Oggi mettiamo da parte, anche solo per un momento, le consuete sessioni di gioco per dedicarci a un approfondimento su una delle figure più oscure e affascinanti del panorama videoludico.
In questo nostro angolo editoriale parleremo dell’ultimo e temibile avversario del controverso Diablo 3, protagonista assoluto dell’espansione Reaper of Souls: Malthael, l’Angelo della Morte.

Le origini della Morte
Malthael, come tutti gli Angeli dell’universo di Diablo, è nato dal Crystal Arch, assumendo il ruolo di Arcangelo della Saggezza di Anu. In quanto membro più anziano e, naturalmente, saggio del Concilio di Angiris, fu indicato come leader del gruppo.
Con lo scoppio dell’Eterno Conflitto, Malthael e gli altri Arcangeli guidarono le forze del Paradiso in guerra. Durante la grande battaglia nel Pandemonio, Malthael condusse le forze angeliche sul campo di battaglia, deflettendo i colpi delle armate demoniache e rivolgendo contro i diavoli le loro stesse armi.

La strategia di Malthael fu tanto impeccabile da permettere di catturare Diablo. Purtroppo Imperius, noto per il suo odio ardente per i diavoli, uccise il Signore degli Inferni in un impeto di rabbia, rovinando di fatto il piano di prenderlo prigioniero.
Itherael, l’Arcangelo del Destino, racconta che fu proprio durante lo scontro con l’Inferno che Malthael trovò l’Occhio di Anu nel Pandemonio e gli diede il nome di Worldstone.
Nessun giudizio per l’Umanità
Anche nel conflitto nasce l’amore, in particolare tra l’angelo Inarius e la demone Lilith, che rubando la Worldstone creano il mondo di Sanctuarium affinché sia un’isola di pace. Malthael, come Arcangelo della Saggezza, era consumato dalla propria incapacità di trovarla.
Quando venne il momento per gli Angeli di votare il destino di Sanctuarium e dell’umanità, e la distruzione della Worldstone divenne di pubblico dominio, Malthael era silenzioso. Nessuno sapeva dire se fosse turbato dal fallimento e dalle sue conseguenze.
“Whatever the choice in the end, it does not matter for me…I abstain.”
All’umanità venne permesso di esistere. Ma qualcosa di turpe e mai provato prima aveva messo radici in Malthael.
La fine della Saggezza
Un morboso interesse per l’umanità aveva preso Malthael. Senza una parola, abbandonò il Concilio di Angiris, rompendone l’unità di cui era stato arbitro. Scomparve all’interno del Pandemonio, alla ricerca della risposta ai misteri della vita, della morte e dell’umanità.
Prima che la follia lo divorasse, Malthael giunse ad una conclusione: l’umanità era destinata ad essere sempre controllata dall’Inferno e le azioni del Concilio per mantenere l’ordine sarebbero sempre state futili.

L’umanità era un abominio, sempre votata al male, dalla tentazione e alla distruzione. Non c’era modo di salvarla, anzi, la sua estinzione era la saggezza che avrebbe permesso all’Universo di rimanere in equilibrio.
Nel cuore del Pandemonio, dove un tempo era conservata la Worldstone, c’era un enorme vortice di anime dal potere inimmaginabile, il cui potere trasformò Malthael nell’Aspetto della Morte. Dai bastioni del Pandemonio, la Morte spiegò le sue ali – era ora che l’umanità, la forza demoniaca più potente rimasta dopo la morte di Diablo, affrontasse il suo destino.
Mietitore di Anime
Estinguere l’umanità è un piano che richiede tanta preparazione. Per prima cosa Malthael prese il controllo dei Templari, in modo che potessero svolgere da forza d’assalto. Portò dalla sua parte gli Angeli Urzael, come suo luogotenente, e Balzael, affinché monitorasse il Concilio di Angiris.
La Pietra Nera delle Anime, che conteneva l’anima di Diablo, stava corrompendo il Paradiso, per cui urgeva nasconderla dove non potesse essere mai più trovata. Era l’occasione perfetta per impossessarsene.

La Pietra Nera delle Anime era in viaggio dai Pinnacoli Celesti alla Tomba di Rakkis, trasportata da Tyrael e altri Hordarim. Malthael, avvertito da Balzael, calò su di loro, uccidendo tutti gli esseri umani e lasciando in vita solo suo fratello – puro dal Male, al contrario dell’umanità.
I Mietitori di Malthael calarono su Westmarch, dando il via al piano di epurazione del mondo, un progetto che, in poco tempo, sembrava già essere vicino al suo completamento: Malthael, con grande sgomento di Tyrael e del Nephilim, protagonista di Diablo III, stava assorbendo tutta l’essenza demoniaca di Sanctuarium nella Pietra Nera delle Anime.
Malthael stava mietendo le anime di tutto il regno mortale.
Arriverà la Morte e avrà i tuoi occhi
In un atto di tradimento contro i suoi fratelli, Malthael attaccò gli Angeli a guardia dei cancelli del Pandemonio. Imperius e il Concilio furono quindi costretti ad intervenire a fianco di Tyrael e del Nephilim, assaltando la Fortezza del Pandemonio in un attacco congiunto disperato.
Nel cuore della Fortezza Malthael stava portando a termine il suo piano, l’umanità quasi estinta, quando il Nephilim irruppe per ingaggiarlo nello scontro finale.
Messo all’angolo da una forza che aveva già sconfitto Inferno e Paradiso, Malthael si rivolse all’ultima risorsa: fece a pezzi la Pietra delle Anime, assorbì la potenza maligna di Diablo, divenendo Morte incarnata.

Tuttavia, nemmeno la Morte poteva vincere una battaglia così disperata. Sconfitto, agonizzante, Malthael deflagrò in un’esplosione di potere divorante che distrusse la Fortezza. Mentre precipitava nell’abisso, l’essenza di Diablo e dei Signori Infernali fuoriuscì dal suo corpo. Ironicamente, nella morte, Malthael aveva rilasciato di nuovo il Male che aveva giurato di eradicare.
Nonostante tutto, il 90% della popolazione di Sanctuarium era stata consumata.
Malthael era stato fermato, ma Morte era arrivata comunque. Aveva fatto il suo lavoro.
“No one can stop death…”