Hai giocato Final Fantasy VII Remake e hai scoperto adesso il magico mondo dei JRPG? Eri già un appassionato della saga di Final Fantasy e cerchi costantemente nuovi titoli con cui mettere alla prova le tue capacità e occupare il tuo tempo con dosi enormi di farming? Sei un vecchio appassionato di JRPG, ma vuoi essere sicuro di non esserti lasciato sfuggire nulla? Ho creato questa rubrica proprio per te. In essa, ogni settimana, presenterò una lista di una serie di JRPG diversi. Non ne credevi ne esistessero così tanti? Preparati a restare stupito.
Ripetiamo insieme le regole entro cui ci muoveremo. Con l’eccezione di Final Fantasy e The Legend of Zelda, indubbiamente i jrpg più famosi in assoluto, non escluderò nessuna saga (della prima, per altro, trovi molte informazioni nel mio Final Fantasy Compendium). Questa affermazione rende evidente, inoltre, che prenderemo in esame qualsiasi tipo di JRPG, anche i sottogeneri dei tactical jrpg, action jrpg e così via. Non entreremo troppo nel dettaglio di ogni singolo gioco, anche perché alcune saghe sono davvero immense, ma ci limiteremo a fornire un titolo, una breve descrizione e, soprattutto, come giocarlo. Non saranno inoltre presi in considerazioni le eventuali aggiunte su altri media come fumetti, serie animate e così via. Ultima cosa, ma non per questo meno importante: mi occuperò solo di serie di jrpg e non di gdr occidentali.
Concludo l’introduzione dicendo che, se vuoi consigliarmi una serie, non hai che da scriverla in uno dei commenti. Mi occuperò di prenderla in esame prima delle altre. Detto questo, settimana scorsa abbiamo parlato di Megami Tensei, una saga talmente grossa che non è bastato un solo articolo, ma ce ne sono voluti ben due! Oggi proseguiamo il viaggio attraverso alcune delle serie più famose di sempre con quella di Tales!
Che Cosa è Tales?
Conosciuto anche come Tales of, Tales è una serie di action-jrpg i cui titoli iniziano sempre con queste due parole. Il franchise è stato creato da Namco ed è ancora oggi gestito da Bandai Namco Entertainment, prima con uno studio apposito, il Namco Tales Studio, e poi con una serie di team creativi dedicati. La serie ha esordito nel 1995 per Super Nintendo e da allora ha generato sedici capitoli principali, una grossa quantità di spin-off e vari media complementari tra manga, anime e audio drama.
Come tipico per i jrpg, i vari titoli solo raramente condividono mondo di gioco e storia e più spesso in realtà si limitando a condividere caratteristiche grafiche, temi portanti e un’ambientazione high fantasy. La serie di Tales è anche famosa per il suo particolare Linear Motion Battle System, che mischia caratteristiche action con quelle dei tipici jrpg, e per il suo stile grafico che riprende gli stilemi tipici dell’animazione giapponese.
Qualche curiosità:
La maggior parte dei titoli principali di Tales sono stati localizzati in tutto il mondo, nonostante il loro spesso scarso successo. Per assurdo, praticamente nessuno spin-off (c’è qualche eccezione) ha ricevuto lo stesso trattamento.
Nonostante in occidente sia considerata una serie di nicchia, in Giappone ha una fama che rivaleggia con quella di Final Fantasy, Dragon Quest e Megami Tensei. Anzi, c’è chi sostiene che sia superiore a quest’ultimo franchise.
Il titolo più popolare della serie è anche il primo ad aver ottenuto successo in occidente, ovvero Tales of Symphonia.
Nel 2007, il produttore Makoto Yoshizumi dichiarò che esistono due classi di giochi di Tales: i Mothership e gli Escort. I primi sono i capitoli principali che stabiliscono gli stilemi della saga mentre i secondi sono gli spin-off, giochi anche originali che però riprendono quanto apparso nei Mothership, introducendo meno a livello di gameplay/setting.
Mothership Tales
Proseguendo dall’ultima curiosità, mi sembra scontato suddividere i molti giochi di Tales esistenti in vari gruppi come sono solito fare ed il primo di questi non può che essere dedicato ai titoli principali della serie.
