Esistono dei prodotti che, a causa del grande peso delle aspettative che portano sulle spalle, vengono fin da subito abbattuti e bistrattati. Questo è stato decisamente il caso di Marvel’s Avengers, del quale ho dubitato in primis io stesso, a furia di vedere teaser all’apparenza deludenti. Un comparto grafico abbastanza mediocre e un combat system a prima vista molto anonimo mi avevano fatto temere il peggio.
Provando la beta posso invece affermare senza alcun tipo di dubbio che la mia impressione a caldo era tutto tranne che corretta: seppur con qualche riserva potenzialmente mortale per il titolo, Marvel’s Avengers è riuscito a catturare la nostra attenzione! Vediamo il perché!
Il singleplayer ci ha convinto!
Paradossalmente la parte che sembra più solida della produzione è la stessa di cui i giocatori avevano più paura. I modelli degli eroi sono animati benissimo, impreziositi da un’ottima recitazione e da un’altrettanta buona scrittura. Fino al punto massimo della trama disponibile nella beta, abbiamo trovato tutti gli elementi necessari a una campagna più che soddisfacente, fra boss fight riuscitissime e ambienti, missioni e nemici molto variegati, in grado di far fruttare al meglio il gameplay.
Grazie all’estrema diversificazione delle abilità, suddivise in tre skill-tree (di cui soltanto uno disponibile nella beta), crediamo che il gameplay di Marvel’s Avengers, seppur semplice, sia abbastanza profondo da rendere la campagna piacevole e divertente da giocare. Parlando senza la possibilità di provare tutte le abilità disponibili, dobbiamo però ammettere che le meccaniche base del combat system sono molto simili per tutti i personaggi.
Certo, ognuno ha il proprio stile, i propri punti di forza e le proprie abilità, ma la mappatura dei tasti rimane pressapoco la stessa per tutti i personaggi. Basterà perciò poco tempo per imparare a gestirli, il che potrebbe essere un’ottima notizia per un titolo story-driven. Non è però questo l’archetipo di Marvel’s Avengers, ed ecco che arriviamo al nodo che più ci preoccupa del titolo.
Il sistema di loot e il multiplayer rischiano di distruggere l’esperienza
Il fatto che Marvel’s Avengers sia un Game as a Service è croce e delizia di questo progetto. Qualcuno avrebbe preferito un’esperienza solo singleplayer, ma le potenziali possibilità offerte da questo modello videoludico sono innumerevoli. Costanti aggiornamenti, nuovi personaggi, abilità, skin, intere modalità e la possibilità di giocare con gli amici: difficile non rimanere estasiati da un’offerta del genere.
Per contro serve una reale motivazione per rimanere incollati a un titolo di questo genere, un obiettivo a breve/medio/ lungo termine che consenta ai giocatori di aver voglia di rientrare su Marvel’s Avengers una volta finita la campagna. Nella beta sono presenti 3 modalità diverse:
- War Zones
La beta ci propone le War Zones, per l’esattezza cinque missioni diverse. L’obiettivo è, in compagnia di 4 giocatori, eliminare i nemici e superare dei piccoli puzzle per accedere a zone chiuse che contengono loot di vario tipo. Interessanti, ma estremamente ripetitive.
- Drop Zones
Altre cinque missioni che Crystal Dynamics ci ha voluto proporre nella beta. Di una durata di 10 minuti, le Drop Zones ci vedranno alle prese con obiettivi come la difesa di una postazione. Anche qui, si tratta di missioni dinamiche e veloci, ma che possono intrattenere un giocatore per molto poco.
- HARM Rooms
Le stanze HARM (Holographic Augmented Reality Machine) non sono altro che “stanze di pratica”. Potrai sperimentare 3 difficoltà diverse con ogni Avenger e in compagnia dell’AI o di 3 amici. La difficoltà aumenterà con il progredire del tempo, ma se riuscirai a superare le stanze riceverai dei premi!
Adesso, sappiamo che le War Zones non si limiteranno a quanto abbiamo visto nella beta, all’uscita del gioco completo questo tipo di missione verrà suddiviso in due sottocategorie, le Missioni Iconiche e le Missioni di Fazione. Le prime ci permetteranno di vivere storie memorabili del mondo Marvel, le seconde vedranno gli Avengers aiutare diversi alleati.
Anche così, è difficile immaginare un futuro radioso per Marvel’s Avengers se lo sviluppatore non deciderà di rivedere il sistema di loot. Il loot, come in Destiny per la luce, ha un suo indice numerico di potere e va ad aumentare alcune statistiche del personaggio con diversi perk. Posto che, anche solo osservare i buff degli equipaggiamenti risulta noioso alla vista, questi non hanno neanche un effetto visivo su schermo.
A priori da cosa equipaggeremo il nostro personaggio non cambierà di una virgola, almeno esteticamente. Inoltre al di là del potere generale che riusciremo ad accumulare, questi equipaggiamenti non danno minimamente la sensazione di serotonina che dovrebbe invece regalare un oggetto nuovo e più potente.
Concludendo…
A parte qualche calo di frame rate il comparto tecnico ci ha convinto, così come la campagna e il combat system. Ciò che non ci convince è come si comporterà il gioco sul lungo periodo, se Crystal Dynamics non corre ai ripari sul tema loot, Marvel’s Avengers rischia di fare la stessa fine di Anthem. Sappiamo che arriveranno altri personaggi, ma ci aspettiamo di vedere grandi miglioramenti dal lato loot, introducendo equipaggiamenti che vadano a modificare le abilità degli eroi o che ne donino proprio di nuove, in modo da creare mordente anche sul lungo periodo.
Impensabile infatti che lo sviluppatore introduca settimanalmente nuovi contenuti, per cui, come in quasi tutti i game as a service esistenti, ciò che spingerà i giocatori a continuare a giocare il titolo una volta finito il contenuto sarà il senso di progressione.
Il gameplay è molto divertente, ma non basta per le molteplici missioni fini a se stesse o al deludente loot. Per il momento ripassiamo la palla in mano a Crystal Dynamics, ricordandoti che al momento è fatta di vetro. Molto bella sicuramente, ma si rompe facilmente se viene fatta cadere!