Il mondo dei videogiochi non è solamente pieno di avventure fantastiche e incredibili magie, ma a volte sa essere veramente implacabile e senza pietà, in particolare con le software house che decidono di viverci dentro. La storia è piena di aziende videoludiche che hanno lasciato il proverbiale “segno”, partendo dal “Nulla” e arrivando sulla cima del mondo videoludico e, nello stesso modo, ce ne sono altre (meno fortunate) che dal “Nulla” sono partite e al “Nulla” sono tornate senza fare il minimo rumore. In questa triste categoria oggi si va a inserire la mamma della serie videoludica RPG (Role-Playing Games) ispirata alle mitiche avventure dei due fratelli idraulici più amati del mondo, stiamo parlando della “stella cadente” AlphaDream.
Tutti i sogni prima o poi finiscono…
Fondata nell’ormai lontano 2000 da Tetsuo Mizuno a Tokyo con il nome di Alpha Star (cambiato successivamente in AlphaDream), la software house giapponese cominciò sin da subito a distinguersi per la sua stretta collaborazione con Nintendo, insieme alla quale riuscì a rilasciare diversi titoli per le console portatili di quest’ultima, dal “vecchio” GameBoy Color al “moderno” Nintendo 3DS.
AlphaDream ebbe il grande merito di riuscire a portare Mario & Luigi all’interno di una categoria molto impegnativa e affollata come quella degli RPG, nella quale ditte come Square Enix ancora oggi dominano incontrastate… ma questa è un’altra storia. Tra i titoli più noti di AlphaDream si annoverano: Mario & Luigi: Dream Team Bros, Mario & Luigi: Paper Jam Bros, Mario & Luigi Superstar Saga + Scagnozzi di Bowser, Mario & Luigi Viaggio al centro di Bowser + Le avventure di Bowser Junior.
La “triste notizia” arriva direttamente da Yahoo Japan, la quale ha annunciato che la software house giapponese AlphaDream ha ufficialmente presentato l’istanza di fallimento il 1 ottobre 2019. Secondo Yahoo Japan, AlphaDream ha registrato un fatturato annuo costante di circa 300 milioni di Yen fino alla fine dell’anno fiscale giapponese del 2013, fino ad arrivare a marzo 2014. Ciononostante, dopo questo periodo, la società giapponese è stata costretta ad accettare l’aumento dei costi di sviluppo, con l’ovvia conseguenza di una diminuzione delle entrate. Piano piano, tutte queste particolari situazioni e un debito di oltre 465 milioni di Yen, hanno portato AlphaDream a una lenta e inesorabile morte, ufficializzata proprio ieri.