Tales of Phantasia (1995)
Come già scritto, la serie debuttò nel 1995 per Super Nintendo con Tales of Phantasia. Il gioco, inizialmente esclusiva nipponica, ha ricevuto ben quattro remake nel corso degli anni. Nel 1998 ne uscì una versione per PlayStation, nel 2003 una per Game Boy Advance (la prima ad essere localizzata in occidente) e nel 2006 una versione per PlayStation Portable (Full Voice Edition). Quest’ultima è stata inoltre ulteriormente espansa nella versione Tales of Phantasia X che era compresa con Tales of Phantasia: Narikiri Dungeon X per PlayStation Portable. Il gioco ha luogo nel mondo di Aselia e segue le vicende di Cress Albane e dei suoi alleati mentre viaggiano attraverso il tempo per distruggere il re demone Dhaos.
Come giocarlo: la versione per PlayStation Portable è la migliore e la più recente. Io mirerei a questa.
Tales of Destiny (1998)
Sviluppato sempre dal Wolf Team come il precedente, Tales of Destiny uscì direttamente per PlayStation e, a oggi, è il titolo più di successo della saga in Giappone. Venne localizzato immediatamente in Nord America, ma non arrivò mai in Europa. Ne è stato realizzato un remake completo per PlayStation 2 nel 2006 ed una versione estesa Director’s Cut (sempre per PlayStation 2) nel 2008. Quest’ultimi non sono mai usciti dai confini nipponici. La storia segue le vicende di un giovane di nome Stahn che raccoglie una strana spada senziente chiamata Dymlos.
Come giocarlo: purtroppo il remake esiste solo in Giappone e la versione americana è rarissima.
Tales of Eternia (2000)
Qui è dove le cose si fanno confuse. Uscito inizialmente per PlayStation e sempre sviluppato dal Wolf Team, Tales of EternIa in Nord America è stato commercializzato come Tales of Destiny II. Successivamente ne è stato realizzato un port per PlayStation Portable nel 2005 con il suo vero titolo ed è questo che è infine arrivato in Europa nel 2006. La storia è ambientata nel mondo di Inferia e segue le vicende di un giovane cacciatore, Reid Hershel, e dei suoi amici Farah e Keele che trovano una misteriosa ragazza che parla un linguaggio sconosciuto.
Come giocarlo: la versione per PlayStation Portable è l’unica scelta disponibile e consigliabile.
Tales of Destiny 2 (2002)
Il problema è che un seguito effettivo di Tales of Destiny esiste davvero, anche se non è mai uscito dai confini giapponesi. E’ l’ultimo Tales ad essere sviluppato dal Wolf Team e venne realizzato direttamente per PlayStation 2. Ne è stata realizzata una conversione espansa per PlayStation Portable nel 2007, dopo il successo di quella di Tales of Eternia, ma anche questa non è mai uscita dal Giappone. La storia si svolge 18 anni dopo il precedente e segue le vicende di Kyle Dunamis, figlio del precedente protagonista Stahn.
Come giocarlo: purtroppo esiste solo la versione giapponese.
Tales of Symphonia (2003)
Considerato il capitolo più di successo dell’intera saga, Tales of Symphonia è il primo ad essere stato sviluppato dal Namco Tales Studio per Nintendo GameCube. L’anno successivo, solo in Giappone, il gioco è anche stato convertito per PlayStation 2 con dei contenuti aggiuntivi. Il gioco è stato adattato in due romanzi, sette manga, sette drama CD e una serie Anime. Ne esiste un seguito diretto di cui parleremo tra poco ed una collection per PlayStation 3 (Tales of Symphonia Chronicles) del 2013 che li comprende entrambi. Quest’ultima nel 2016 è stata resa disponibile anche su Steam. La storia segue Lloyd Irving e la sua amica d’infanzia Colette Brunel che hanno il semplice compito di dover salvare il mondo di Sylvarant.
Come giocarlo: conviene recuperare Tales of Symphonia Chronicles che si trova anche sul PlayStation Store.
Tales of Rebirth (2004)
Sviluppato sempre da Namco Tales Studio per PlayStation 2, Tales of Rebirth è il secondo gioco della saga principale a non essere mai stato localizzato al di fuori del Giappone. Purtroppo. Nel 2008 ha ricevuto una conversione per PlayStation Portable, ma anche questa qui è rimasta esclusiva nipponica. La storia segue le avventure di Veigue Lungberg, un umano la cui amica Claire Bennett viene rapita dagli agenti di Agarte, erede al trono del regno di Karegia.
