito è ambientata in un mondo distopico nel 1951, in cui vestiamo i panni di un uomo che, come regalo di una sorta di lotteria, viene selezionato per diventare un dipendente di Albatross Tech, un’azienda che domina la città di Albatown, apparentemente l’unica sopravvissuta alla Grande Guerra del 1890.
Il mondo di gioco è caratterizzato da un’ambientazione retro-futuristica, dove tecnologie di epoche passate e meccanismi futuristici convivono in un contesto che mescola elementi di tensione sociale e oppressione. Attraverso dialoghi con i dirigenti, note lasciate dai colleghi e i compiti stessi, il gioco riesce a costruire un’immagine complessa della città e dei suoi abitanti, rivelando progressivamente la vera natura di Albatown.
La narrazione non si limita a essere un semplice contorno al gameplay, ma gioca un ruolo fondamentale nel coinvolgimento emotivo. Come spinti da un impulso interiore e dalla soddisfazione della risoluzione di un enigma vivremo praticamente una vita aziendale fatta di ostacoli da dover superare, sentendoci quasi obbligati e senza via di fuga, ma stranamente tutto appare felice e progressivamente questo sentimento va svanendo.
Gameplay e meccaniche
Il gameplay di “Linkito” è centrato sulla risoluzione di enigmi logici attraverso la connessione di cavi e la manipolazione di vari dispositivi elettronici. Il gioco si articola in 50 livelli, ciascuno dei quali presenta una sfida unica che richiede l’uso di combinazioni diverse di segnali ritardati, batterie temporaneamente caricate, stazioni di automazione e trasmettitori. L’interfaccia è intuitiva, permettendo ai giocatori di comprendere rapidamente il funzionamento delle macchine e di godere del processo di risoluzione dei puzzle. La soddisfazione derivante dal tirare fili tra output gialli e input blu è sorprendentemente elevata, soprattutto considerando la semplicità dell’azione.
Una delle caratteristiche più interessanti del gioco è la varietà di meccaniche di gioco che vengono introdotte man mano che si avanza nei livelli. Inizialmente, il giocatore si troverà a riparare tostapane nel reparto Riparazioni, ma presto dovrà imparare a pilotare droni nel reparto Robotica e a trasmettere dati crittografati nel reparto Spionaggio. Ogni zona del gioco introduce nuove sfide e richiede al giocatore di adattarsi a nuove modalità di pensiero, mantenendo l’esperienza fresca e stimolante. Inoltre, la presenza di enigmi che sembrano richiedere soluzioni convenzionali, ma che in realtà nascondono approcci più creativi, rende il gioco ancora più avvincente.
Quando l’originalità incontra il buon lavoro
Tra i punti di forza di Linkito spiccano sicuramente il design visivo e la varietà delle sfide proposte. Il gioco riesce a catturare l’attenzione dei giocatori grazie a un’estetica unica, che fonde elementi retrò con un tocco futuristico, creando un mondo di gioco affascinante e immersivo. Inoltre, la varietà dei livelli e delle meccaniche di gioco mantiene l’esperienza interessante dall’inizio alla fine, evitando la ripetitività che spesso affligge i puzzle game. Il sistema di progressione, che vede il giocatore salire di livello all’interno dell’azienda Albatross Tech, offre un contesto narrativo solido che arricchisce ulteriormente il gameplay.
D’altro canto, il gioco potrebbe risultare troppo indulgente per alcuni giocatori. La presenza di pulsanti di aiuto che forniscono suggerimenti nei momenti di difficoltà e il tempo eccessivo a disposizione per completare alcune delle sfide più critiche, come il disinnesco delle bombe, riducono il senso di urgenza e di sfida. Questo potrebbe portare i giocatori più esperti a desiderare un livello di difficoltà maggiore, soprattutto nelle fasi finali del gioco. Tuttavia, questi piccoli difetti non diminuiscono l’appeal complessivo di Linkito, che rimane un titolo consigliato per gli amanti dei puzzle game e per chi cerca un’esperienza di gioco unica e ben costruita.