Spazio, ultima frontiera; così recitava, qualche anno prima dello sbarco sulla luna, l’incipit di Star Trek, storico telefilm fantascientifico. Oggi, almeno per la porzione più vicina al nostro pianeta, non possiamo più parlare di frontiera, tuttavia l’esplorazione spaziale rimane sempre uno degli argomenti che più fa sognare l’essere umano, specialmente in un periodo storico in cui l’epopea astronautica sembra riprendere vigore.
E’ cronaca degli ultimi giorni infatti, la serie di successi conseguita dalla SpaceX di Elon Musk, che ha fornito la NASA di vettori riutilizzabili; insieme agli studi e ai risultati ottenuti anche dalla competitor Blue Origin di Jeff Bezos, la corsa allo spazio sembra oggi essersi riaperta.
E se l’attualità si ferma qui, con Mars Horizon abbiamo la possibilità di rivivere la corsa allo spazio dal suo inizio, arrivando anche a cambiare la storia.
La possibilità di riscrivere, o ripetere, determinati eventi storici non è una novità nei videogiochi; quello che porta Mars Horizon a distinguersi da altri titoli è il fatto che qui non influenzeremo il corso degli eventi con guerre o manovre politiche, ma semplicemente scegliendo quale agenzia spaziale guidare.
La prima scelta che ci pone davanti il gioco infatti, è selezionare il nostro prossimo luogo di lavoro scegliendo tra ESA, NASA, l’agenzia sovietico-russa attualmente denominata Roscosmos, il programma spaziale cinese e quello giapponese.
Per aggiungere maggior pepe al gameplay, e aumentare l’immedesimazione del giocatore, Mars Horizon si rende colpevole di un piccolo falso storico: iniziando il gioco negli anni ’50, i progetti spaziali asiatici ed europei non esistevano e con essi gli enti preposti. Come tutti gli appassionati di storia ricorderanno, la corsa alla luna fu una gara a due tra Stati Uniti e Unione Sovietica.
Tuttavia è un peccato veniale, funzionale al gameplay e giustificato dall’obiettivo finale del gioco ovvero la conquista del pianeta rosso.
Come avrai capito Mars Horizon è un gestionale, sviluppato da Auroch Digital con il supporto dellaEuropean Space Agency, in cui avremo a che fare con tutte le logistiche atte a mandare avanti la nostra agenzia cui si aggiungono alcuni incarichi relativi alle missioni che man mano lanceremo.
L’obiettivo principale della nostra gestione è quello di costruire le strutture della nostra agenzia, pianificare ed eseguire le missioni, compiere ricerche e più in generale fare tutto quanto in nostro potere per agevolare il progresso.
Per mandare avanti la baracca avremo 3 valute a disposizione: denaro, supporto e scienza.
La scienza viene utilizzata per completare le ricerche e viene incrementata dalle missioni e da alcuni edifici.
I soldi sono ovviamente la risorsa più importante, perchè ci consente di costruire veicoli, edifici, reclutare astronauti e in generale agevolare il nostro compito. Come nella realtà, la nostra capacità economica è strettamente collegata ai supporti governativi: più alto sarà, più soldi avremo a nostra disposizione. Anche il supporto è collegato alle missioni, ma abbiamo a nostra disposizione alcuni eventi, come lecampagne di pubbliche relazioni, che aiuteranno la nostra causa.
La competizione tra agenzie è la parte principale di Mars Horizon, anzi la potremmo definire il vero motore del gioco. Ci sono numerosi obiettivi da raggiungere, per cui riceveremo delle medaglie come quella per il primo animale nello spazio, la camminata sulla luna eccetera.
Tuttavia, potremo anche collaborare con le nostre controparti, condividendo ricerche oppure varando missioni condivise. Ogni agenzia ha quella che potremo definire una sorta di affinitàcon le altre, che potrà migliorare o peggiorare col tempo.
Va comunque considerato che aiutare gli altri potrebbe essere un’arma a doppio taglio, visto che la corsa allo spazio è imprevedibile.
Essere i primi significa acquisire prestigio, supporto e conseguentemente raggiungere bonus vari, in ricerca e sviluppo. Sopratutto,essere i primi vuol dire fare la storia.
La ricerca
In Mars Horizon ci sono tre alberi di ricerca principali: missioni, edifici e veicoli.
Nel primo caso, il funzionamento è intuitivo: non potremo andare sulla Luna o su Marte senza fare delle ricerche.
L’alberatura degli edifici ci consente di portare avanti i nostri progetti per le missioni, assolvere a compiti secondari ed è indispensabie per avere a disposizione costruzioni importanti come il controllo missione o la piattaforma di lancio.
L’ultima ricerca a nostra disposizione, quella dei veicoli, ci consente di costruire mezzi sicuri e sempre più efficienti.
La costruzione dei vettori è un’altra componente di Mars Horizon, anche se non avremo a che fare con l’aspetto più strettamente tecnico, limitandoci al risk management.
Dovremo stare attenti ad evitare effetti collaterali nell’assemblamento, concentrandoci su tutto quanto può portarci dei bonus; pur avendo a disposizione molte parti con cui mettere insieme il razzo, i requisiti delle missioni riducono notevolmente le opzioni realmente utili.
Potremo salvare le configurazioni già scelte per velocizzare le costruzioni future, anche se spesso saremo costretti a fare il lavoro da capo. Per fortuna in linea di massima ci basterà avere uno stadio superiore, stabilire una capacità di caricoe scegliere un booster per avere un razzo funzionante.
In missione
Una volta completati i preparativi, è il momento di dedicarsi alle missioni vere e proprie.
In questo caso avremo una gestione più profonda, con tanti mini incarichi a nostra disposizione; per fortuna c’è la possibilità di impostare tutto in automatico e lasciare il controllo al computer, utilissimo dopo la prima manciata di missioni.
Questo perchè inizialmente le missioni costituiscono un minigioco divertente, destinato a calare alla lunga.
In questi frangenti riusciamo a goderci alcune animazioni e più o meno tutto il meglio che Mars Horizon può offrire dal punto di vista grafico, dato che per la maggior parte del tempo avremo a che fare con dei men
Mars Horizon ha uno stile molto colorato e pulito, che permea anche i menù che risultano piacevoli a vedersi.
L’interfaccia è ben costruita, intuitiva per la maggior parte del tempo con qualche complicazione in alcuni frangenti.
Ad esempio, pianificare le missioni è una procedura molto lunga, da affrontare per stepche richiedono numerosi mesi in game. E’ così anche nella vita reale, è vero, ma qui non possiamo procedere liberamente, ogni passaggio va compiuto dopo avere completato il precedente.
Questa particolare scelta può generare talvolta confusione sull’ordine da adottare e causare qualche ritardo.
Il problema principale di Mars Horizons è che, nonostante le premesse, il gameplay e la materia trattata si intrecciano molto poco.
La sua natura di gioco gestionale fa si che potremo dimenticare tutto il contesto, per concentrarci solo sulle mere percentuali e mietere successi senza problemi.
Anche la costruzione degli edifici è un po’ carente: potremo scegliere quali costruzioni e dove piazzarle, ma è un aspetto che sembra rimanere in secondo piano nell’economia di gioco; certo, ci aiutano a massimizzare il potenziale dell’agenzia, ma niente di più. Qualche opzione in più non avrebbe guastato