Come giocarlo: purtroppo esiste solo la versione giapponese, nonostante il notevole successo ottenuto in madre patria.
Tales of Legendia (2005)
Tales of Legendia è il primo titolo della saga principale a non essere prodotto da Namco Tales Studio, ma portato avanti da un collettivo di autori conosciuto come Project MelFes (che comunque comprendeva molti autori del Namco Tales Studio). E’ stato distribuito per PlayStation 2 e, purtroppo, non è mai arrivato in Europa, ma in Nord America si (odio quando succedono queste cose). Il gioco è ambientato su una colossale nave in un mondo completamente sommerso e segue le vicende di un giovane di nome Senel che deve salvare sua sorella da degli individui che credono che lei sia la salvatrice di una profezia.
Come giocarlo: devi recuperare la versione americana in qualche modo.
Tales of the Abyss (2005)
Tales of the Abyss è nuovamente sviluppato completamente da Namco Tales Studio e è sempre un titolo per PlayStation 2. Nel 2011 è stato convertito per il Nintendo 3DS e solo in questa forma è stato infine commercializzato anche in Europa. Finalmente. La storia segue le vicende del giovane spadaccino Luke Von Fabre, la cui vita viene ribaltata quando diventa il bersaglio di un’organizzazione militare-religiosa chiamata Order of Lorelei che crede che lui sia al centro di un’antica profezia.
Come giocarlo: la versione per Nintendo 3DS è abbastanza recente da poter essere trovata.
Tales of Innocence (2007)
Tales of Innocence è il secondo sviluppato da uno studio esterno a Namco (Alfa System) ed il terzo e ultimo capitolo della saga principale a non essere stato localizzato al di fuori del Giappone (almeno fino a oggi, io ci spero sempre). Uscito inizialmente per Nintendo DS, ne esiste anche un remake per PlayStation VITA (Tales of Innocence R) sviluppato da 7th Cord, ma neanche questo è stato localizzato in occidente. La storia segue Luca, il figlio di un mercante, che per salvare una fuggitiva di nome Illia scopre di avere poteri soprannaturali ereditari.
Come giocarlo: purtroppo esiste solo la versione giapponese.
Tales of Symphonia: Dawn of the New World (2008)
Sequel diretto del ben più noto Tales of Symphonia, la storia di Dawn of the New World si svolge due anni dopo gli eventi del primo gioco. Realizzato da Namco Tales Studio e uscito inizialmente per Wii, Dawn of the New World in realtà non fa parte dei giochi Mothership ed è considerato un titolo Escort. Tuttavia, visto che è compreso nella collection Tales of Symphonia Chronicles per PlayStation 3 e Steam, ho deciso che aveva più senso parlarne qui che in un altro gruppo.
Come giocarlo: lo trovi nella sopraccitata collection.
Tales of Vesperia (2008)
Namco Tales Studio torna alla guida dei titoli della serie principale e Tales of Vesperia esce inizialmente, in tutto il mondo, per Xbox 360. L’anno dopo ne esce una conversione per PlayStation 3 che, però, non esce dai confini giapponesi. Fortunatamente nel 2019 è uscita in tutto il mondo una Definitive Edition per Xbox One, PlayStation 4, Nintendo Switch e Steam. La storia segue le vicende di Yuri Lowell, un ex-soldato imperiale che crea una gilda chiamata Brave Vesperia per aiutare una nobildonna incontrata in una missione di nome Estelle.
Come giocarlo: la Definitive Edition è praticamente disponibile su qualsiasi store online.
Tales of Hearts (2008)
Sviluppato sempre da Namco Tales Studio, ma destinato al Nintendo DS, Tales of Hearts è particolare perché fin dall’inizio presentava due versioni diverse: una con i filmati in stile anime ed una con questi realizzati in CGI. Ne è stato realizzato un remake per PlayStation Vita da 7th Cord (Tales of Hearts R) nel 2013 ed in questa versione è arrivato anche in occidente venendo distribuito globalmente. La storia segue Kor Meteor, un ragazzo che scopre una donna di nome Kohaku Hearts e suo fratello Hisui vicino alla propria città natale.
