Durante un’intervista con IGN il creatore del noto picchiaduro si è chiesto se varrebbe la pena depotenziare la ben nota violenza estrema affinché gli streamers possano guadagnarci sopra monetizzando le risse videoludiche nei propri canali.
Certo, la libertà di scelta è bene accetta, ma te lo immagini il prossimo Dark Souls dove prima di creare il personaggio ti si chiede se vuoi giocare alla difficoltà “Zimbello di corte”?
Caro Ed, tu forse senza quelle folte sopracciglia saresti sempre lo stesso genio che ha regalato a me e tanti altri emozioni da discount grazie alla tua saga (emozioni da discount in senso positivo sia chiaro, un pò come quando a natale ti rivedi il caro Bruce fare bungee jumping dal palazzo Nakatomi, se mi concedi un paragone cinematografico). Ma Mortal Kombat senza sangue e sbudellamenti, senza smembramenti né disarticolazioni diventerebbe “Moore (tidy) Kombat”, anche se fosse solo un’opzione tra le impostazioni grafiche.
Lascia stare se gli streamers non possono monetizzare, a necessità virtù. Si apriranno un account su Only Fans. Poi me la immagino la stampa puntare il dito sentenziatore perché i nuovi giocatori giocano malissimo.
Sfrutto questa notizia ripresa dalla testata americana come invocazione affinché Mortal Kombat resti fieramente e maledettamente Mortal Kombat!
Tranquilli, sembra fosse solo una rimuginazione del vecchio caro Boon e che l’anima del picchiaduro non verrà assorbita rinsecchendo la personalità del titolo come fosse un avversario di Shang Tsung.