Ebbene sì, è di nuovo quel periodo della vita, di ogni gamer, dove bisogna scegliere con quale fazione schierarsi. Infatti le rispettive console di Sony e Microsoft, quelle che andranno a soppiantare questa generazione, sono state finalmente presentate. Tra annunci a base di freddi ed inutili dati e una miriade di meme che hanno invaso le tue pagine Instagram e Facebook, è arrivata l’ora di decidere nuovamente, come dei novelli Sheldon Cooper. Stare con il la console a forma di minifrigorifero oppure con un accrocchio che le fattezze di un router WiFi gigante?
Ma con una faida che nasce, una si spegne ed è quindi arrivato il momento di decidere il miglior sistema di intrattenimento degli ultimi 7 anni. Xbox One oppure Playstation 4? È stata la generazione delle revisioni, non solo stilistiche, ma anche hardware. La prima che ci ha introdotto allo streaming (il quale, probabilmente, sarà il futuro del gaming) e quella che ha consacrato a tutti gli effetti lo sbarco del digitale anche su console, affiancando le copie fisiche.
Però, naturalmente, qualcuno ha fatto meglio di altri in questi campi, quindi per valutare la vincitrice di questi lunghi 7 anni (PlayStation 4 e Xbox One sono uscite tutte e due nel 2013) terrò conto di 6 aspetti fondamentali che ne decretano la vittoria o la sconfitta, dando ad ognuno di essi un punteggio che varia dalle 1 alle 5 stelle. Le cose valutate saranno: hardware, design, controller, servizi extra, parco titoli esclusivo e un bonus di 3 stelline per chi ha venduto di più (quindi è stata recepita meglio dalla fanbase e dal pubblico).
Sì, ti puoi scannare sotto nei commenti, basta che non sfociamo nella volgarità, visto che per quanto oggettivo uno possa essere il lato soggettivo ci mette sempre lo zampino. Iniziamo? Direi di sì.
Hardware
Il lato hardware è probabilmente il più facile da scegliere, visto che basta conteggiare i freddi numeri e fare la somma, tuttavia questa generazione è stata scandita da uno scalino nel mezzo, dove le console hanno fatto delle piccole, ma sostanziali modifiche che hanno cambiato le carte in tavola in corsa.
PlayStation 4 si presenta all’appello con un processore AMD X86-64 con 8 core e un clock massimo di 1,6 ghz. Per quanto riguarda la GPU, abbiamo sempre il marchio AMD a bordo, con una AMD Radeon da 1,84 teraflops. Tuttavia nel 2016, Sony, cambia tutto e presenta 2 modelli di PlayStation 4 uno Slim e uno Pro.
La Slim fondamentalmente non cambia nulla rispetto alla PlayStation 4 del lancio, mentre la Pro è una versione sotto steroidi di essa, la quale, grazie all’aumento dei teraflops, che passano a 4,20, riesce a far partire i titoli in 4K (upscalando anche quelli che non lo prevedevano) ben più adatto alle televisioni che stavano esplodendo nel mercato di qualche anno fa e che oggi sono una solida realtà.
Microsoft dal canto suo, parte maluccio, con una versione gigantesca (ma di questo ne parliamo dopo) che all’atto dei freddi numeri è sotto la concorrente Sony. Nonostante il processore fosse il medesimo di PlayStation 4, cioè l’AMD X86-64, sulla console Microsoft, questo aveva un clock leggermente maggiore pari a 1,75 ghz. Ma è dal punto di vista della GPU, sempre AMD, che la Xbox One primo modello peccava, visto che arrivava ad 1,31 teraflops.
La casa di Redmond perde parecchio terreno al lancio e cerca di recuperare in corsa, anche lei con due revisioni di console: la Xbox One S e la Xbox One X. Specialmente quest’ultima degna di nota, visto che riesce a gestire il 4K nativo decisamente meglio rispetto alla console Pro di Sony. Peccato però che le strade fossero già state ben delineate e la sfida delle vendite, che poi è quella che conta per le aziende, era stata vinta ampiamente dalla console giapponese.
Come detto all’inizio questi sono freddissimi numeri che lasciano il tempo che trovano. A conti fatti sono altre le cose che devono interessare l’utente finale. Da una parte Sony è partita con un hardware più performante e un prezzo più aggressivo, mentre Microsoft ha fatto di meglio in corsa e una svalutazione maggiore nel tempo. Quindi qui il punteggio lo lasciamo in parità e diamo tre stelline ad entrambe le console.
PlayStation 4: ★★★
Xbox One: ★★★
Design
Qui mi si potrà dire che il design di una console non serve a nulla. Niente di più errato, anche in queste cose l’occhio vuole la sua parte e avere qualcosa che sta bene con l’arredamento di casa nostra è un punto, sicuramente non fondamentale, ma che potrebbe fare la differenza.