Come giocarlo: la versione per PlayStation VITA è stata fortunatamente commercializzata anche in Europa.
Tales of Graces (2009)
Sviluppato per Wii da Namco Tales Studio, Tales of Graces inizialmente era un’esclusiva nipponica, ma nel 2010 è stato convertito a PlayStation 3 con il titolo di Tales of Graces F ed in questa forma è stato localizzato in tutto il mondo. Ambientato nel mondo di Ephinea, al centro del gioco c’é Absel Lhant, un ragazzo che nella sua gioventù conosce una ragazza colpita da forte amnesia e di cui vede la morte. Sette anni dopo questa ricompare, sempre vittima della stessa amnesia.
Come giocarlo: la versione per PlayStation 3 è la più recente e l’unica commercializzata in Europa.
Tales of Xillia (2011)
Sviluppato in esclusiva per PlayStation 3 sempre da Namco Tales Studio, Tales of Xillia è stato distribuito in tutto il mondo nel giro di due anni. La storia è ambientata nel mondo di Rieze Maxia e segue le avventure di Jude Mathis e Milla Maxwell, due ribelli in fuga dopo aver sabotato un’arma di distruzione di massa conosciuta come la Lancia di Kresnik.
Come giocarlo: è un titolo abbastanza recente e si trova facilmente.
Tales of Xillia 2 (2012)
Il primo gioco sviluppato direttamente da Bandai Namco Studio è anche il secondo seguito a far ufficialmente parte dei giochi Mothership. Come il predecessore è un’esclusiva PlayStation 3 ed è stato localizzato in tutto il mondo. E’ un seguito diretto di Tales of Xillia, ma cambia punto di vista dato che il protagonista stavolta è Ludger Will Kresnik, un membro della famiglia Kresnik.
Come giocarlo: come il predecessore, si trova facilmente.
Tales of Zestiria (2015)
Sviluppato da Bandai Namco Studio in collaborazione con tri-Crescendo, Tales of Zestiria uscì inizialmente per PlayStation 3, solo per venire convertito l’anno dopo per PlayStation 4 e Steam. In questa versione è stato localizzato in tutto il mondo. La storia segue Sorey, un giovane uomo benedetto con i poteri dei Seraphim, una razza incaricata di portare equilibrio nel mondo di Glenwood.
Come giocarlo: la versione per PlayStation 4 e Steam si trova sui rispettivi store.
Tales of Berseria (2016)
Sviluppato esclusivamente da Bandai Namco Studio, Tales of Berseria è disponibile per PlayStation 3, PlayStation 4 e Steam ed è un titolo particolare visto che è un prequel diretto di Tales of Zestiria. La storia segue Velvet Crowe, il suo fratellino malato Laphicet e il suo fratello acquisito Artorius che dovranno sopravvivere ad un evento catastrofico chiamato la Notte Scarlata che lascerà Velvet profondamente cambiata rispetto a prima.
Come giocarlo: è un altro titolo recente e si trova sia per PlayStation 4 che per Steam.
Tales of Arise (2020)
Annunciato ormai due anni fa e sviluppato da Bandai Namco Entertainment, Tales of Arise è l’ultimo gioco atteso della serie principale e dovrebbe uscire quest’anno per PlayStation 4, Xbox One e Steam. Non si sa molto del gioco se non che usa l’Unreal Engine 4 e che la storia seguire le vicende di due popoli provenienti da due mondi opposti: Dahna e Rena.
Come giocarlo: intanto bisogna aspettare che esca.
Tales of the World
La principale linea di giochi Escort (ovvero spin-off) è stata rappresentata sotto il marchio Tales of the World. Non tutti i giochi Escort fanno parte di questo gruppo, ma molti si e li trovate tutti qui. Nessuno di questi giochi tranne uno è stato localizzato al di fuori del Giappone ed ho quindi omesso il “come giocarlo.”
Tales of Phantasia: Narikiri Dungeon (2000)
Come puoi intuire dal nome, questo gioco era inizialmente nato come seguito diretto di Tales of Phantasia e solo successivamente è stato ret-connato come titolo Escort e primo gioco della serie Tales of the World. Sviluppato dal Wolf Team per Game Boy Color, la storia è ambientata 205 anni dopo il predecessore. Nel 2010 è uscito un remake completo per PlayStation Portable (Tales of Phantasia: Narikiri Dungeon X) realizzato da Namco Tales Studio. Rispetto ai giochi principali ha una struttura da dungeon crawler rpg.
