Se Peter Parker perde la metro….
Caro lettore, prima di iniziare la recensione, come di consueto, ti chiedo di pazientare per un paio di righe, giusto il tempo di una spiegazione.
Noi di iCrewplay lavoriamo a tutta velocità, affinchè il tuo e nostro sito sia il più dinamico e piacevole possibile da leggere. Concetto che si applica a maggior ragione alle recensioni: per farle uscire rapidamente facciamo anche rush notturni per terminare i giochi e offrirti una visione che sia la più completa e accurata possibile.
Perché allora la recensione di Marvel la Grande Alleanza 3 esce così in ritardo? La risposta è putroppo molto semplice: nonostante Nintendo ci avesse assicurato il giusto supporto, in questo come in altri casi, non ha ritenuto opportuno fornirci una copia stampa del gioco. Purtroppo è già successo in passato, segnando una piccola sconfitta per tutti noi che mettiamo ogni giorno il massimo impegno per fornirti la migliore esperienza possibile.
Ma ehi, bando alle ciance! Il tuo amichevole redattore di quartiere ha acquistato Marvel la Grande Alleanza 3: l’Ordine Nero appositamente per recensirlo!
Il ritorno dell’alleanza
Uno dei giochi più interessanti (e memorabili) del 2006 fu un team-up, ancora oggi molto apprezzato: Marvel la Grande Alleanza.
Non si trattava di un gioco particolarmente innovativo in realtà, quanto piuttosto di un classico beat’em up con elementi GDR; era, ma lo è ancora oggi, un gioco divertente ricco di easter egg e came.
Un paio d’anni dopo, siamo nel 2009, arriva il seguito chiamato, senza troppa fantasia, Marvel la Grande Alleanza 2. Basato sul celebre arco narrativo di Civil War, questo secondo capitolo non riuscì a bissare il successo del primo, risultando inferiore sotto ogni punto di vista.
Una decade dopo, quando nessuno se lo aspettava più, ci troviamo al cospetto di Marvel la Grande Alleanza 3, che ci ricorda cosa rese il primo titolo così divertente.
Diversamente dai precedenti (e dal loro padre spirituale, X-Men Legends), questo Marvel la Grande Alleanza 3: l’Ordine Nero è sviluppato da Team Ninja; gli sviluppatori hanno deciso di riportare la formula alle origini, con un approccio che ha molti risvolti positivi.
L’esperienza di gioco ne esce così più snella, viene enfatizzato il gameplay ed eliminato il superfluo; da appassionato di fumetti personalmente apprezzavo il contorno, di cui sento l’assenza.
L’idea alla base delle serie La Grande Alleanza e Legends va ritrovata in un grande classico dei videogame, ovvero Gauntlet Legends. Dovremo quindi assemblare una squadra di quattro supereroi, ognuno con il proprio set di mosse e i propri poteri, e attraversare livelli zeppi di nemici. Di tanto in tanto ci saranno dei puzzle, mai troppo ostici. Spesso ci imbatteremo in un boss, sconfitto il quale il livello della nostra squadra aumenterà, conferendo agli eroi nuovi poteri, abilità e bonus vari.
La storia è ampiamente influenzata da elementi provenienti dal Marvel Cinematic Universe ma per lo più è una scusa per viaggiare tra le varie location in cui fare a cazzotti; è lo stesso approccio del capostipite della serie (che uscì prima dell’avvento dell’MCU) ed è molto divertente.
Iniziamo il gioco nei panni dei Guardiani della Galassia, cercando di recuperare le Gemme dell’Infinito prima di Thanos, per poi fare squadra con Spider-Man; man mano che proseguiremo nella storia potremo sbloccare altri personaggi con cui giocare nella battaglia contro le truppe dell’ineluttabile tiranno, sempre concentrato a conquistare le preziose gemme.
I personaggi stessi sono espressione dello stile snello adottato da Team Ninja per il gioco: negli altri giochi, ogni supereroe aveva dozzine di poteri a disposizione, davvero troppi. Alcuni poteri erano progressivi e altri non avevano grande significato, tutto questo non esiste più: ogni combattente ha solo quattro mosse speciali, tutte differenti tra di loro.
Questa è una buona scelta, dal momento che invece di darti tantissime opzioni che non avrai alcun interesse ad utilizzare, Marvel Ultimate Alliance 3 te ne mette a disposizione poche, ma buone, che sarai sicuramente impaziente di provare.
Il primo attacco speciale di Wolverine ad esempio è una raffica di artigliate che causa enormi danni ma lo tiene fermo sul posto; con la sua seconda mossa l’ x-man salta in aria e, se posizionato correttamente, porterà un nemico con sé colpendolo durante la caduta. Entrambe sono mosse potenti e sono unicamente a disposizione di Logan.
Ancora, le mosse base di ogni personaggio hanno uno stile unico a differenziarle. Prendiamo di nuovo in esame i Guardiani della Galassia. Drax ha la mossa più semplice e classica, pugnalando chiunque con i suoi coltelli; potremmo paragonarlo a Gamora che usa una spada, ma essendo più agile il suo attacco richiede maggior precisione. Allo stesso tempo, entrambi sono del tutto diversi da Star-Lord che ha a disposizione soltanto attacchi blaster a lungo raggio.
Moltiplichiamo le stesse considerazioni per un roster molto ampio che include Scarlet, Nightcrawler, Spiderman e Vedova Nera e il risultato non è affatto male!