PlayStation 4 parte con una forma molto squadrata, che i meme del tempo avevano paragonato ad una gomma da cancellare, di quelle rosse e blu per capirci. Mentre nelle sue revisioni lascia uno stile simile, ma più morbido, toglie il gigantesco led centrale che era molto tamarro, ma a molti piaceva (a me ad esempio) e rende la versione Pro leggermente più alta. Iconica, pulita e non sfigura assolutamente con l’arredamento di casa nostra. Insomma parolacce dalle nostre madri/fidanzate/compagne non ne abbiamo prese.
Microsoft, invece, parte davvero malissimo. Console grossa e pesante, assomigliava vagamente ad un vecchio videoregistratore. Anche qui i meme si sprecano. Grazie a Dio le varie revisioni la rendono più piccola e aggraziata. Specialmente la versione S bianca è bellissima da vedere. Ma quella iniziale era davvero un aborto a livello di design.
Per questo l’ago della bilancia va a finire a Sony, visto che con tutte le revisioni ha fatto centro, anche se non gli do le 5 stelle piene perché il led blu centrale, secondo me, era qualcosa di davvero iconico e poteva essere lasciato. Dirai tu che il gusto è soggettivo. Verissimo, ma la prima Xbox era davvero una zavorra da portare…e poi l’articolo è mio, i commenti, invece, sono tutti tuoi!
PlayStation 4: ★★★★
Xbox One: ★★★
Controller
Qui la filosofia delle due aziende è stata molto simile: squadra che vince non si cambia. Infatti entrambe le versioni del pad sono delle semplici evoluzioni dei vecchi joypad utilizzati. Anche se il Dualshock 4 di Sony ha avuto una modifica sostanziale, rispetto alle tre versioni precedenti (rimaste praticamente immutate nel tempo), specialmente nella forma. Qui l’ago della bilancia va nettamente a favore di Microsoft.
Se da una parte il controller Sony è leggero, ma è comunque comodo da usare, i primi lanciati sul mercato erano davvero fatti male, con i gommini degli analogici che tendevano a spellarsi e a lasciare la plastica della levetta scoperta togliendo, di conseguenza, grip ai nostri pollici. Fortunatamente in una seconda revisione questo problema è stato sistemato, ma abbiamo comunque dovuto spendere la bellezza di 60 € per cambiarlo. In più a che cosa è servito quel tastone touch centrale? Perché il tasto select è stato sostituito dall’inutilissimo tasto share?
Parlando del joypad di Microsoft, invece, è eccezionale. È pesante il giusto, adatto sia a chi ha mani piccole e chi ha mani grandi. È costruito divinamente, ma soprattutto si può interfacciare al PC senza dover usare strani programmi o comprare periferiche ulteriori, al contrario di quello Sony. L’unico motivo per cui non do le 5 stelle piene è perché trovo inaccettabile, ai giorni nostri, dover utilizzare le pile stilo per l’alimentazione. Microsoft facci sta gentilezza e metti una benedetta batteria al litio ricaricabile!
Playstation 4: ★★★
Xbox one: ★★★★
Servizi Extra
Arriviamo ai servizi. Qui proprio non c’è stata partita. Il servizio di Microsoft è migliore senza sé e senza, ma. Il fiore all’occhiello è Xbox Gamepass, che alla modica cifra di 12,99 € al mese ti porta a casa una libreria di più di 400 titoli per la console, 100 se li giochi su PC.
E non titoli indie o giochi con zero appeal, parliamo di roba tripla A come Halo, Forza Horizon 4 e Gears of War. Praticamente la crème de la crème del parco titoli Xbox One. Per non parlare degli ottimi server da sempre utilizzati, i quali sono diventati il cavallo di battaglia del videogame targato Microsoft. Qui nulla da obbiettare, Xbox prende 5 stelle tonde, tonde.
Sony da questo punto di vista mostra il fianco. Da sempre i server PlayStation non sono eccezionali e se prima potavamo pure giustificarla, visto che su PlayStation 3 il servizio era gratuito, qui dobbiamo sborsare 50 € annuali per giocare Online. Vero ci sono due titoli gratis al mese, con il servizio PlayStation Plus, ma se quando era opzionale, i giochi dati facevano davvero gola, negli ultimi mesi la scelta di questi è stata particolarmente discutibile.
