Bentornato su Lore for Newbies! Dopo aver parlato per ben tre articoli della parte teorica dell’argomento, è ora di trattare un po’ di pratica, non trovi? Oggi vediamo quindi la lore di un gioco che, al momento, sta facendo molto parlare di sé grazie al remake uscito recentemente per PlayStation 5. Stò ovviamente parlando di Demon’s Souls!
Originariamente sviluppato da FromSoftware ben prima della più famosa serie di Dark Souls, Demon’s Souls è considerato l’antenato degli action gdr della saga Souls ed uno dei migliori giochi esistenti per PlayStation 3. Il titolo è noto per avere già alcune caratteristiche chiave degli altri Souls, tipo una difficoltà davvero estrema ed una narrativa che invece di essere esplicita e imboccata al giocatore, prende piede da un’introduzione striminzita e viene fornita un pezzettino alla volta esplorando il mondo di gioco. Ovviamente riepilogare la lore è un lavoro molto grande che sarà diviso in più articoli settimanali.
P.S.: pur non trattando direttamente e nel dettaglio gli eventi del gioco, mi pare chiaro avvertire che l’articolo sarà pieno di spoiler di ogni tipo.
La Storia di Demon’s Souls
Il mondo di Demon’s Souls un tempo fu vittima di un’invasione demoniaca a causa dello sfruttamento delle arti dell’anima. Questa avvenne molto prima che il 1° Re Allant salisse al trono e alla sua guida c’era l’Antico, un’entità di inimmaginabile potere che odiava qualsiasi forma di esistenza e vita. Le sue schiere di demoni sterminarono senza pietà metà dell’umanità. Coloro che divennero conosciuti come i Monumentali, si ersero a difesa della terra e con la conoscenza delle arti dell’anima fecero riaddormentare l’antico. Furono loro poi a creare le 6 arcipietre, assegnando una di esse ad ogni regione, con l’obiettivo di ridare la vita ai mondi in modo paritario. Le arti dell’anima vennero inoltre bandite.
Gli anni passarono e quanto era successo divenne leggenda. Arriviamo così al 12° Re Allant di Boletaria, un sovrano che sognava di portare eterna ricchezza e prosperità al suo regno. Tali sogni di gloria però lo attirarono in un luogo proibito. Attratto da voci oscure e suadenti, Re Allant il XII superò il Nexus, un luogo dove le anime che viaggiano verso l’aldilà sperano di ritrovare i propri corpi, e raggiunse il luogo dove dormiva l’Antico, fondendosi ad esso e risvegliandolo dal suo sonno. Non arrivò nessuna prosperità per Boletaria, ma solo una nebbia incolore che portava caos e catastrofe e che la avvolse completamente, rendendone pazzi gli abitanti. Molti avventurieri partirono per liberare la terra maledetta, ma nessuno fece ritorno. Uno di loro, tuttavia, una volta morto, incontrerà la Fanciulla in Nero e da lì partirà il gioco.
Personaggi Importanti o Legati al Nexus
La Fanciulla in Nero
La Fanciulla in Nero è la mano che muove le carte del gioco dietro Demon’s Souls. E’ lei a “salvare” l’anima del protagonista nel Nexus e gli fa da guida per spingerlo a fermare l’Antico. Il suo legame con quest’ultimo è tanto forte quanto misterioso. La Fanciulla in Nero gli si oppone e vuole rimetterlo a dormire (un’azione che farebbe addormentare in eterno anche lei stessa), ma, allo stesso tempo, non può farlo direttamente. Si dice che un tempo era uno dei demoni più potenti di tutta l’esistenza e che la sua essenza sia legata al Nexus, al punto che non può morire finché questo esiste (infatti nel gioco può essere uccisa, ma riapparirà poco dopo come se non fosse successo nulla). La Monumentale la chiama Fanciulla Candela e la considera prigioniera del Nexus.
La Monumentale
I Monumentali erano una razza che era come un grande vaso pieno solo di conoscenza profetica, ma senza emozioni o pensieri personali. Il loro compito era preservare il tessuto della realtà. Furono loro ad addormentare per la prima volta l’Antico e a creare le Arcipietre per i rispettivi re delle regioni, ma ora si sono quasi estinti e solo una esiste ancora nel Nexus. Per quanto sia difficile discernerne la sessualità dall’aspetto, il gioco le si rivolge al femminile. Narrerà la storia dell’Antico al protagonista e gli chiederà di aiutarlo (non accetterà un no come risposta) consegnandogli altre 4 Arcipietre (1 già la ha e la 6° è andata distrutta) per viaggiare nelle restanti regioni. Non può essere uccisa.
