Mi sono imbattuta in Lumberhill in maniera casuale ed effettivamente l’avevo trovato un titolo da provare. Ecco, non voglio dire che non sia un gioco divertente, ma sicuramente non lo è abbastanza.
È colorato e vivace, senza tempi morti e abbastanza variegato nelle ambientazioni, con attività che di volta in volta cambiano e si evolvono in base alla location. Assolutamente frenetico e caotico, soprattutto a causa della legnosità dei comandi nel caso si decida di giocare con la tastiera.
Lumberhill ti lancia subito nel pieno dell’azione
Non si tratta di un gioco che richiede una storia e onestamente non c’è nemmeno un’atmosfera particolarmente coinvolgente. In Lumberhill si viene lanciati subito nel mezzo dell’azione, dopo un tutorial rapido e sufficientemente esaustivo, che sblocca già il primo dei trofei.
Possiamo scegliere il nostro avatar dalla camicia di flanella tra alcuni modelli base, più o meno irsuti ma pur sempre grossi e pronti a mettersi all’opera. Per noi gentili donzelle o per i maschietti dall’animo soffice, è possibile anche optare per una taglialegna, che niente ha a che vedere, a livello fisico, con le controparti maschili, ma che se la cava egregiamente lo stesso.
Lumberhill ha comandi legnosi… sarà un caso?
Battute a parte, giocare a Lumberhill con la tastiera l’ho trovata un’esperienza davvero limitante. Pur provando varie combinazioni di tasti non sono riuscita a trovare qualcosa che funzioni davvero, perché mentre siamo ormai tutti abituati a muoverci con WASD, così facendo servirebbe una mano con più dita.
Oltre ai comandi per muoversi, infatti, troviamo lo scatto, il salto e ovviamente due comandi per raccogliere/utilizzare gli oggetti e per lanciarli. Provando a fare tutto con la mano sinistra, sarà un limite mio, ho avuto grosse difficoltà a gestire il tutto, ma anche quando ho utilizzato le frecce con la destra e tutto il resto con la sinistra non mi sono trovata molto bene.
Purtroppo non è possibile utilizzare il mouse, se non all’interno dei menù, cosa che probabilmente avrebbe aiutato nella gestione del gameplay. In Lumberhill, infatti, dobbiamo raggiungere determinati obiettivi in un ridotto intervallo di tempo e, se immancabilmente lanci l’accetta invece di usarla, non è un risultato proprio facile da raggiungere.
Seguendo l’indicazione iniziale e giocando con il controller, la qualità dell’esperienza di gioco cambia dal giorno alla notte, diventando molto più fluida e intuitiva. Ciò non toglie che, a mio avviso, un gioco scaricabile da Steam dovrebbe essere ugualmente piacevole anche con la tastiera.
La totale assenza di progressione del personaggio rende il gioco un po’ ripetitivo: apri livello, prendi accetta, taglia legna, lancia accetta, porta legna, lancia legna, conduci pecore (o prendile e lanciale, se preferisci). Andando avanti con i livelli non ci sono grossissime variazioni, se non che magari sollevare un panda adulto non è cosa per tutti e quindi va attirato con del goloso… bambù appena tagliato.
In Lumberhill, nel tempo strettissimo in cui è possibile completare i vari incarichi, ogni livello viene valutato con due parametri:
- le stelle, che come in ogni buon gioco che si rispetti sono tre e il cui numero finale varia in base a quante incarichi abbiamo portato a termine in un tempo limite (ad esempio portare tre tronchi di pino alla segheria o una capra al recinto);
- l’accetta, che viene data alla fine del livello se siamo stati in grado di fare o non fare una determinata azione, specifica per ognuno (come non lanciare mai un tronco nel nulla o non sollevare mai un animale per portarlo a destinazione).
Una volta accumulate un dato numero di stelle si sbloccano mondi aggiuntivi e personaggi, oltre ovviamente a ottenere trofei e, in linea di massima, la capacità di progredire nel percorso. Va detto che il gioco è pensato per il multiplayer, possibilità che permette di giocare con o contro massimo tre amici.
