Ci sono titoli che si prendono troppo sul serio, e per questo motivo spesso falliscono nel rispettare le promesse fatte, e poi c’è Mayhem in Single Valley, che non fa niente di tutto ciò. Il titolo sviluppato da Fluxscopic è l’apoteosi del non-sense, sia per quanto riguarda la trama che le sue meccaniche di gameplay in generale, ma questo non è necessariamente un male. Difatti, con tutti i suoi inspiegabili argomenti, il gioco riesce a intrattenere il giocatore, offrendo qualche ora scanzonata e senza preoccupazioni…nel bel mezzo di un’apocalisse zombi.
C’era una volta un Jack, seduto sul sofà… no, questa intro alla trama di Mayhem in Single Valley non ha senso, ma del resto neanche la trama stessa ne ha uno. O meglio l’incipit narrativo, seppur stereotipato, potrebbe anche averlo, ma la piega che prenderanno gli eventi sicuramente no.
Controlleremo Jack, ragazzo che si appresta a lasciare la sua casa per cercare fortuna in città. Fortuna di cui ha davvero bisogno, visto che in famiglia non ha una situazione piacevole, con un fratellino piccolo allo sbaraglio, la madre troppo impegnata a sbrigare le faccende di casa, e un padre alcolizzato che ozia dalla mattina alla sera. La mattina della nostra partenza però qualcosa attira l’attenzione di Jack: un losco figuro ha versato qualcosa nell’acquedotto della cittadina, e gli animali si sono trasformati in zombi.
Nel paese si scatena il caos e in poco tempo ci saranno orde di zombi umani e animali ovunque. Jack dovrà cercare di sopravvivere, e nel frattempo risolvere il mistero di questo avvelenamento, anche perché senza nessun motivo, i pochi superstiti lo accuseranno di aver causato l’epidemia. Tutto molto strano vero? Eppure riesce a incuriosire, divertire e spingere il giocatore ad avanzare nella storia.
Mayhem in Single Valley: un gameplay dove si fanno cose
Nel corso dell’epopea di Jack, saremo chiamati a compiere davvero diverse azioni, molte delle quali sconnesse, senza alcun senso logico, ma che in un modo o nell’altro, ci garantiranno l’avanzamento nella storia principale. Un esempio? Mayhem in Single Valley inizia con un sogno di Jack, nel quale volando, deve raccogliere i passeggeri di un aereo che sta precipitando.
Una volta sveglio però le cose non migliorano, tra trovare il giocattolino del fratellino nascosto in casa, oppure raccogliere i bisogni del cane in giardino, azione che se non verrà svolta in fretta, farà morire Jack per la puzza. Si, Mayhem in Single Valley è questo e molto di più.
La spina dorsale del titolo comunque, si attesta sull’esplorazione e sul risolvere enigmi ambientali. Jack avrà alcune abilità che lo aiuteranno, alcune delle quali sbloccabili avanzando nel gioco, potrà utilizzare e combinare oggetti fra di loro, ma soprattutto dovrà evitare di essere aggredito dagli zombi. Non ci saranno fasi di combattimento, o meglio Mayhem in Single Valley non invoglia a farle. Si, potremo tirare contro gli zombi gli oggetti raccolti, ma sarà molto più efficace distrarli con il loro cibo preferito (stranamente non sarà la carna umana), ed evitarli passando alla zona successiva.
In Mayhem in Single Valley, Jack potrà anche curare gli animali che sono diventati zombi, ma questa meccanica è una di quelle poco approfondite e che onestamente lascia il tempo che trova. Difatti non ci sono benefici particolari dal curare un animale piuttosto che evitarlo o stordirlo con un colpo, il che porterà il giocatore a optare sempre per queste due opzioni, per rapidità e convenienza.
Mayhem in Single Valley continua in questo modo, per le ore necessarie al suo completamento che, per dovere di cronaca saranno poche (circa 6). Il titolo accompagna il giocatore con una grafica davvero apprezzabile, in una pixel art particolare e che riesce a creare al giusta atmosfera.
Il sonoro ricorda i titoli del passato e non gode né di lodi né di infamia, fa il suo e lo fa decentemente. C’é da dire che con tutto quello che accadrà sullo schermo, il sonoro è l’ultima cosa alla quale presteremo attenzione; saremo più impegnati a capire come mai stiamo trasportando un anziano a mo’ di zaino.
Il gameplay diverte inizialmente, ma poi le sue meccaniche poco approfondite rischiano di annoiare il giocatore, il quale si ritroverà spesso a fare le stesse azioni, fino a uno dei tanti punti non-sense con meccaniche o enigmi particolari.