Abbiamo provato il nuovo gioco PlayStation 4 targato Flashbulb Games
Max: The Curse of Brotherhood arriva finalmente su PlayStation4 dopo quattro anni dal suo debutto ufficiale; il gioco uscì in origine su Xbox One (in seguito poi venne lanciato per PC e Xbox 360) risultando un seguito di Max & the Magic Marker uscito nel mercato mobile. Quando approdò sul mercato riuscì a ritagliarsi una piccola fetta di giocatori in quanto offriva nuove idee e nuovi enigmi.Il prodotto è stato sviluppato da Flashbulb Games; si tratta di uno studio nuovo nato dalle ceneri della software house Play Press; tale azienda fu chiusa ufficialmente da Microsoft il 10 marzo 2016 dopo averla assorbita nel 2012 assieme ad altri piccoli studi di sviluppo per videogames.
La storia
Il protagonista del gioco è un bambino di nome Max; un giorno tornando da scuola entra nella sua cameretta e davanti ai suoi occhi c’è il fratellino Felix intendo a “distruggere” i suoi giochi preferiti. Osservando le movenze del fratello, Max decide di andare su motore di ricerca del proprio portatile e cercare un modo per potersi disfare di lui.
Il protagonista trova tra i risultati un incantesimo per far sparire Felix; una volta terminato di leggerlo nella stanza spunta un portale e da esso escono degli artigli che rapiscono suo fratello.
Max realizza quello che ha combinato e decide di tuffarsi anche lui nel vortice magico per andare a recuperarlo incurante dei pericoli che potrebbe trovare sul proprio cammino. Una volta nel mondo “fiabesco” capirà ben presto che non sarà facile la sua impresa in quanto sulla sua strada si troverà Lord Mustacho e del proprio esercito di mostri.
Il vecchio pennarello
Max potrà vantare l’aiuto di un vecchio pennarello magico (chiamato Magic Marker) in quanto è la sua fonte di potere per raggiungere il fratello e salvarlo; all’inizio dell’avventura non sarà possibile usare i poteri fin quando non ci sarà l’incontro con uno “spirito libero” reincarnato in una deliziosa nonnina.
La vecchia signora spiegherà a Max che suo fratello è tenuto prigioniero e dovrà salvarlo prima che venga assorbito da Lord Mustacho.
Il pennarello magico di Max potrà assorbire le anime dei vari spiriti aumentando il potere nel corso dei vari scenari e che verrà utilizzato per superare i vari ostacoli che si troverà di fronte. L’arma in questione potrà essere utilizzato solo in alcune zone dello scenario e sono facilmente visibili sullo schermo; in base al potere acquisito, il giocatore potrà per esempio creare rami o liane oppure semplicemente sollevare delle rocce.
Il “Magic Marker” avrà inchiostro limitato per cui occorre calcolare bene come usarlo per superare l’ostacolo che ci troveremo di fronte. In certi scenari bisognerà usare per bene il cervello per risolvere gli enigmi e continuare nella nostra missione per salvare Felix.
L’ambientazione
L’ambientazione che offre il gioco è moderatamente classico ma allo stesso tempo da un effetto fiabesco anche grazie alla grafica; quest’ultima, negli scenari a cui parteciperanno i giocatori, offre una grafica curata sia nel dettaglio degli “animati” sia nello sfondo che ci fa da cornice; i dettagli sono molto curati e anche le animazioni del personaggio durante l’integrazione con ciò che lo circonda. A causa di qualche bug può capitare che durante qualche azione la grafica non è ben allineata con il personaggio.
Gameplay
Il gioco offre varie metodologie per poter superare un ostacolo grazie alla piena libertà nel poter utilizzare il pennello magico; il giocatore potrà tracciare le linee di potere in vari modi e per questo il titolo non segue un binario preimpostato dove esiste soltanto una possibile soluzione per superare l’enigma. Rispetto alla versione di quattro anni fa uscita su console Microsoft, il gioco offre un livello di difficoltà superiore e in alcuni punti la precisione è vitale; la durata effettiva del gioco si aggira verso le sei ore giocate.
Il salvataggio del gioco avviene in automatico e in caso di “morte” del personaggio il gioco ci riporta all’ultimo check point senza farci iniziare nuovamente il livello al completo; per fare quest’azione esiste un’opzione nel menu premendo start sul controller. Un consiglio è di completare lo scenario interamente perché una volta che si avanza in certe parti è impossibile tornare indietro magari per recuperare un’oggetto non raccolto; durante lo scenario e mettendo in pausa potremmo notare in alto a destra il resoconto dei pezzi di tesoro e occhi di Lord Mustacho presenti nel livello intero.
I nemici hanno movenze indipendenti e possono interagire tra loro fornendo al nostro eroe la possibilità di usare queste “fusioni” per superare ostacoli che incontrerà durante il suo cammino.
Movimenti del personaggio
Trattandosi ovviamente di un gioco su console, si utilizzerà solamente il joypad e non in tutta la sua completezza; infatti per giocare a questo titolo bastano pochi tasti ma mirati per effettuare le varie operazioni. Le movenze del personaggio alla pressione del tasto ha un’ottima risposta e permette di interagire ottimamente con lo scenario in questione. Può risultare un po’ difficile coordinarsi con quelle poche occasioni in cui dovremmo essere veloci per creare una magia con il nostro pennellone; una volta preso la mano con le leve analogiche risulterà tutto più facile e immediato.
Elementi sonori
Forse la vera mancanza del gioco è relativo al lato sonoro dove è quasi del tutto assente; troveremo una leggera colonna sonora che ci accompagna durante l’avanzare del gioco ma che non si pone in primo piano; anche per questo la colonna sonora non sarà un elemento di ricordo per il giocatore. Invece i dialoghi (in lingua inglese) risultano puliti e coerenti con i personaggi come nel caso di Max dove la voce si sposa benissimo con il carattere del giovane ragazzo.
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