Lumberhill offre una cooperazione improbabile
Giocare in compagnia degli amici a Lumberhill rende le cose solo leggermente migliori, in realtà. Ovviamente la sostanza del gioco non cambia ma, gestendo le cose tramite una comunicazione costante, ottenere tutte le stelle diventa quasi più semplice, anche se il requisito dei punteggi aumenta.
È chiaro che essendo in 3-4 sullo schermo si finisce a sbattersi contro o lanciarsi direttamente fuori dalla mappa, in quanto la meccanica dei rimbalzi – e delle accettate – è molto sensibile. In pratica il gioco non consente errori, quasi come ci si trovasse davanti a un team di nuoto sincronizzato.
Tutto un altro discorso è il PvP proposto da Lumberhill, che vede scontrarsi due squadre da due elementi in maniera comunque abbastanza simpatica: casualmente viene deciso chi inizia con le sembianze di capre e pecore e chi invece sarà nel team taglialegna. Facile capire come si sviluppa, con il team ovino che deve ostacolare l’altro e viceversa, dando la vittoria a quello dei due che ottiene più punti in due round consecutivi.
Lumberhill, grafica semplice ma che funziona
Gli sfondi e le ambientazioni dei livelli sono semplici ma davvero belli, con animazioni ben fatte e accompagnate da effetti sonori adeguati. Sollevare una pecora la farà belare di sorpresa, come prendere ad accettate un albero lo farà scuotere ad ogni colpo.
La varietà dei livelli di Lumberhill dipende molto dal mondo in cui ci troviamo, e passa dal classico bosco verdeggiante al più selvaggio ambiente abitato dai dinosauri. Pur mantenendo certe specifiche e certe tipologie di strutture, queste vengono caratterizzate in base al contesto, dando tutto sommato un senso di avanzamento.
Le musiche e gli effetti sonori si adeguano al mondo, con toni più orientali ad esempio quando ci troviamo in Asia, anche se le animazioni sono parecchio simili indipendentemente dall’ambientazione. Eccezion fatta ovviamente per gli pterodattili, ad esempio!
Una nota stonata, mi si passi il gioco di parole, è la ripetitività quasi snervante delle musiche, che a lungo andare vanno per forza abbassate o tolte del tutto. Le sfide di Lumberhill durano solo pochi minuti, ma se decidi di giocarci per una mezz’ora la cosa inizia a farsi pesante.
Lumberhill è una buona idea, con qualche pecca di troppo
Non voglio dire che Lumberhill non sia bello o divertente, ma alla lunga l’ho trovato un po’ stancante e ripetitivo. Si tratta di avere le dita davvero molto veloci e… niente, solo quello. Non avendo la possibilità di progredire in nessun modo a livello di personaggio, per me è diventato presto noioso.
In linea di massima non lo prenderei in considerazione come passatempo solitario, a meno che non si apprezzi particolarmente l’idea di ripetere le stesse cose a oltranza per ottenere il massimo punteggio in ogni livello. Considerando poi che compiere gli incarichi diventa sempre più complesso e che servono sempre più punti per ottenere le tre canoniche stelle, personalmente non è un gioco che fa per me.
Dal punto di vista della longevità, chiaramente dipende dal singolo giocatore: mentre per me potenzialmente è pari a zero, per chi dovesse prenderci gusto credo sia possibile andare avanti per intere settimane. Tra trofei, personaggi sbloccabili, obiettivi vari ed eventuali, stelle e accette, Lumberhill potrebbe tenere il giusto giocatore inchiodato allo schermo per un tempo quasi infinito, in base alla velocità dei polpastrelli e alla pazienza.
Per chi volesse cimentarsi in questa impresa, Lumberhill è disponibile da oggi su Steam, con tutti i pro e i contro del caso!
https://www.youtube.com/watch?v=1sZdhBU4Z3A