Bentornato su Lore for Newbies, la rubrica che si occupa di trattare la lore nei videogiochi cercando di spiegare a tutti di che cosa si tratta e come si sviluppa. Una settimana fa abbiamo introdotto l’argomento proprio dalle basi, ovvero da che cosa è la lore e quali caratteristiche ha. Oggi ci immergiamo ancora di più nella parte tecnica di questo argomento andando a definire quali elementi vanno effettivamente a comporre la lore di un videogioco.
Questi sono 5, ma prima di andare effettivamente ad elencarli voglio sfruttare un paragrafo per capire come questi vengono individuati. Di base gli elementi che compongono la lore devono soddisfare una o due dei seguenti obiettivi: andare a creare logica e coerenza nel mondo di gioco e/o generare aspettativa (il famoso hype moderno). Detto in maniera più pratica la lore soddisfa due necessità: la prima è spiegare perché succedono determinate cose e la seconda è “intrappolare” il videogiocatore in una rete di conoscenze che lo spingono a desiderare qualcosa (che sia l’uscita di un certo personaggio aggiuntivo o una nuova area da raggiungere o un mistero da svelare). Ok, vediamo insieme questi 5 elementi.
NdA: prima di iniziare però voglio sottolineare ancora una volta che, rispetto agli altri articoli e rubriche che curo, questa sarà molto meno curata dal punto di vista oggettivo e più spontanea e basata sulle mie opinioni/studi personali.
Quello che racconta
Ovviamente non può non far parte della lore di un videogioco quello che il videogioco racconta in maniera diretta a chi lo gioca. Più comunemente questo elemento può essere associato alla trama di un gioco, fermo restando che va ricordato che non per forza un videogioco ha una storia sola. Se God of War ha indubbiamente una trama unica, un picchiaduro come Street Fighter o Mortal Kombat ne ha molteplici. Magari ci può essere una storia principale, certo, ma questo non rende meno importanti, ai fini della lore, le trame secondarie.
Si pensi, per esempio, ad un gdr come Final Fantasy VII. Si, c’é la storia principale che è indubbiamente quella più importante, ma ci sono anche tante storie secondarie dedicate a personaggi di minore importanza che vengono raccontate direttamente al giocatore e servono a generare una lore più uniforme e reale. Allo stesso modo, ogni singola storia dell’universo di League of Legends contribuisce a costruire la lore del noto MOBA.
Quello che fa vedere
Fa inevitabilmente e indubbiamente parte della lore anche quello che un gioco mostra più che raccontare. Sia chiaro che la lore esula dal paradigma “show, don’t tell” tipico della sceneggiatura perché, in realtà, una lore videoludica ha bisogno tanto di mostrare quanto di raccontare. Resta da sé che un buon ambiente di gioco, realizzato in un certo modo e con certi colori contribuisce a creare un universo condiviso di valori con il giocatore. Di recente i videogiochi raccontano molto più di prima, ma negli anni passati spesso i videogiocatori dovevano estrapolare la lore dall’ambiente di gioco che si ritrovavano davanti. Anche se non sembra, comunque, questa cosa viene fatta molto ancora oggi.
Prendiamo ancora una volta ad esempio Final Fantasy VII. Midgar è opprimente, sporca, piena di fumo e di ruderi, un solo sguardo al protagonista dominato da quei palazzi opprimenti contribuisce a darci delle sensazioni e a comunicarci dei messaggi legati alla lore. Messaggi ben diversi da quelli che, per esempio, può trasmettere un livello super-colorato di Jax & Dexter. Entrambi però forniscono elementi che la mente umana associa immediatamente a certe caratteristiche.
Il trattamento
Se hai mai studiato o letto di sceneggiatura, già sai cosa è il trattamento e puoi ben capire perché questo va a formare la lore di un videogioco. Se invece non sai di cosa sto parlando, sappi che il trattamento è “tutto il resto.” In esso sono contenute tutte le informazioni che chi crea un videogioco non inserisce né nella storia, né nelle immagini, ma che comunque contribuiscono a dare senso e logica ad un mondo fittizio. Di base il trattamento non è né raccontato, né mostrato al videogiocatore per quanto questi possa intuirlo da alcuni dettagli presenti nel gioco. Di recente, però, con il moltiplicarsi dei video e delle news che ci portano a scoprire i retroscena della produzione e dello sviluppo di qualcosa (al fine di creare aspettativa in quel qualcosa), può succedere che porzioni del trattamento vengano rese pubbliche attraverso i materiali pubblicitari.
Per esempio, negli anni passati (fino al 2017 mi pare), per pubblicizzare le varie season di personaggi DLC per Street Fighter V e sondare l’interesse dei fan, Capcom aveva iniziato a rilasciare dei profili di personaggi assolutamente secondari che o comparivano sullo sfondo o durante un finale o addirittura venivano semplicemente citati. Questi contenevano delle informazioni che, pur non essendo rilevanti per la storia, facevano comunque parte della lore e provenivano chiaramente dal trattamento del gioco.
Il materiale connesso
Questo elemento è evidente soprattutto quando si parla di grandi franchise la cui lore si sviluppa solo parzialmente nel mondo dei videogiochi. Pensandoci bene appare tuttavia logico che tutto ciò che contribuisce alla creazione del mondo di gioco, fa effettivamente parte della lore. Esiste una serie di fumetti ispirata? Fa parte della lore. Un film o una serie TV? Idem. Tutto ciò che viene raccontato o mostrato da un prodotto connesso ad un videogioco, fa effettivamente parte della lore di quel videogioco poiché contribuisce sia a creare logica (magari rivelando elementi del trattamento) che a creare aspettativa verso le future produzioni legate a quel franchise.
Credo che l’esempio più evidente e chiaro a tutti di lore derivata da materiale connesso sia Star Wars e non credo neanche serva spiegare perché. Prendere però il franchise di Star Wars ad esempio mi permette di fare una precisazione aggiuntiva necessaria: nella lore non c’é spazio per discorsi sul canon. Non importa che qualcosa sia canonico o meno per far parte della lore, basta che faccia parte del mondo condiviso così creato. Quando si parla di Star Wars abbiamo due gruppi di prodotti, quelli prima e quelli dopo l’acquisizione Disney, ma, a prescindere, tutti questi fanno parte della lore di Star Wars.
Tutto Quello che Avviene Fuori
Anche tutto quello che avviene nel mondo reale, al di fuori del mondo fittizio creato nel videogioco, ma che riguarda il videogioco stesso, fa comunque parte della lore di quest’ultimo. Se questo è particolarmente evidente quando si parla di eSport, un settore dove spesso i team e i giocatori professionisti hanno una loro storia personale che si aggiunge alla narrativa del gioco a cui partecipano, è già più difficile da discernere in altri titoli, ma è comunque presente. Questo elemento di lore non va a dare logica al mondo di gioco creato, ma aiuta enormemente a creare aspettativa nel videogiocatore.
Sono per esempio figli di questa tipologia di lore i videogiochi crossover o i personaggi DLC che provengono da altri franchise. Una pratica diventata abbastanza tipica nei picchiaduro. Ricordo per esempio quando venne annunciato Geese Howard per Tekken 7 e il pubblico del settore andò in delirio perché in un solo gioco avevamo i tre maggiori antagonisti delle tre serie più famose di picchiaduro (Heihachi da Tekken, Akuma da Street Fighter e Geese da Fatal Fury). Altri esempi di lore legata a questo elemento sono le easter egg spesso inserite nei titoli e, soprattutto, le leggende metropolitane, creepypasta comprese. Credo di aver reso l’idea, no?