Merek’s Market è un titolo nel quale vestiremo i frenetici panni del gestore di una bottega medievale, con il compito di esaudire le necessità della nostra (non) affezionata clientela, non solo vendendo loro il prodotto desiderato, ma anche creandolo da zero. Sulla falsa riga di titoli come Overcooked!, questo titolo propone al suo interno diverse meccaniche che ne vanno ad implementare il divertimento e la giocabilità, contornando il tutto con una buona componente umoristica che, data la natura del titolo, calza a pennello.
Uno dei punti sfavorevoli di questa tipologia di gioco è che, basandosi solitamente sulla modalità multi giocatore, in singolo rischiano presto di diventare monotoni e annoiare, ma fortunatamente non è il caso di Merek’s Market il quale, grazie a un gameplay che si espande progressivamente con la crescita del giocatore, riesce a dare in ogni livello quel pizzico di sfida in più da tenerlo impegnato.
Pur non essendo ovviamente un titolo incentrato sulla trama ma bensì sul gameplay, in Merek’s Market non mancheranno gli intermezzi narrativi dove, oltre a conoscere meglio alcuni dei personaggi chiave del titolo, avremo modo di assistere ai comici siparietti di Merek, che siano pessime battute, giochi di parole o raggiri nei confronti dei nostri clienti; dopotutto che male c’è a cercare di vendere una spada al cliente che ci ha chiesto delle uova?
Una menzione particolare va proprio ai giochi di parole i quali risultano ben riusciti in italiano anche se di impronta inglese. Si, c’è la presenza della lingua italiana ma mai come in questo titolo si rivela un fattore ininfluente per il godimento del titolo a livello di gameplay il quale, come linguaggio, userà quello dei fumetti e dei disegni.
Merek’s Market: gameplay e meccaniche
Il titolo dello sviluppatore Big Village Games, ci vedrà iniziate la nostra avventura in bottega mentre saremo intenti a chiacchierare con una nostra conoscente la quale, da provetta viaggiatrice, ci fornirà un manuale di ricette apprese da varie parti del mondo, da utilizzare nel nostro negozio.
Finito il dialogo seguirà un brevissimo tutorial il quale servirà solamente a far capire le semplici meccaniche del titolo, dopodiché saremo già catapultati nella routine della nostra attività: ricevere i clienti, creare l’oggetto desiderato, fornirlo al cliente e ricevere il pagamento. Questa sarà la meccanica sulla quale si baserà la maggior parte del gameplay di Merek’s Market.
Non appena un cliente entrerà in negozio e arriverà al bancone, un fumetto contenente l’oggetto desiderato comparirà sulla sua testa, e qui comincia il divertimento in Merek’s Market. Non avremo un magazzino dal quale attingere, ma dovremo creare l’oggetto al momento. Come crearlo? Leggendo la ricetta su libro lasciatoci a inizio gioco dalla nostra conoscente. Quest’ultimo verrà aggiornato di volta in volta col progredire del gioco, riempiendosi sempre più con ricette elaborate.
Anche le descrizioni delle varie formule si baseranno sui disegni: il nostro cliente desidera un vaso il quale, nel libro delle ricette, è rappresentato con il disegno dell’argilla più il disegno del carbone più quello di una fiamma. Tradotto in pratica, dovremo andare dapprima dove teniamo l’argilla, prenderla e metterla nella fornace, ripetendo lo stesso procedimento per il carbone e attivare la lavorazione.
In pochi secondi l’oggetto sarà pronto per essere raccolto e consegnato al cliente. Consegnato, non lanciato mi raccomando! Il lancio è una opzione possibile (e utile soprattutto in multi giocatore) ma non adatta a vasi oppure oggetti fragili, servirà per lo più a passare oggetti o avvicinarli alle postazioni di lavoro.
Avremo un tempo durante il quale il cliente aspetterà pazientemente prima di andare via insoddisfatto e dovremo riuscire a dargli l’oggetto e farlo pagare prima dello scadere dello stesso. Il pagamento è anche una delle meccaniche più divertenti e utili di Merek’s Market: arrivati alla cassa, comparirà una parola sulla testa dell’acquirente da digitare sulla tastiera senza commettere errori.
Le parole avranno tutte a che fare con la vendita, come money, sell, buy, vend, sold, e se riusciremo a digitarla senza commettere errori, daremo il via a una catena di vendite che andrà ad aumentare i nostri profitti man mano che aumenterà il conteggio delle vendite riuscite; sbagliare la digitazione della parola non comprometterà la vendita ma andrà ad azzerare il conteggio della stessa.
Man mano che progrediremo nei 50 livelli di gioco in Merek’s Market, aumenterà anche il numero di clienti da servire e la difficoltà delle loro richieste. Si rivelerà un’ottima strategia quella di preparare già i materiali o gli oggetti nei (pochissimi) tempi morti e magari posizionarli in prossimità del bancone per servire i clienti non appena questi manifesteranno la loro richiesta.
Alcuni clienti invece attiveranno un’altra meccanica; si presenteranno direttamente alla cassa chiedendoci un oggetto ma senza nominarlo, e starà a noi capire cosa vogliono e provare a venderglielo scegliendo fra le opzioni che avremo a disposizione. In questa meccanica non dovremo creare l’oggetto, ma sarà più una questione di risolvere l’indovinello proposto.
Dovremo anche decidere il prezzo e dovremo farlo in base al nostro cliente: sarà inutile chiedere a un contadino un prezzo più alto di mercato, se ne andrà arrabbiato, mentre la signora ben vestita la quale sprizza ricchezza da ogni poro sarà ben lieta di pagare il triplo del valore pur di regalare un’ascia al suo amato cavaliere. Questa meccanica si integra perfettamente con la principale e serve anche a riprendere fiato nel ritmo frenetico della partita.
Cooperativa
Anche se la modalità giocatore singolo di Merek’s Market è già divertente di suo, nulla può con il caos e le risate generate dalle partite multi giocatore, soprattutto con un part completo di quattro persone. Si partirà con i migliori propositi; uno in cassa, uno alla fornace mentre uno seguirà i clienti e l’ultimo lavorerà il legno, per finire in una rissa di oggetti lanciati e distrutti addosso ai poveri clienti misti a materiali tutti fuori posto e senza nessuno a seguire la cassa… ma quante risate.
Tecnicamente parlando
La grafica di Merek’s Market non è sicuramente fra le più complesse, anzi risulta molto semplicistica ma adatta per il titolo al quale appartiene. Anche lo stile dei personaggi e buffo e gradevole, aumentando così la componente umoristica del gioco. La pulizia su schermo aiuta a non creare confusione durante le partite in solitaria, ma quest’ultimo punto andrà a farsi benedire nel caos generato da quattro giocatori impazziti.
Il comparto sonoro, pur non avendo niente più della sufficienza, presenta un piccolo tocco di classe, ovvero il suono del registratore di cassa mentre comporremo la parola per vendere il prodotto al cliente.
I controlli sono funzionali e semplici, soprattutto con il controller, molto consigliato, ma anche con la tastiera; una precisazione doverosa per chi sta pensando di giocare con la combinazione tastiera e mouse, e che per riuscire a padroneggiare al meglio il gameplay, bisognerà saperla usare davvero bene.
Durante le mie ore correndo avanti e indietro nella mia bottega medievale creando oggetti, vendendoli e raggirando clienti in Merek’s Market, non ho riscontrato nessun bug.