Long Live the Queen è un titolo pubblicato da Ratalaika Games e non è la prima volta che recensisco un prodotto editato da loro, tanto da sentirmi in una botte di ferro quando leggo il loro nome. Effettivamente hanno sempre pubblicato giochi meritevoli, d’alto livello e abbastanza particolari, cosa che non si smentisce neanche questa volta. Parliamo proprio di Long Live the Queen, pubblicato il 12 luglio 2022 su console quali: PlayStation 4, PlayStation 5, Xbox One, Xbox Series X/S e Nintendo Switch (piattaforma in cui ho avuto modo di provarlo).
C’è da dire che Long Live the Queen uscì su PC ben 10 anni fa ed effettivamente già conoscevo il titolo; quale miglior occasione per vedere le differenze tra una piattaforma e l’altra? Il gioco è disponibile al prezzo di €10,00 e si tratta principalmente di una visual novel che mischia elementi RPG, di strategia e di simulazione. Il gioco non possiede una traduzione in italiano e personalmente lo sconsiglio a chi non è avvezzo alla lingua inglese. Non è un gioco difficile da capire, ma è molto complicato portarlo a termine correttamente e la barriera linguistica potrebbe non agevolare.
Vivi tanto a lungo da vedere Elodie regina o muori tentando: pronto a vivere questa splendida avventura?
Long Live the Queen ti metterà veramente a dura prova
Long Live the Queen non è un gioco semplice, affatto; ti starai chiedendo il motivo del quale non stia iniziando a parlare della trama ed è presto detto: la difficoltà è la trama! Partiamo dal principio, spiegandoti in un primo momento chi è la protagonista di Long Live the Queen. Si chiama Elodie ed è la principessa di questo regno che decisamente non sta vivendo un bel periodo di pace e tranquillità. Si avvicina il 15° compleanno della principessa e sua madre, purtroppo, scompare. Questo causa una serie di vicissitudini che la portano ad uno stato emotivo rasente la depressione.
Il padre, ovviamente, le chiede uno sforzo per diventare la regina che il regno si aspetta di vedere e lei ci prova, ovviamente sotto la nostra meticolosa guida. Ed è qui che la trama diventa parte integrante della difficoltà, perché il gioco si ramifica e ogni decisione che prendi ha delle conseguenze in Long Live the Queen che modificano e alterano la storia futura di Elodie. Inconsapevolmente, potresti portarla alla morte o all’abdicazione o alla rinuncia del trono; al contempo, potresti accompagnarla fino a quando non diventerà regina o chissà.
Difficile prevedere come muta la storia, anche perché dovrai scegliere sempre razionalmente e spesso il risultato non sarà quello aspettato. Ad influire maggiormente non sono solo le decisioni del giocatore, ma anche le statistiche e i sentimenti giornalieri di Elodie che mutano, si intersecano, e causano sbilanciamenti nel racconto.
Dovrai tenere sotto controllo ogni parte di Elodie
Il tuo compito, in Long Live the Queen, sarà quello di guidare la principessa; per farlo avrai bisogno di sfruttare le 42 statistiche, presentate come un foglio di calcolo, e le emozioni giornaliere. Quest’ultime variano in base alle varie attività che farai fare ad Elodie. Giornalmente, infatti, dovrai scegliere tra una miriade di attività da farle svolgere; sono prettamente delle lezioni che la protagonista dovrà eseguire al mattino e la pomeriggio e solo due tra le proposte mostrate su schermo. Potrai spaziare tra equitazione, storia della nazione, intrighi, ballo e canto e tantissimi altri.
Le lezioni serviranno ad alzare le statistiche di Elodie, in modo da poter superare svariate prove (a cui non parteciperai attivamente) durante vari dialoghi o situazioni particolari. Un esempio potrebbe essere proprio quello in cui la protagonista si ritrova a dover rispondere ad una richiesta d’aiuto da parte di una nazione vicina e, se non conosce la storia e i vari intrighi che compongono il paese, non supererà la prova e potrebbe mandare al rogo centinaia di persone o fare passi falsi.
Tutto ciò non vuol dire che dovrai obbligatoriamente alzare ogni statistica presente in Long Live the Queen, perché sarebbe controproducente. Dovrai concentrarti su cosa le piace, cosa vorresti tu e come desideri cambiare il corso della storia. Per agevolarti, ti consiglio di scriverti su un quaderno i comportamenti della protagonista in Long Live the Queen, cosa le piace e le statistiche che, secondo la tua opinione, risultano più importanti di altre.
Ci vuole molta dimestichezza ed è normale fallire le prime volte
Long Live the Queen ti farà sentire molta frustrazione, specialmente nelle prime partite in cui fallirai clamorosamente ogni volta. Ed è normale, assolutamente normale! Long Live the Queen è uno di quei giochi fatti appositamente per chi ama il genere strategico e che possiede tantissima pazienza; giocatori che amano lavorare con fogli di calcolo, con vari collegamenti e certamente non è adatto a chi ha una forte discalculia. Una singola partita può durare qualche ora, quindi la longevità del gioco è veramente tanto alta se cerchi la perfezione.
Come hai potuto leggere nel paragrafo precedente, Long Live the Queen non possiede un grado definitivo di difficoltà. Il tutto è già stabilito e non dovrai fare altro che giocare; il problema sorge già dagli inizi del gioco, in quanto esiste sì un tutorial, ma solo per come andare avanti in Long Live the Queen. Ho avuto seria difficoltà nel trovare i comandi da usare, come A per scegliere le varie attività da svolgere e + per confermare tale scelta. Le uniche spiegazioni dei comandi presenti non sono del tutto chiare.
Inoltre sono rimasta bloccata in una schermata del riepilogo dell’attività svolta proprio perché non sapevo di dover premere A per andare avanti e passare alla fase successiva. Decisamente sono stati molto utili i comandi touch: più immediati e intuitivi. Inoltre ho trovato le statistiche veramente tanto piccole e ho avuto una discreta problematica nel leggerle correttamente.
Vincere non è facile, ma non impossibile
Long Live the Queen non possiede delle grandissime animazioni, se non per alcuni cambi di scena e poco altro; non vedrai Elodie o suo padre muoversi o anche solo parlare. La musica è abbastanza semplice, niente di troppo stravagante o di forte impatto. Capisci perfettamente l’ambiente regale circostante proprio grazie alla colonna sonora e quando la situazione inizia a complicarsi gravemente. Ad ogni modo, i disegni sono veramente ben fatti e sono ciò che attirano maggiormente all’occhio.
Proprio quest’ultimi avevano tratto in inganno tantissimi giocatori, pensando che fosse un videogioco pieno di animazioni e filmati; effettivamente no, ma è anche questo il bello di Long Live the Queen. Il giocatore riesce a concentrarsi maggiormente sui compiti da farle svolgere e alle varie ramificazioni senza perdersi in frivolezze inutili. Questa scelta degli sviluppatori si mostra anche nei requisiti minimi per poterci giocare su PC:
- Sistema operativo: Windows XP;
- Processore: 1.2 GHz;
- Memoria: 256 MB di RAM.