Tales of the World: Narikiri Dungeon 2 (2002)
Sviluppato da Wolf Team e Alfa System per Game Boy Advance, Narikiri Dungeon 2 è un sequel spirituale di Narikiri Dungeon, ma è anche la prima volta che appare la dizione Tales of the World. Dal predecessore prende il gameplay in stile dungeon crawler, ma la storia è completamente originale ed è una specie di crossover che coinvolge i personaggi di vari Tales della saga principale.
Tales of the World: Summoner’s Lineage (2003)
Realizzato sempre per Game Boy Advance, ma sviluppato da Magical Company, Summoner’s Lineage è il secondo sequel diretto di Tales of Phantasia visto che gli eventi si svolgono dopo quelli di Narikiri Dungeon e che il protagonista, Fulein Lester, è un diretto discendente di Claus Lester. Il gameplay di Summoner’s Lineage è ancora una volta diverso dagli altri visto che si tratta di un gdr tattico.
Tales of the World: Narikiri Dungeon 3 (2005)
Sviluppato esclusivamente da Alfa System sempre per Game Boy Advance, questo gioco è l’ultimo capitolo della sottoserie Narikiri Dungeon. Si tratta sempre di un crossover dungeon crawler gdr che unisce i personaggi di vari Tales of e che presenta una forte componente meta-narrativa.
Tales of the World: Radiant Mythology (2006)
Il primo capitolo di una trilogia realizzata da Alfa System per PlayStation Portable è anche l’unico Tales of the World a essere stato localizzato in occidente. Il gameplay ricorda quello di un tipico MMORPG senza però la componente online. Il giocatore si creerà il proprio avatar per affrontare la storia ed interagirà anche con vari personaggi di altri Tales.
Come giocarlo: va recuperata la versione originale per PlayStation Portable.
Tales of the World: Radiant Mythology 2-3 (2009-2011)
Il secondo ed il terzo capitolo della trilogia di Alfa System per PlayStation Portable proseguono di fatto la storia iniziata nel primo, ma non sono mai stati localizzati al di fuori dei confini del Giappone a causa delle scarse vendite del predecessore. Un vero peccato.
Tales of the World: Dice Adventure (2012)
Dice Adventure è un free-to-play web browser game sviluppato da Namco Bandai Games. E’ un titolo davvero bizzarro visto che è un misto tra un jrpg e un gioco da tavola in stile gioco dell’oca. Ovviamente non mancano i riferimenti crossover tipici di Tales of the World e, altrettanto ovviamente, non è mai uscito dal Giappone.
Tales of the World: Tactics Union / Reve Unitia (2012-2014)
Inizialmente uscito per sistemi Android, Tactics Union è stato sviluppato da Bandai Namco Games in collaborazione con Jupiter. L’anno dopo è stato adattato anche ai sistemi iOS mentre nel 2014 ha ricevuto una conversione completa per Nintendo 3DS con il titolo Reve Unitia (grazie al suo notevole successo). Neanche in questa versione è stato localizzato, purtroppo. La storia è originale, pur contenendo le solite apparizioni di personaggi da altri Tales.
Tales of Mobile
Una grossa quantità di giochi Escort della saga Tales vengono soprannominati “Tales of Mobile” per via del fatto che sono stati sviluppati per sistemi di questo tipo. Come vedremo, Tales è stata una delle prime serie a credere attivamente in questa tipologia di giochi. Ovviamente, in linea teorica, anche Tactics Union fa parte di questo gruppo, ma visto che ne abbiamo già parlato, evito di ripetermi. Anche questi non sono mai usciti dal Giappone.
Tales of Tactics (2004)
Uscito per i primissimi sistemi mobile complessi (DoCoMo, FOMA, au e WIN), Tales of Tactics permette di creare una squadra con vari personaggi di altri Tales per affrontare una serie di sfide, usando un gameplay che ricorda tantissimo quello di Fire Emblem. Sono stati poi aggiunti anche vari minigiochi e contenuti aggiuntivi tramite vari DLC.