Santo Urbain
In assenza del proprio re, i sopravvissuti di Boletaria si riunirono sotto la fede verso Dio. L’unica figura a capo di questo clero (l’altra, la Sesta Santa Astraea, è scomparsa da tempo) è il Santo Urbain, un uomo dal grande sapere spirituale e dalla fede enorme. Ritiene che i demoni e la nebbia siano una prova di Dio e che solo le preghiere e i miracoli possano salvare l’umanità. Anche se non viene detto esplicitamente, è chiaro che sente la voce di Dio attraverso il Talismano del Dio. Una delle teorie considerate più canoniche di Demon’s Souls vede rivelare Dio come nient’altro che lo stesso Antico. Infatti, l’altro talismano presente nel gioco, il Talismano delle Bestie, dice chiaramente che ciò che si pensa sia l’immagine di Dio in realtà è la raffigurazione dell’Antico.
Stockpile Thomas
Un vedovo la cui famiglia è scomparsa durante l’avanzata della nebbia. Ha quindi perso la moglie e la figlia, ma piuttosto che vivere nel passato, ha deciso di farsi una nuova casa nel Nexus e farà da magazziniere dei beni del protagonista. Esplorando il Palazzo di Boletaria è possibile trovare due corpi impiccati, da uno si potranno ottenere dei vestiti strappati e dall’altro un Ornamento per Capelli di Giada. Consegnando quest’ultimo a Thomas, l’uomo confermerà che i corpi sono quelli della moglie e della figlia. I vestiti della moglie, inoltre, ricordano quelli di Yuria e probabilmente le due donne sono state uccise perché sospettate di essere streghe.
Mefistofele
Una misteriosa donna mascherata che risiede nel Nexus ed inizialmente non parla con il protagonista, almeno che questi non compia determinate azioni (tra cui uccidere Yurt, di cui parleremo nel prossimo articolo). In quest’ultimo caso, gli chiederà di uccidere determinati obiettivi in cambio di ricompense. Questi sono Urbain e i suoi fedeli, Freke e il suo apprendista, Biorr, Patches, Ostrava e infine Yuria. Se vengono completati tutti gli assassinii, Mefistofele rivelerà di essere al servizio dell’Ordine dell’Anima che le ha ordinato di eliminare chiunque conoscesse le Arti dell’Anima su Boletaria. Dirà quindi di aver quasi finito il suo lavoro e che gli manca un solo bersaglio, a quel punto attaccherà il protagonista.
L’Antico
Poco è saputo o detto dell’Antico. E’ un potente demone, la cui forma fisica non può essere percepita dai sensi umani se non come un informe nebbia nera che sembra estremamente appiccicosa e da cui emergono radici. Di base la nebbia che ha avvolto Boletaria è il suo stesso corpo. Sembra sia nato o comunque sia stato attirato dal desiderio di potere degli uomini e può entrare nei sogni per approfittare dei loro desideri con false promesse.
Il Palazzo di Boletaria
Quello che un tempo era il cuore del Regno di Boletaria e la casa di Re Allant è ora un luogo maledetto e temuto che fa da casa a due enormi draghi sputafuoco. Cose ben peggiori camminano tuttavia per questa terra maledetta, le versioni demoniache e distorte degli eserciti e degli eroi che un tempo combattevano per il Re.
Ostrava di Boletaria
E’ il figlio di Re Allant, Principe di Boletaria, ed il suo vero nome è Ariona Allant. E’ entrato nel Palazzo di Boletaria per incontrare suo padre ed apprendere la verità su quello che sta succedendo, un compito che riuscirà a raggiungere solo grazie al protagonista. Scoperta la farsa demoniaca che siede sul trono, Ostrava sarà sconvolto dal dolore e dalla delusione e si suiciderà ai piedi del Palazzo, lasciando tutti i suoi averi e la Chiave del Mausoleo al protagonista. I suoi dialoghi rivelano che Vallarfax delle Zanne Gemelle ha fatto il suo ritorno in Boletaria, dopo aver avvertito il resto del mondo di quanto stava avvenendo, mentre nessuno ha più visto Biorr dall’avvento della nebbia (in alcuni dialoghi c’é un errore per cui i due nomi vengono scambiati).
Falange
Il primo demone maggiore affrontato. In origine era Oolan Arcolungo, uno dei tre leggendari cavalieri reali di Allant. Oolan era una donna famosa per la sua precisione con l’arco mentre era costantemente protetta dai suoi soldati opliti. La sua forma demoniaca prende spunto proprio dalla sua notorietà e ora Falange appare come un nucleo arboreo circondato di gelatina nera, al cui centro brilla la sua anima, che è sempre protetto da delle melme più piccole armate di scudo e lancia. Se queste vengono uccise tutte, Falange cercherà di fuggire strisciando. Il suo nome deriva proprio dalla nota tattica difensiva greca/romana, una citazione rafforzata dall’aspetto degli scudi e delle lance.
Cavaliere della Torre
Un altro demone maggiore che in origine era uno dei tre leggendari cavalieri di Allant, ovvero Alfred, il custode della Torre del Re. Adesso tiene indubbiamente fede al suo nome visto che è un cavaliere enorme di circa 6 metri che regge uno scudo grande quanto lui ed una lancia che non solo ha una portata ampissima, ma può essere anche lanciata. E’ probabilmente uno degli scontri più noti del gioco e può essere vinto soprattutto sfruttando strategia e velocità per farlo cadere a terra e colpirlo alla testa, il suo punto debole. Se messi a confronto, il protagonista non arriva neanche al ginocchio del Cavaliere della Torre.
