Sviluppato da Kela van der Deijl e pubblicato da Freedom Games, Mail Time (qui il nostro articolo sull’annuncio del gioco) è un rilassante gioco di avventura con un forte elemento platform dove impersoneremo una sorta di postino fuso a Toad e con un tratto grafico quasi alla Adventure Time e un sistema ludico di base che rievoca persino Death Stranding. Noi abbiamo consegnato la posta su Nintendo Switch e questa è la nostra recensione!
Mail Time – un concatenarsi di favori
Andremo dritti al punto: l’elemento di punta di Mail Time è il cast di personaggi. Vario, divertente, innovativo, pacato ma carismatico, l’insieme di personaggi che ci attendono in questa breve avventura riescono a loro modo a ritagliarsi un piccolo spazio e a offrirci uno spaccato di esistenza credibile nonostante il loro essere surreale. Inoltre, c’è una coerenza di fondo nell’intero roster che rende il tutto decisamente coeso e credibile. Ma procediamo con ordine.
Chi siamo noi? La prima cosa che il titolo ci richiede di fare, è personalizzare il nostro alter ego con la testa di fungo. Una volta affrontato un semplice ma soddisfacente editor, saremo pronti a girovagare per la apparentemente vasta e stupefacente foresta di Grumblewood. L’ambientazione, infatti, è parte integrante dell’avventura oltre a essere l’ossatura ludica del titolo. La nostra missione principale è di trovare un tale Greg che vive proprio all’interno della foresta ma il problema è che non sappiamo esattamente dove accidenti trovarlo.
Per essere precisi, noi siamo un Mail Scout, un novellino e consegnare la lettera a Greg è la nostra primissima missione. Solo che è più complicato del previsto e infatti ci ritroveremo a fare di tutto ben prima di localizzare il nostro primo destinatario. E il bello di Mail Time è proprio quello: poter liberamente cercare di costruire il percorso per raggiungere l’obiettivo finale e intanto perdersi in tante piccole storie concatenate fra loro in modo leggero, divertente e che non lesinano argomenti di una certa importanza che spaziano da grandi temi come l’amicizia e l’amore arrivando per l’accettazione totale di se stessi e degli altri.
Nel mondo di Mail Time c’è armonia nella sua diversità. Non ci sono pericoli, non c’è game over, non ci sono danni da caduta anche se ti lanci dall’albero più alto senza paracadute. Lo scopo del titolo è condividere un’esperienza leggera e rilassante, provare anche a dare qualche insegnamento presentandoci problemi quotidiani, drammi quotidiani e comuni un po’ a tutti in modo spontaneo, parlando praticamente a tutti. Lo fa inserendo in mezzo anche una tipologia di umorismo, non volgare, che funziona e che ricorda un po’ Animal Crossing.
Certo, non aspettarti un canovaccio narrativo di alto livello ma la trama funziona, è coerente, rispetta il proprio ritmo, non nasconde i propri obiettivi e la durata complessiva, abbastanza ridotta, è più che sufficiente per lasciare un messaggio, rendere ogni consegna a suo modo particolare e gradevole. Se Mail Time ti cattura, difficilmente riuscirai a staccarti prima dei titoli di coda almeno che non vieni catturato dalla foresta iniziando a girovagare, saltellare e volteggiare in aria.
Un platform senza vite
Mail Time è un gioco d’avventura 3D con una struttura ludica prevalentemente da platform. Salterai, rimbalzerai, volteggerai e planerai in continuazione. Il level design della foresta, d’altronde, è accattivante, cattura, incita all’esplorazione nonostante le sue misure ridotte. Lo fa grazie a una struttura non solo orizzontale ma soprattutto verticale che colpisce non per complessità ma per coerenza strutturale.
Come accennato in precedenza, non c’è game over, non c’è “morte” e non ci sono neanche combattimenti. Il piccolo fungo postino non può combattere, d’altronde in Mail Time regna un alone pacifico invidiabile. Il gioco ci chiede invece di esplorare, trovare collezionabili di vario genere, recuperare materiali e soprattutto d’interagire coi vari personaggi, scoprire le loro storie, vivere le loro emozioni e ricevere da loro preziosi indizi.
Tutto Mail Time, in sintesi, non è altro che un continuo rimbalzare da un personaggio all’altro, consegnando lettere, messaggi, raccogliendo indizi e svelando man mano il percorso che ci porterà all’obiettivo finale. Certo non tutto è obbligatorio ma consigliamo calorosamente di scoprire il più possibile su ogni singolo abitante. La scrittura d’altronde è molto buona e il risultato complessiva lascia il segno.
Oltre a camminare, saltare e doppio-saltare, il protagonista è dotato di una sorta di macro-lettera che utilizza per planare dalle alture. Il tutto in modo rapido e intuitivo, nonché accessibile. Senza contare che oltre il protagonista, anche lo zaino e la già citata macro-lettera possono essere personalizzate in un editor modesto ma abbastanza vario. Infine, il titolo include nelle opzioni, un sistema di assegnazione di “medaglie” che si ottengono man mano che si eseguono determinate azioni e/o missioni.
Grafica e sonoro
Graficamente il titolo è accattivante grazie a una coerenza visiva molto gradevole che muta con calma e prende tutto dalle quattro stagioni, autunno in primis. Il colore pastello è una scelta azzeccata e nonostante qualche inevitabile riciclo di elementi ambientali, il risultato finale è comunque piacevole con un colpo d’occhio che soddisfa. Peccato solo per qualche rallentamento, soprattutto quando ti ritroverai a planare.
Da segnalare anche qualche elemento che viene caricato in lieve ritardo ma niente che vada a danneggiare troppo l’esperienza complessiva. Buono il sonoro, in linea con il ritmo compassato dell’esperienza senza mai risultare invadente o fastidioso. Purtroppo, Mail Time è sprovvisto dei sottotitoli in lingua italiana il che, nonostante un inglese abbastanza elementare, può creare qualche scontento considerando che il titolo è incentrato soprattutto sui dialoghi e la raccolta d’informazioni.
Infine, Mail Time si difende molto bene in entrambe le modalità dell’ibrida Nintendo. Noi abbiamo preferito la portatile dove il titolo non solo si dimostra decisamente più comodo da fruire ma lo schermo compatto rende la foresta graficamente ancora più incantevole da vivere.