Lunar Lander Beyond è un platform sci-fi, sviluppato da Dreams Uncorporated e pubblicato da Atari. Come tutti sappiamo, nel 1969 l’uomo sbarcò per la prima volta nella storia sul suolo lunare, un’evento iconico e unico per l’intera umanità, che ebbe conseguenze su ogni aspetto della nostra vita e, ovviamente, anche sul mondo dei videogiochi. Fu così che, nello stesso anno, Jim Storer sviluppò Lunar, un videogame text-based che proponeva lo sbarco sulla Luna in una versione interattiva.
Negli anni successivi il concetto alla base del videogame di Storer fu sviluppato ed evoluto fino ad arrivare nel 1979, anno in cui Atari pubblicò Lunar Lander: in questo gioco arcade in grafica vettoriale, che ebbe anche un discreto successo commerciale, si controllava un modulo di atterraggio lunare col fine di farlo atterrare intatto in un punto predefinito dell’area di gioco. Lunar Lander era molto difficile anche perché, oltre ai controlli ostici per muovere il modulo, il giocatore doveva tenere di conto vari parametri della navicella, come benzina, velocità e il tempo trascorso in partita.
Dopo ben 45 anni dall’uscita di Lunar Lander, Atari ha deciso di pubblicare Lunar Lander Beyond, seguito spirituale del classico per arcade e questa è la nostra recensione.
Salvare l’universo come lavoro
Recentemente ho avuto il piacere di scrivere la recensione di Death Noodle Delivery, gioco tutto italiano che narra le vicende di un fattorino in un contesto Cyberpunk decadente. Dico questo perché, incredibilmente, in Lunar Lander Beyond giocheremo nei panni di un capitano che trasporta merci e persone in un contesto Cyberpunk sci-fi. Una bella coincidenza che mi ha fatto sorridere.
Comunque, come accennato, la nostra navicella é al servizio della Pegasus Corporation, una multinazionale estremamente influente e ricca, che detiene il monopolio del trasporto commerciale inter-spaziale. Trasportare merci nello spazio non é così bello come può sembrare: i capitani e i membri della flotta della Pegasus, non sono altro che pedine da sacrificare in onore del dio denaro, semplici ingranaggi di un meccanismo irrefrenabile e la cosa non ci viene assolutamente nascosta.
Infatti, a bordo della nostra nave, un’IA olografica ci insegnerà a fare i nostri primi passi nel duro mondo dei trasporti inter-spaziali, prima regola: tutto, noi compresi, é di proprietà della Pegasus Corporation, perciò qualsiasi danno sarà esclusivamente a carico nostro. Seconda regola: nessuno è indispensabile, se durante una delle spedizioni dovessimo morire, beh, nessun problema, un altro capitano sbarbatello si farà avanti e prenderà il nostro posto come se non fosse successo niente.
Durante una delle nostre prime missioni assisteremo a un evento di proporzioni galattiche: dei buchi neri si apriranno in tutta la galassia e incominceranno a risucchiare ogni cosa all’interno del proprio campo gravitazionale. Se prima dovevamo rischiare la vita ogni giorno a causa di un contratto di lavoro disumano, adesso lo faremo per salvare le numerose vite che abitano le colonie umane sparse per il sistema solare, ovviamente sempre sottopagati.
Anche se la trama è solo un aspetto secondario di Lunar Lander Beyond, l’ho trovata veramente ben scritta, con personaggi ben caratterizzati e dialoghi sempre irriverenti e sarcastici, un’aggiunta che, secondo noi, ha solo migliorato l’aspetto complessivo del platform di Dreams Uncorporated.
Lunar Lander Beyond: questione di precisione
All’apparenza il gameplay di Lunar Lander Beyond sembra semplice: controlleremo una navicella e dovremo muoverla all’interno di percorsi 2D fino a farla arrivare a destinazione, facendola atterrare sulla piattaforma predefinita. Vi ricorda qualcosa? La struttura base dell’originale Lunar Lander è stata trasposta quasi 1:1, ovviamente con i dovuti miglioramenti.
Per prima cosa, Lunar Lander Beyond ha una campagna divisa in 5 parti, corrispondenti ai 5 corpi celesti che visiteremo durante le nostre missioni di salvataggio. La natura arcade dell’originale è rimasta intatta, per cui ad ogni livello sarà associato un punteggio con relativa medaglia: di bronzo, d’argento o d’oro, a seconda dei crediti che raccoglieremo nell’area e soprattutto a seconda del tempo di completamento.
Prima di iniziare il livello al giocatore viene data la scelta di scegliere il pilota designato per completare la missione, questi personaggi sono creati proceduralmente e possono essere trovati all’interno del livello stesso. Ognuno presenta abilità diverse e ne sbloccheranno altre salendo di livello, inoltre avremo la possibilità di cambiare l’ultima abilità sbloccata, a favore di un perk casuale, pagando una discreta somma di crediti.
Dopo aver scelto il personaggio, sarà il turno di scegliere la navicella: in totale ce ne saranno quattro, ma le ultime tre saranno sbloccabili soltanto giocando la campagna. Ognuna delle navi di Lunar Lander Beyond presenta differenze sostanziali, non solo in termini di abilità e di parametri, ma soprattutto nel modo in cui si comandano. In questo modo starà al giocatore scegliere la nave giusta a seconda del livello che affronteremo, ad esempio lo Scarabeo ci tornerà utile per le spedizioni ad alto rischio, nelle quali resistere agli impatti o ai pericoli spaziali sarà fondamentale; mentre la Libellula, agile e maneggevole, ci sarà utile per le missioni da compiere in breve tempo.
In Lunar Lander Beyond, durante una missione dovremo tenere conto di vari fattori che potranno determinare l’esito favorevole della nostra spedizione. Oltre alla vita e al carburante della nave, ogni pilota avrà una barra che indica il livello di stress che può sopportare per quel livello. Questa barra aumenta ogni qualvolta la nostra nave prenderà un danno e gli effetti sono catastrofici: più alta sarà la barra e più gravi saranno le allucinazioni che il nostro povero pilota vedrà.
Se lo stress sarà troppo alto incominceremo a vedere elementi a schermo, come elefanti giganti color rosa che ci confonderanno, oppure, ben più pericolose, le mine sparse per il livello ci appariranno come bonus e crediti da prendere, trasformando un momento di gioia in un “oh, no”.
Questione di stile
Lunar Lander Beyond propone una grafica cartoon disegnata a mano, una scelta molto azzeccata per il tipo di gioco che vuole essere e sicuramente apprezzata per quanto riguarda il design dei personaggi e soprattutto quello delle navicelle. Ogni nuovo pianeta ci verrà presentato con un’animazione in stile classico, che ci mostrerà gli elementi caratteristici del nuovo bioma che andremo a esplorare, sicuramente un’aggiunta ben gradita.
Anche la colonna musicale e sonora riesce a essere sempre coerente con ciò che vediamo a schermo e soprattutto mai invasiva o distraente. Le sonorità elettroniche, ogni tanto contaminate da un sound anni ’80, rientrano perfettamente nel genere sci-fi e, talvolta, riescono a creare la giusta tensione che aumenta il senso del pericolo all’interno dei livelli di Lunar Lander Beyond. Un’altra nota di merito va ai sound effect presenti nel gioco, che sembrano usciti direttamente dai cabinati anni ’80, ampliando ancora di più il senso di nostalgia che si prova giocando Lunar Lander Beyond.