Men of War: Assault Squad 2 – cold war regge la pesante eredità del suo predecessore riproponendolo in una nuova veste grafica e dà alcune novità, cercando di uscire dalla posizione di nicchia e riemergere portando alle masse un titolo dalle meccaniche interessanti ma ancora poco esaustive per certi versi.
Echi di Guerra
Men of War: Assault Squad 2 – Cold War si basa sul periodo della guerra fredda e quindi sequel ed espansione successiva alla prima progettata per Men of War, offrendoci una serie di novità e mantenendo intatta la formula della serie.
In questa espansione si potranno prendere le parti sia dei Sovietici sia degli Americani, gettando i nostri uomini in battaglie epiche e dagli aspetti rinnovati. Uno di questi è la componente multiplayer aggiornata e resa più personale grazie alla generazione dinamica delle campagne, offrendo una selezione pressoché infinita di esperienze.
Nuova veste
Il cambiamento più evidente di questo sequel si nota nella grafica, i modelli sono rinnovati e con maggiori dettagli rispetto al predecessore. Questa nuova veste grafica consente un’immersione maggiore nel caso si scelga di comandare i propri soldati tramite tasti direzionali e quindi con una telecamera ravvicinata e posizionata nel vivo dell’azione.
Risoluzione e dettagli sono migliorati, stessa cosa vale per la palette di colori che rispecchiano meglio le tematiche e il periodo in cui si svolge il capitolo. Le texture, i riflessi e illuminazione sono rivisti, per donare più realismo e immersione in un titolo che punta ad emergere tra la massa e uscirne a testa alta.
War never changes…
Come già detto la formula di Man of War: Assault Squad 2 è la stessa che ha reso interessante questa serie di giochi stategici. Il gameplay rimane saldamente legato alla guerra di trincea, in cui si avanza di copertura in copertura cercando posizioni nevralgiche da conquistare e punti da ottenere.
I punti ottenuti con l’avanzare delle posizioni possono essere spesi per unità come i carri pesanti che consento di irrompere nelle linee nemiche più facilmente, ottime chiavi di apertura per le partite in multiplayer. Il ruolo fondamentale lo ottiene la gestione dei mezzi come copertura della fanteria associata alle unità di guardia, alla gestione delle munizioni e a un tempismo perfetto, che dà la possibilità al titolo di usufruire delle sue dinamiche mai frenetiche e più incentrate sulla strategia.
In Man of War: Assault Sqaud 2 – Cold War sono state aggiunte anche due modalità nuove:
- Modalità Zone d’assalto: cattura e mantieni le bandiere servendoti di ogni mezzo militare possibile.
- Modalità Annientamento: domina il nemico o conquista la sua base. Potrai anche assicurarti risorse preziose sul campo di battaglia.
Oltre questo, sono disponibili veicoli di supporto, carri armati leggeri e pesanti, veicoli di artiglieria, elicotteri da combattimento e potentissimi jet caccia.
Ovviamente la caratteristica fondamentale di controllare direttamente i soldati non viene a mancare, tenendo fede alla formula classica di Men of War. Una caratteristica molto interessante ma che dona una problematica in multiplayer data la perdita della visione del campo di battaglia, fornendo al contempo un modo per eliminare velocemente cecchini e altre unità altamente minacciose.
Le 40 missioni disponibili offrono una varietà molto ampia di queste situazioni con eventi particolari, nonostante molte di queste avvengano in mappe già viste all’interno della serie, anche se completamente rivisitate.
Il multiplayer sostanzialmente ruota intorno ad una sola meccanica, data la principale modalità di posizione e conquista punti, ottenendo le risorse necessarie per rinforzare il proprio esercito. Al contrario dell’apparenza, nel generale la formula funziona in maniera ottimale e basta per dare al titolo la possibilità di mostrare il panorama ben fornito degli strategici in tempo reale.
Le partite multiplayer a sedici sono ambientate in nuove mappe pensate appositamente per questa modalità, dando così modo di osservare gli stalli tenuti nel tempo, unitamente a Fronte di Battaglia che dona scontri più densi e dinamici.
Novità ricercate
Come già detto per la prima volta nella serie, è disponibile la generazione dinamica delle campagne. Questa modalità offre ai giocatori esperienze pressoché infinite sia in modalità singolo che multiplayer, donando a Man of War: Assault Squad 2 – Cold War un punto di vista quantitativo soddisfacente e per nulla scarno. La grafica è migliorata in modo netto, legata a riflessi, texture e aumento della distruttibilità dei bersagli e a una illuminazione evoluta che dona un significato denso al buio notturno come al danneggiamento dei veicoli aggiungendo realismo agli scontri tra di essi.
Purtroppo, nonostante i modelli poligonali degli uomini sia migliorato, lascia ancora a desiderare, ma il passo avanti lo si nota negli specchi d’acqua, resi al meglio e dotati di più realismo.
Un altro punto a sfavore del titolo lo dona la pochezza di contenuti innovativi e di importanti novità, fornendo materiale riciclato ma con una resa migliore. Una piccola evoluzione legata al multiplayer non basta per sedare la voglia di un vero e proprio sequel.
La gestione della videocamera presenta molte lacune a partire da un movimento legnoso e alquanto fastidioso, facendo capire che il motore grafico ha bisogno di un rinnovo per sostenere un punto di forza notevole. Le missioni stealth sono nettamente diminuite, andando a compromettere il controllo diretto, mettendo in evidenza le problematiche di una funzione utile ma ancora rozza.
Grazie a Steamworks la condivisione di contenuti creati o modificati è facilitata con il più che valido editor. L’infrastruttura Valve semplifica in modo importante la ricerca di partite multiplayer, trovando anche un notevole miglioramento nell’interfaccia.
L’HUD diventa più intuitivo includendo indicatori precisi per identificare le proprie squadre, offrendo un comando essenziale che consiste nell’evidenziare di quale fazione sono i caduti.