Madshot è presente sulla piattaforma di Steam in accesso anticipato grazie alla pubblicazione fatta da HOOK; questo roguelite sparatutto 2D ha un costo di €19,99 e posso assicurare che non sia un titolo completamente horror. Ho una certa avversità per questo genere, più per gusto personale che mina la mia sensibilità, ed ero molto dubbiosa su Madshot. In realtà è un titolo molto tranquillo, dove la particolarità risiede nelle acrobazie del personaggio principale, fatte nelle varie mappe procedurali.
Madshot è stato tradotto completamente in italiano, almeno per quanto riguarda opzioni e spiegazione delle varie azioni da fare. Se questa può essere considerata come una nota positiva, dall’altro lato c’è il fatto che non possiede alcun tipo i sottotitolo. Appena si avvia il gioco appare un video doppiato in inglese dove dovrai solo ascoltare e basta, con possibilità di skip; solitamente, nei videogiochi, vengono aggiunti dei sottotitoli per venire incontro alla community, nonostante le immagini mostrate facciano capire appieno la storia.
Sicuramente sarebbe stato molto carino trovare la traduzione scritta, anche in altra lingua rispetto a quella italiana.
Madshot dimostra come ogni cosa porta a delle conseguenze
Madshot è un roguelite sparatutto, come già accennato nel paragrafo precedente, e racconta le avventure di un uomo la cui grave perdita di una persona a lui vicina decide le sorti del suo destino. Un dolore così grande da spingerlo in una costante ricerca della vita eterna, fino a scontrarsi con le creature più mostruose del mondo: gli adepti di Cthulhu, demonio compreso. Le scelte fatte durante un’intera vita di ricerca costeranno, al protagonista, una vita dura e piena di morte. Per interrompere questo ciclo eterno, il protagonista dovrà sconfiggere le forze del male arrivando alla fine della sua storia.
In Madshot esistono vari finali in base ai percorsi scelti dall’utente, ma in realtà non risultano essere così tanto diversi gli uni dagli altri e questo non premia moltissimo l’impegno del giocatore. Durante l’avventura, infatti, è colui che gioca il padrone totale della mappa e sui livelli da affrontare. Ognuno di loro possiede dei bonus, o dei malus, sia per il protagonista che per i nemici e bisogna valutare bene il prossimo obiettivo da affrontare. Non sempre una scelta equivale ad affrontare un livello facile e leggero, perché subito dopo potresti imboccare una stanza incredibilmente difficile.
Queste scelte vengono chiamate “Modificatori di Statistiche” e non sono gli unici presenti in Madshot. Anche le armi e i proiettili possiedono varie abilità, oltre al fatto che è possibile sbloccare “Modificatori Personali” che ci cumulano con quelli dei livelli. Tutto ciò equivale a far diventare ogni partita personalizzata in base all’esigenza del giocatore, anche se spesso incontriamo le stesse opzioni e questo rende il gioco leggermente monotono.
Ambientazione lovecraftiana degna di Darkest Dungeon
A rendere sempre uguale Madshot sono gli stessi livelli che, seppur presentano varie modifiche, sono molto simili fra loro. Anche i nemici da affrontare non spiccano molto in varietà tra mostri, mini-boss e boss finali. L’ambientazione, però, è fantastica e si tratta di una città costiera lovecraftiana molto d’impatto e che riesce a catturare subito l’occhio. In realtà mi ricorda moltissimo la grafica presente in Darkest Dungeon, specialmente i tentacoli di Cthulhu che compaiono di tanto in tanto.
Inoltre ho trovato molto utile il fatto che il tutorial sia parte integrante di Madshot; durante i combattimenti appaiono sullo schermo varie messaggi che ti suggeriscono di premere degli specifici tasti in grado di farti recuperare oggetti, saltare o abbassarti. Certo, queste due opzioni cesseranno di essere mostrate dopo la seconda partita, ma altre rimarranno ed è estremamente utile. Specialmente per il fatto che inizialmente Madshot apparirà molto meccanico, se giocato con mouse e tastiera. Basterà prenderci la mano e le azioni saranno spontanee, anche se scomode in quanto una mano dovrà stare perennemente sulla tastiera e l’altra si occuperà di girare per la tastiera come una trottola.
Madshot si può giocare anche con un pad, è vero, ma il mirino presenta un bug che lo rende inutilizzabile e per il giocatore diventa molto difficile poter combattere efficacemente. Ad ogni modo, Madshot è un gioco molto frenetico in cui le varie aree sono completabili in almeno 15 minuti per poi diventare sempre più difficili con l’avanzare dei progressi.
Non solo proiettili e abilità
Per poter sconfiggere i nemici in Madshot potrai non solo affidarti alle tue armi e ai “Modificatori di Statistiche”, ma anche ai vari oggetti che si trovano in circolazione all’interno del livello. Parlo di casse, sedie e anche i vari teschi lasciati dai nemici ormai morti. Tutto può essere utile, anche se questo non può essere considerato il principale obiettivo nel combattimento. Prima o poi gli oggetti finiscono e non vedranno mai un respawn nella partita. Ed è proprio in un momento di raccolta che mi sono resa di un altro piccolo difetto: il salto.
In Madshot le acrobazie sono all’ordine del giorno e, anzi, possono essere utilizzare per raffinare alcune strategie immediate. Ovviamente il salto è usato anche per raggiungere piattaforme alte dove non solo appaiono dei nemici in grado di venire da noi con un salto, ma tengono con sé anche oggetti utili. Ebbene, diciamo che il salto non mi ha aiutata molto e penso ci sia un problema sull’effettiva misura del salto in questione. Altra questione importante è il fatto che se si decide di saltare il video iniziale, sicuramente si perdono due colpi.
Mi spiego meglio; per saltare il video in questione, sempre uguale in ogni partita, bisogna tener premuto il tasto destro del mouse. A quanto pare tra il video e il gioco non c’è alcun momento di pausa e il personaggio si ritrova a sparare almeno due colpi nel vuoto. Non c’è un sistema di ricerca dei proiettili, una volta finiti avviene la ricarica automatica, ma è stato comunque molto strano.
Conclusioni
Adoro il menù, perché è la rappresentazione di tutto Madshot e mi piace da impazzire. Il titolo è in accesso anticipato, quindi è normale trovare molti dettagli mancanti e qualcosa da aggiustare. Infatti, lo sviluppatore manda costantemente dei piccoli aggiornamenti che aggiustano qualcosa qua e là, andando per gradi. Ottimo segno, in quanto si annuncia un piccolo capolavoro. Consiglio, però, di aggiungere alcune diversità nei livelli e di variare molto anche a livello di armi.
Al momento è disponibile solo su Steam, ma sinceramente non vedrei male una trasposizione su console; il costo del prodotto è abbastanza alto per ciò che viene offerto, è vero, ma compensa bene il fatto che i vari livelli siano stati disegnati a mano. Per poterci giocare devi rispettare i seguenti requisiti minimi:
- Sistema operativo: Windows 7;
- Processore: Intel i5;
- Memoria: 2 GB di RAM;
- Scheda video: Nvidia 450 GTS/Radeon HD 5750;
- Memoria dedicata: 5 GB di spazio disponibile.