Tales of Breaker (2005)
Una specie di seguito spirituale di Tales of Tactics sempre per sistemi mobile complessi (DoCoMo, FOMA, au e WIN). Al contrario del predecessore, però, Tales of Breaker ricorda più da vicino la saga principale come gameplay e presenta una storia originale senza apparizioni crossover. La storia segue una giovane ragazza di nome Mika che con i suoi compagni deve salvare il mondo da un misterioso male.
Tales of Commons (2005)
Sviluppato solo per sistemi DoCoMo e FOMA, Tales of Commons presenta lo stesso gameplay del predecessore, ma una nuova storia completamente originale. Stavolta seguiremo le avventure nel mondo di Yupitel del giovane Alvin e della misteriosa Sefina.
Tales of Wahreit (2006)
L’ultimo gioco sviluppato per sistemi DoCoMo e FOMA e l’ultimo Tales of Mobile per un bel po’, Tales of Wahreit (verità in tedesco) presenta nuovamente una storia originale che segue le vicende di due sedicenni, Seltz Vakstrum e Vila Czarheit, oltre che dei loro compagni.
Tales of Asteria (2015)
Uscito per sistemi Android e iOS a nove anni di distanza dal predecessore, Tales of Asteria dovrebbe essere la penultima iterazione della serie Tales of Mobile e dovrebbe presentare nuovamente una storia originale. Il problema è che, a parte il logo, non ho trovato altre informazioni su questo gioco.
Tales of Crestoria (2020)
Il secondo Tales atteso quest’anno. Gli autori hanno promesso che pur essendo un gioco per sistemi iOS e Android avrà la stessa profondità di un gioco Mothership e presenterà una coinvolgente storia originale ambientata in un mondo distopico dove tutti i cittadini portano con sé un oggetto che previene i crimini. Sa un po’ di già sentito, ma sono comunque curioso. Speriamo arrivi in occidente.
Altri Giochi Escort
Ovviamente i giochi Escort di Tales non sono solo quelli che fanno parte delle serie Tales of the World o Tales of Mobile. Ho quindi radunato tutti gli altri in questo gruppo, escludendo ovviamente Tales of Symphonia: Dawn of the New World visto che ne abbiamo già parlato in precedenza. Ovviamente anche questi non sono mai usciti dai confini giapponesi con l’unica eccezione dell’appena citato Dawn of the New World.
Tales of the Tempest (2006)
In realtà Tales of the Tempest, sviluppato da Namco Tales Studio in collaborazione con Dimps per Nintendo DS, inizialmente doveva essere un gioco Mothership, ma i risultati di vendita pessimi e le pesanti critiche lo portarono a essere presto escluso e diventare uno dei primi titoli escort unici. La storia segue il lupo mannaro Caius Qualls intento a salvare la sua famiglia dalle autorità della chiesa.
Tales of Eternia Online (2006)
Questo è un MMORPG che, come suggerisce il titolo, è ambientato nello stesso mondo di Tales of Eternia e doveva espandere la lore e la storia di quest’ultimo dopo gli eventi del gioco. Nonostante una buona partenza, ebbe quasi immediatamente un crollo negli account e Bandai Namco chiuse tutto dopo solo un anno di attività.
Tales of VS. (2009)
Sviluppato da Matrix Software in collaborazione con Namco Tales Studio, Tales of VS. non è un action-rpg come gli altri, ma è un dannato picchiaduro per PlayStation Portable in cui ci si può picchiare usando vari personaggi tirati fuori da numerosi Tales diversi. Dannazione, quanto lo vorrei provare, ma è esclusiva giapponese.
Keroro RPG: Kishi to Musha to Densetsu no Kaizoku (2010)
Questo gioco è un assurdo crossover tra il manga/anime di Keroro e la serie di Tales! Praticamente usa i personaggi del primo ed il gameplay e lo stile grafico del secondo. Bizzarro assai, ma ovviamente non è mai uscito dai confini nipponici quindi non ho neanche idea di come sia effettivamente fatto.
Tales of the Heroes: Twin Brave (2012)
Sviluppato direttamente da Bandai Namco Games, ma sempre per PlayStation Portable, Tales of the Heroes, nuovamente, non è un classico action-rpg, ma è un Musou! Il giocatore sceglie un personaggio proveniente da un qualche Tales e vestendo i panni di quest’ultimo affronta una serie di missioni contro orde e orde di nemici in puro stile Dynasty Warriors. Mannaggia quanto vorrei provare anche questo.