Gameplay
L’azione può diventare frenetica ed è facile distrarsi, ma il gameplay non è banale; mi è capitato di essere sconfitto da Ultron, pur avendo il team con il pieno di focus. Dopo un paio di tentativi ho capito che era perché utilizzavo un approccio poco prudente; ho dovuto utilizzare la squadra di livello più alto, con i migliori power up e sono servite tutte le tattiche a mia disposizione per avere la meglio sul malvagio robot.
Questo è per fare un esempio, non è l’unico momento sfidante ma indica bene la programmazione di un gioco che va affrontato usando tutti i mezzi in nostro possesso.
Alla fin fine le meccaniche di gioco sono la cosa più importante e in questo Marvel la Grande Alleanza 3 fa le cose per bene; se giochi a questo titolo è perché vuoi creare un tuo team con gli eroi Marvel, una fantasia che il gioco ti consente di realizzare ai massimi livelli. Tuttavia ci sono state alcune semplificazioni che hanno rimosso parte degli elementi a cui eravamo abituati negli scorsi capitoli, come l’esplorazione delle basi.
Nei capitoli più vecchi della serie c’era la possibilità di esplorare aree provenienti dai fumetti. Il primo Marvel la Grande Alleanza ci consentiva di girare per Asgard e la villa di Doctor Strange, così come in X-Men Legends era presente una bellissima versione della X Mansion.
Mancano anche i quiz che in quei titoli ci davano punti esperienza rispondendo a domande sull’universo Marvel; erano sciocchi, è vero, però era una caratteristica simpatica.
Allo stesso modo nel primo capitolo potevamo sbloccare 4 costumi per ogni personaggio, ognuno dei quali era connesso ad alcuni aspetti della sua storia; i vari costumi, inoltre, conferivano all’utilizzatore differenti statistiche.
I costumi sbloccabili tornano in questo terzo capitolo, ma sono semplici cambi di texture e non vere trasformazioni. E’ difficile lamentarsi quando l’aspetto di default è così buono, ma di tanto in tanto si avverte la necessità di un cambiamento sulla falsariga di quanto avveniva in precedenza.
La stessa cosa vale per le prove denominate Infinity Trials, che sono simili al simulatore presente negli altri titoli della serie; mentre all’epoca erano però collegati alla lore della Marvel e ci consentivano di rivivere momenti cruciali nella carriera degli eroi, in questo caso sono delle mere ripetizioni di livelli e boss già affrontati, con l’aggiunta di sfide come “soltanto gli attacchi in sinergia causano danno” oppure “perdi gradualmente energia recuperabile solo danneggiando i nemici”.
Se queste missioni mostrano l’ottimo livello delle meccaniche di gioco, sarebbe stato meglio avere a disposizione delle secondarie con le quali esplorare il mondo di gioco e approfondire i personaggi, piuttosto che combattere contro il Doctor Octopus per l’ennesima volta.
Quello che ha sorpreso un po’ tutti all’annuncio di Marvel la Grande Alleanza 3 è che si tratti di un titolo in esclusiva su Switch; del resto tutti i precedenti erano multipiattaforma e la Disney sembra proprio quel tipo di compagnia interessata a massimizzare i ricavi, rivolgendosi a quanti più giocatori possibile.
Quale che sia stata la ragione di questa scelta, senza dubbio ci sono dei risvolti positivi come ad esempio l’introduzione di una delle più famose caratteristiche di Nintendo: il multiplayer local. Basta prendere in mano un controller, premere qualche pulsante e chiunque potrà entrare in qualunque momento nella partita; condividere il gioco con un amico aumenta senza dubbio il divertimento, ma se vorremo tornare a giocare in singolo basterà semplicemente spegnere il controller.
Ovviamente è presente anche il multiplayer online, ma chiunque si può rendere conto della forza del co-op in locale in un gioco di questo tipo. E’ proprio questo genere di cose a fare la forza di un gioco, è abbastanza facile che Marvel la Grande Alleanza 3 possa diventare il preferito all’interno di appartamenti e gruppi di amici. Puoi scommetterci.
Segnali di Stile
La Grande Alleanza 3 non è comunque un titolo esente da difetti, che si spera verranno sistemati alla prima patch utile. Uno di questi è la camera, un vero e proprio disastro nel momento che il gioco utilizza inquadrature cinematografiche per creare un effetto simile alle splash page dei fumetti (ovvero le illustrazioni a doppia pagina).
La maggior parte del tempo invece è un disastro e basta, come ad esempio quando viene inquadrato un angolo mentre Thor e Daredevil vengono pestati da un gruppo di ninja; va detto che è un problema sporadico nel single player, ma si presenta di frequente durante le partite in multigiocatore. Nulla che rovina l’esperienza di gioco, ma va sottolineato.
Qualche problema si riscontra anche nel comparto audio. Il cast di doppiatori, rigorosamente in inglese, è di primo livello e attinge dai cartoni animati (Eric Loomis torna a doppiare Iron Man) fino ai giochi più recenti (Yuri Lowental).
E’ un peccato che per la maggior parte del tempo si limitino a urlare e grugnire, versi che diventano ben presto irritanti, tanto da spingerci a cercare il tasto muto. Non sarebbe male una patch in grado di aggiungere nuove frasi o diminuire il numero di versi.