Mediaworld è una catena di elettronica famosissima in tutta Italia. Sicuramente ti sarai affidato almeno una volta all’azienda per i tuoi acquisti. A ogni modo, il gruppo proprietario del brand, Mediamarkt, ha da poco ricevuto una salatissima sanzione. Se sei curioso rimani con noi, perché la notizia di oggi è molto interessante!
Mediaworld; multa di circa 3,6 milioni di euro!
Agcm ha da poco consegnato una spiacevole sorpresa a Mediamarkt. L’azienda sarà infatti costretta a sborsare circa 3,6 milioni di euro in quanto è stata giudicata colpevole di comportamenti scorretti per quanto riguarda la vendita di prodotti.
L’antitrust ci spiega che il motivo della sanzione a Mediaworld è il seguente: un cliente che si recava nel punto vendita alla ricerca di un prodotto in offerta visto sul volantino, si ritrovava costretto senza saperlo ad acquistare un secondo prodotto per avere il primo. Non sono mancati esempi pratici della questione smartphone abbinati con pellicole protettive già applicate che facevano salire il prezzo anche a più di 20 euro, o addirittura casi gravissimi di software gratuiti scaricati su PC e fatti passare come a pagamento senza alcun tipo di richiesta del cliente.
Lo stesso accadeva con i televisori che venivano venduti a un sovrapprezzo anche di 70 euro. Un esempio che ci tocca tutti da vicino è quello di PlayStation 5 che veniva venduta solamente sottoscrivendo una garanzia obbligatoria. Le indagini hanno portato all’apertura di email anche piuttosto vecchiotte dove la dirigenza incitava a vendere ogni prodotto con i propri accessori:
“Non deve uscire un iPad senza Pencil! 100% ATTACH DI OBIETTIVO”.
Non manca infine un commento dell’Agcm stessa sulla situazione Mediaworld:
“La catena ha utilizzato modalità ingannevoli per promuovere alcuni prodotti, spesso presentati come in promozione (sia nei volantini sia nei cartelli posizionati nei negozi) che invece venivano abbinati e venduti insieme a un prodotto accessorio. In questo modo il consumatore pagava un prezzo superiore e diverso rispetto a quello pubblicizzato. Mediamarket ha altresì attuato pratiche scorrette e aggressive che imponevano al consumatore l’acquisto anche di prodotti accessori che non avrebbe altrimenti acquistato, sostenendo così un costo supplementare non previsto”.