Mago è un gioco uscito su Steam il 21 giugno 2022 da HyperTrain Digital, sviluppato dallo studio indipendente Dream Potion Games. Parliamo di un titolo platform dalla grafica creata in pixel art, accompagnata da una musica eccezionale dalle note a 8 bit. Tutto ciò è un bellissimo mix per tutti i giocatori appassionati degli anni ’80 o dei tanto amati cabinati arcade. La nostalgia che Mago è riuscito a infondermi è stata tantissima e diciamo che richiama molto bene i titoli dell’epoca dello stesso stile. Inoltre le animazioni di Mago sono eccezionali, con una grafica decisamente colorata.
Questo videogioco è ovviamente a giocatore singolo e il suo costo si aggira attorno ai €14,99, promozione a periodo limitato a parte; già da subito, la pagina di Steam mette in chiaro una cosa molto importante: questo titolo non possiede una traduzione in italiano. Poco male, mi sono detta, in quanto non è raro trovare una mancanza simile ed essendo un platform non mi aspettavo dialoghi lunghi e articolati. Diciamo che, però, questo è stato un errore e non da parte mia, ma da parte di Steam.
Entriamo nel dettaglio di Mago per scoprire i suoi segreti più nascosti, più o meno.
Mago si basa sulla fame del nemico numero uno del regno
Ovviamente Mago possiede una storia ed è anche molto carina e lineare; il titolo si apre con Gourmet: un mago, o demone che sia, molto cattivo. Aprendo un libro di ricette, trova l’immagine di un magnifico e succoso panino chiamato Royal Burger. Assieme vi sono gli ingredienti e, tra una verdura e un po’ di carne, c’è anche una donzella. A parte lo stupore iniziale sul cannibalismo del nemico principale, capibile proprio da questa voglia di cuocere al forno la ragazza designata, già l’intro fa sorridere e crea grandi aspettative nel giocatore.
L’intro passa velocemente dalla casa malefica del demone a quella spensierata e colorata del protagonista del videogioco; lo troviamo nella sua tenuta blu, assieme all’immancabile cappello a punta, e se ne sta tranquillamente a fare merenda (o un pic nic a tavolino) con una giovane donna dai capelli biondi e anch’essa dallo stesso cappello a punta. Casualmente sembra essere proprio la stessa giovane rappresentata tra gli ingredienti principali del Royal Burger.
Infatti vediamo comparire subito Gourmet che si improvvisa un giovane mago da circo che conquista i cuori dei due ragazzi con qualche trucchetto di magia. E, come effetto finale, fa scomparire la donzella e Mago non riesce a capire subito quanto successo. Apprende solo dopo la scomparsa di Gourmet che, effettivamente, qualcosa non torna e parte subito al salvataggio dell’ingrediente umano più richiesto dai malvagi, a quanto pare.
Niente dialoghi, ma la lingua non è propriamente quella dichiarata…
Torniamo al primo “problema” di Mago; come ho scritto nel primo paragrafo, in teoria il videogioco non dovrebbe avere la lingua italiana fra le opzioni selezionabili. A quanto pare, però, la pagina Steam non è aggiornata ed è possibile sceglierla subito inizialmente, non appena si apre Mago. Quindi puoi stare tranquillo: non esistono barriere linguistiche in Mago. E questo è primo “bug”, se così possiamo definirlo, che caratterizzano il gioco. Perché sì: ce ne sono altri; primo fra tutti è quello che riguarda la risoluzione, dove ogni tanto si perde e passa da uno schermo piccolo a quello intero.
E questo indipendentemente dalla scelta fatta nelle proprie opzioni. Passando dalla risoluzione è impossibile non parlare del font utilizzato per i titoli delle varie zone nella mappa. La scritta è stata creata per essere incorniciata da un’ombra dello stesso colore del cartello, ma con sfumature diverse. Ebbene, quest’ombra si mescola con le lettere e l’occhio si perde, creando una vera e propria confusione nella lettura. Riguardo alle zone, non viene spiegato attentamente come accederci e bisogna fare diversi tentativi prima di scoprire l’accesso con “C”.
Questo perché, anche premendo il tasto svariate volte, l’azione non viene contemplata da Mago e quindi non ci verrà concessa l’entrata. A parte ciò, il protagonista di Mago possiede attacchi abbastanza lenti e potrai utilizzare solo 3 comandi per azionare attacco, salto e movimento. Quest’ultimi possono essere combinati assieme e tutto ciò viene mostrato al giocatore nel corso dei livelli.
Un gioco da scoprire e non solo a livello di storia
In alto a sinistra ci sono le vite del protagonista di Mago e ovviamente bisogna mantenere un buono stato per raggiungere la fine del livello. Il livello di sfida è veramente buono, specialmente con i boss finali dove non solo bisogna imparare i loro set di attacchi, ma anche migliorare via via il giovane Mago per le future battaglie. Ciò vuol dire salire sulla mongolfiera presente sulla mappa iniziale e andare nella città fra le nuvole, dove il giocatore può trovare vari negozi di potenziamenti e simili.
Potrai cambiare anche i vestiti, volendo, ma ovviamente dovrai possedere abbastanza denaro per poterlo fare e se disgraziatamente muori durante il livello, dovrai ricominciarlo perdendo tutto ciò che hai raccolto in quel momento. In questo posto fra le nuvole vedrai tantissimi altri personaggi non giocanti e, purtroppo, non potrai parlarci. Questa è una piccola mancanza, secondo il mio personale parere, che smorza un po’ la voglia di conoscere di più il luogo in cui ci troviamo. Basta anche solo una frase per avere un minimo di interazione sociale dentro a Mago.
Esplorare il gioco, infatti, fa parte proprio dell’esperienza videoludica di Mago. Potresti trovare dei muri apparentemente normali da poter abbattere con il tuo magico attacco, per esempio, e questo porta a scoprire vari segreti. Il bello di Mago è proprio questo, infatti, dove le 30 ore di gioco sono giustificate praticamente solo dai segreti. Se noterai bene, Mago non possiede alcun tipo di achievement da sbloccare proprio perché vengono sostituiti da questa scelta fatta dallo sviluppatore.
Mago è adatto a tutti, grandi e piccini
Come già detto, il livello di sfida è molto buono e va pari passo in base al livello. Più il giocatore va avanti e più si ritroverà di fronte a sfide da affrontare che possono essere più o meno impegnative. Molto intuitivo, nonostante la confusione iniziale delle varie combo che può creare un po’ di problemi, almeno con la tastiera. Consiglio, infatti, di utilizzare un controller apposito in modo da facilitare la procedura d’azione.
Unica cosa certa è che non troverai un tasto d’uscita in nessuno dei modi disponibili. Ho dovuto chiudere più volte forzatamente il programma di Mago per poter tornare al desktop, in quanto le opzioni disponibili erano appunto: “Torna al gioco” e “Opzioni”. Niente che mi facesse uscire dal gioco stesso. E lo sapevi che la prima versione del titolo era Mago: The Villain’s Burger e che attualmente non è più disponibile su Steam? Ti consiglio di leggerti la nostra anteprima, così da poter fare qualche paragone in più con questa recensione. Per poterci giocare su PC dovrai rispettare i seguenti requisiti:
- Sistema operativo: Windows 10;
- Processore: 3.2 GHz Dual Core;
- Memoria: 4 GB di RAM;
- Scheda video: 2 GB;
- Memoria dedicata: 1 GB di spazio disponibile.