Indubbiamente uno dei titoli più attesi (se non addirittura il più atteso in assoluto) di questo fine 2020, Cyberpunk 2077 è stato sotto la lente di ingrandimento fin dalla data del suo “reveal”.
Se già CD Projekt aveva gli occhi puntati addosso in partenza, dopo l‘episodio del rinvio, lo sviluppo del titolo è stato seguito con ancora più apprensione da parte dell’utenza.
Fa dunque storcere (e non poco) il naso, venire a conoscenza di situazioni come questa. Secondo un articolo di Bloomberg, infatti, con Cyberpunk 2077 in uscita tra poco meno di 2 mesi, CD Projekt sarebbe entranta in crunch.
Come si può leggere nell’articolo, tuttavia, lo stesso studio polacco, nei panni di Adam Badowski, ci ha tenuto a precisare come l’azienda non sia, di fatto entrata in un crunch vero e proprio, quanto piuttosto in “overdrive”:
“A partire da oggi, l’intero studio (di sviluppo) è in overdrive, ovvero, una tipica settimana lavorativa con, in più, un giorno del fine settimana. Il lavoro extra sarà ovviamente pagato, come richiesto dalle leggi sul lavoro polacche. Molti altri studi di videogiochi non pagano gli straordinari”.
Ora, al di là della parole di Badowski, senza stare a sindacare su quanto questo “overdrive” possa essere o meno corretto nei confronti degli sviluppatori, è bene ricordare come, qualche mese fa, si parlasse così dello sviluppo di Cyberpunk 2077:
“Cyberpunk 2077 potrebbe già essere giocato allo stato attuale, ma ci siamo comunque presi del tempo per limare qualsiasi piccola imperfezione del/nel titolo”.
Cosa sarà dunque mai successo per costringere l’azienda ad un lavoro extra ?
Che lo si chiami crunch o “overdrive”, che sia giusto o sbagliato, la domanda rimane.
A questo punto, con il titolo in uscita il 19 novembre per PC, PlayStation 4, PlayStation 5, Xbox One ed Xbox Series X/S, non ci resta che attendere e sperare di non doverci pure lamentare di Bug troppo invadenti e “game-breaker”.