Trapassatore
Il terzo e ultimo dei tre leggendari cavalieri reali di Allant diventato demone. In origine era Metas, il Cavaliere della Lancia, ma ora è un demone dalle fattezze di cavaliere corazzato dotato di una lunga spada capace di perforare qualsiasi difesa. E’ più piccolo del Cavaliere della Torre, ma è più veloce e decisamente più pericoloso, tuttavia, se si sarà liberato Biorr (vedi sotto), questi accorrerà in aiuto del protagonista e la battaglia sarà una passeggiata (di base Biorr può uccidere il Trapassatore quasi da solo). Nel remake è stata aggiunta l’armatura del Trapassatore, ma per ottenerla bisogna fare “qualcosa” di particolare. Ne parleremo meglio in futuro.
Yuria la Strega
Una potente esperta di arti magiche oscure, per somma disapprovazione di Urbain, che è stata imprigionata nella torre da Miralda, sotto il vigile occhio dei suoi ufficiali. Attraverso una missione secondaria può essere liberata e, in questo caso, si innamorerà del protagonista e si trasferirà nel Nexus (dove diventerà sospettosa dell’ossessione di Freke per il potere). E’ molto timida ed emotiva e dai dialoghi con Biorr si capisce che è stata anche torturata. Nella sua prigione ci sono i cadaveri di altre due streghe che, unite alle informazioni che si possono ottenere da Thomas (vedi sopra), ci portano a comprendere che Miralda aveva fatto partire una vera e propria caccia alle streghe. Una piccola curiosità, Yuria era il nome della prima fidanzata di Kenshiro che, guarda caso, era tenuta prigioniera in una torre.
Biorr delle Zanne Gemelle
Le Zanne Gemmelle erano i due cavalieri d’elite al servizio di Re Allant e Biorr era il più vecchio dei due. Quando Vallarfax si ritirò dal Palazzo di Boletaria per avvertire il mondo del pericolo, Biorr rimase indietro per difendere l’onore del Vero Re Allant e finì per essere imprigionato nelle segrete, da cui potrà essere liberato dal protagonista. Ha una grande conoscenza di Boletaria ed è un forte guerriero con la spada (anche se considera Vallarfax migliore di lui), ma è ancora estremamente devoto al vero Re che ritiene sia stato ingannato dall’Antico (solo parzialmente vero). Sta cercando il Principe Ariona, ma non ha capito che è Ostrava (in realtà sembra non averlo mai incrociato). Se vivo, aiuterà il protagonista sia contro il Trapassatore che contro il Drago Blu.
Miralda il Boia
La seguace personale del Re, nonché la mela marcia del Regno di Boletaria. Miralda è famosa per la sua brutalità e la mancanza di compassione. Quando il Re divenne un demone, la sua devozione a lui divenne solo più grande e ne approfittò subito per far partire una letale caccia alle streghe che portò alla morte di molte persone e alla prigionia di Yuria e Biorr. I giocatori inizialmente pensavano che Vallarfax fosse stato ucciso da lei visto che da Ostrava si scopriva che era tornato a Boletaria e vicino a Miralda c’era una copia dell’armatura di Biorr. Successivamente si è però scoperto che l’armatura non era un indizio sufficiente, visto che tutti i cavalieri reali la indossavano, ma il cadavere di Vallarfax si trova davvero nel gioco. Nella tana del drago, infatti, ci sono molti corpi carbonizzati e tra questi ce ne è uno con un Anello della Grande Forza, oggetto unico alle due Zanne Gemelle. Miralda, comunque, attaccherà il protagonista a vista.
Vecchio Re Doran
Conosciuto come l’Ultimo Eroe, Doran è un semidio ed il fondatore della stessa Boletaria. Il Falso Re lo ha rinchiuso in un grande santuario che contiene i due sacri tesori del Regno, le spade Demonbrandt e Soulbrandt. Sarà Ostrava, in punto di morte, a dare al protagonista la chiave del mausoleo e questi, giunto qui, sarà sfidato dallo stesso Doran per il diritto di impugnare l’arma. Soulbrandt, infatti, è già stata sottratta da Allant. Il duello con Doran tecnicamente non è mortale, ma se lo si continua ad attaccare, questi diventerà ostile e sarà decisamente più difficile da abbattere.
Vecchio Re Allant
Viene chiamato anche il Falso Re poiché in realtà è un arcidemone creato dal vero Re Allant copiando la sua vecchia e gloriosa immagine prima che questi, guidato dalla sua sete di potere, si fondesse con l’Antico. Questo Falso Re ha solo un frammento del potere attuale di Allant, ma è riuscito comunque a guidare i demoni alla conquista di Boletaria e impugna la letale Soulbrandt, una spada capace di divorare letteralmente le anime. E’, di fatto, il boss finale del gioco e sconfiggerlo porrà il protagonista davanti alla scelta finale (non rivelo quale, però).
(continua)