Oltre a questo c’è quel servizio che all’anagrafe prende il nome di PlayStation Now che sulla carta è un’ottima cosa, all’atto pratico lascia un po’ a desiderare, visto che la libreria proposta non è nulla di che, con titoli un po’ vecchiotti e anche i giochi retrò proposti non sono resi al meglio (specialmente quelli del catalogo PlayStation 3). Tuttavia a livello di quantità ci siamo, con la bellezza di 700 titoli tra cui scegliere e un costo tutto sommato accessibile, 9,99 € al mese.
PlayStation 4: ★★
Xbox One: ★★★★★
Titoli in Esclusiva
E qui non c’è davvero storia. Quantità e qualità sono tutte per Sony. Non ci soffermiamo sui titoli third party, ma sulle esclusive per la piattaforma (includeremo anche quelle temporali, che poi sono finite o finiranno su PC tipo Horizon: Zero Dawn o Death Stranding). Se su PlayStation 4 abbiamo: God of War 4, Uncharted 4, Uncharted trilogy, Death Stranding, Persona 5 (e Royal), Final Fantasy 7 Remake, Bloodborne, Gran Turismo Sport, Horizon Zero Dawn, Spiderman, The Last of Us 2, The Last of Us Remastered e mi sono perso qualcosa per strada sicuro, sicuro!
Purtroppo Microsoft, con il tempo, non ha saputo dare qualcosa che fosse realmente di grido e ci fermiamo sempre ai soliti 3: Halo, Gears of War e la saga di Forza. Ottimi titoli per carità (Forza Horizon 4 l’ho consumato), ma è davvero troppo poco per una console che vuole contrastare la concorrenza. I giochi fanno la console e i vari Call of Duty o FIFA, ormai li posso fruire ovunque. Nemmeno l’aver acquistato una casa di produzione spettacolare come RARE ha dato i suoi frutti, con quel Sea of Thieves che non ha proprio convinto al 100%.
Playstation 4: ★★★★★
Xbox One: ★★
Vendite
Qui non ci sono pareri oggettivi o soggettivi si vede quanto ha venduto una e quanto a venduta l’altra e in base a quello darò tre stelline bonus. Il dato aggiornato a maggio 2020 da: 110 milioni di console vendute per Sony contro le 43,14 milioni di Microsoft.
Per creare questo divario sono stati fondamentali i primi 2 anni di vendite, dove non c’era davvero partita. Playstation, almeno all’inizio, era più performante, con un design migliore, ma soprattutto aveva dalla sua un parco titoli davvero invidiabile. C’è da dire che con il tempo Microsoft ha recuperato moltissimo terreno, grazie ai servizi e al mai troppo lodato Xbox Game Pass, ma tant’è…questi sono numeri ci si può fare poco!
AND THE WINNER IS:
Playstation 4: ★★★★★★★★★★★★★★★★★★★★ (20 stelle)
Xbox One: ★★★★★★★★★★★★★★★★★ (17 stelle)
Vince Sony e le vendite (che alla fine è quello che conta) le danno pienamente ragione. È ora di dirlo una volta per tutte: la potenza bruta sta a zero se non hai un parco titoli che si rispetti e su questo PlayStation vince alla grande. Microsoft dalla sua ha però una serie di servizi davvero ottimi, ma soprattutto fruibili anche da PC.
Ma se non fosse chiaro il concetto, questa è stata solo una disanima basata sui dati e sui fatti, quello che conta veramente è: “Ti sei divertito con Xbox? Beh, allora per te ha vinto Xbox” mentre “Ti sei divertito con Playstation? E allora ha vinto Sony”. A queste affermazioni non ci sono dati che tengano.
E Nintendo?
No, ancora non ho finito. In tutto questo marasma di dati non ho mai citato Nintendo, perché lei fa un campionato a parte. Ha un supporto inferiore delle terze parti, è un concetto nettamente diverso del videogiocare, ma soprattutto ha dei titoli che fanno impallidire sia Sony che Microsoft.
Mario, Zelda, Animal Crossing, il prossimo in uscita Metroid sono tutte cose che ci sono solo ed esclusivamente su Switch e se li vuoi giocare devi prendere quello, non ci sono mezze misure. In più anche la politica sui prezzi di Nintendo è diversa; l’affermazione: “Aspetto che scende di prezzo e poi vedo” per Nintendo non esiste. Oggi Zelda: Breath of the Wild costa 59,90 € come quando uscì nel “lontano” 2017.
Se può far storcere il naso alla maggior parte dei potenziali clienti, sappi che questa politica paga, perché dona un valore in più alla proprietà intellettuale creata dalla casa di Kioto.
Per non parlare del fatto che Nintendo è l’unica che ancora oggi sperimenta e prova a dare qualcosa di nuovo.
Quante case di produzione proverebbero a vendere cartone? In quanti hanno fatto una console ibrida? Nintendo prova, spesso fallisce, ma poi gli altri copiano…sempre!