Sviluppato da Isoca Games e pubblicato da JanduSoft, LootLite è un piccolo indie che può classificarsi come roguelike arcade con un’estetica retrò e un gameplay immediato e semplice. Noi abbiamo vissuto diverse avventure sulla nostra PlayStation 4 e siamo pronti a condividere la nostra recensione! Pronto a raccogliere innumerevoli tesori?
LootLite – un viaggio classico
LootLite ci lancia subito in azione grazie a una schermata che ci mostra la mappa del mondo, con tutte le zone che pian piano esploreremo (anche se in una run sarà impossibile visitarle tutte). Non c’è un plot narrativo di base ma all’ingresso di ogni livello, potrai leggere piccoli dettagli di una lore comunque banale e non molto originale. Anche gli eroi a nostra disposizione sono completamente anonimi e decisamente standard. All’inizio potremo scegliere solamente tra guerriero e mago ma col tempo, sbloccheremo anche altri classi (alcuni molto più divertenti da utilizzare rispetto ad altre).
Il gioco permette anche di personalizzare esteticamente l’eroe scegliendone, ad esempio, la capigliatura. Si tratta comunque di una personalizzazione decisamente scarna e puramente estetica. Fatto ciò, verremo direttamente scaraventati nel primo mondo di gioco, scendendo a patti con un gameplay semplice ma non privo di difetti.
Gameplay
Il primo impatto con LootLite è abbastanza felice e manovrare il personaggio è intuitivo e anche pratico. Con l’analogico sinistro muoveremo il personaggio negli ambienti bidimensionali mentre con quello destro orienteremo il nostro raggio d’azione (identificato a schermo da una freccia). Per quanto riguarda gli attacchi, ogni eroe ha a disposizione un attacco standard, una mossa secondaria (che consuma la barra blu, che a sua volta si ricarica col tempo) e una speciale (con tanto di ricarica e utilizzo quindi limitato).
Nota positiva, è che gli eroi si differenziano abbastanza tra loro. Prendendo ad esempio i due iniziali, il guerriero ha una mossa ravvicinata con la spada e una schivata a lungo raggio mentre come mossa speciale ha la possibilità di ingigantire l’arma e quindi i danni inflitti. Inoltre, il guerriero può contare su più cuori a disposizione. Il mago, invece, ha un attacco a corto raggio abbastanza debole ma al posto della schivata, può scagliare delle grosse sfere di fuoco mentre come mossa speciale crea una grossa esplosione a 360°. Infine, il mago conferma anche qui la sua scarsa resistenza fisica e parte, infatti, con meno cuori a disposizione.
Da bravo roguelike, LootLite non è facile. Ogni colpo subito, un cuore in meno. Una volta finiti i cuori, è gameover. Il gameover qui significa ripartire da zero senza alcuna forma di esperienza, oggetti o altro. Niente. Perdi e ricominci – formula arcade da cabinato (che può piacere o meno). Il livello di sfida di LootLike è imprevedibile e una run può essere tanto fortunata quanto infernale. Per informazione, i livelli sono procedurali e quindi la composizione del dungeon di turno, i nemici e gli oggetti sono sempre casuali.
I nemici non spiccano d’intelligenza ed è anche facile intuire i loro pattern d’attacco, abbastanza semplici e monotoni, ma in grande numero la sfida si complica in modo spesso artificioso. Soprattutto se su campo si presentano più nemici che attaccano a distanza. Sì, LootLite risulta più semplice con gli attacchi a distanza e viceversa (i nemici con attacchi a distanza sono molto più pericolosi anche perché, spesso non li vedi neanche). Per fortuna, il gioco ha un sistema di oggetti e tesori da prendere a botti e dentro cui puoi ottenere sia pozioni rosse (che curano un cuore) sia delle monete.
Le monete servono principalmente per acquistare rune – localizzabili nei livelli – e che aggiungono effetti passivi come la possibilità di raccogliere oggetti a una distanza maggiore o una ricarica più veloce del mana (la barra blu della mossa secondaria). Tutti questi elementi vanno a comporre un’avventura però decisamente anonima e con un bestiario non solo fiacco e scontato ma perfino riciclato. E per riciclato, intendiamo il ritrovarsi lo stesso nemico in livelli diversi oppure come per i alcuni mostri di Dragon Quest: lo stesso mostro ma di colore diverso. Considerando la quantità complessivamente scarsa di nemici, ci si poteva sforzare un po’ di più.
Non solo, il gioco soffre anche di problemi tecnici preoccupanti come dei vistosi e inspiegabili rallentamenti quando ci sono troppi nemici su schermo. Da segnalare anche dei caricamente anomali e lunghi che interrompono il ritmo di gioco e fortificano una sensazione di noia che può sopraggiungere abbastanza velocemente.
Grafica e sonoro
Graficamente parlando, LootLite fa il suo dovere con anonima sufficienza, presentando poca varietà di nemici e osando poco con le location (sono le solite viste altrove, ma meglio). Anche gli eroi non spiccano, nonostante la personalizzazione. Si salvano giusto alcuni effetti speciali anche se è roba già vista altrove.
Il sonoro, al momento, ci è impossibile valutarlo a dovere. Questo perché il gioco è totalmente privo di tracce musicali. Questo significa che spesso ti troverai a vagare in totale silenzio. L’unico sonoro è legato agli effetti dei combattimenti… Di questo gli sviluppatori ne sono consapevoli e sono attualmente a lavoro su una probabile patch per risolvere i problemi.