Nell’ultimo periodo si sta parlando molto di Metal Gear Solid Delta: Snake Eater, remake del capolavoro di Hideo Kojima uscito originariamente nel 2004 su PlayStation 2, e che a più di vent’anni di distanza fa il suo ritorno. Dopo l’ultimo Metal Gear Production Hotline abbiamo anche potuto vedere qualche scorcio di gameplay in più, oltre che il filmato iniziale, ricreato in Unreal Engine 5.
Metal Gear Solid Delta: Snake Eater com’è rispetto all’originale?
E più cose vengono mostrate di questo titolo più sembra sempre meno un remake e sempre più una remaster: il gioco, per quello che si è visto è una riproposizione 1/1 del capolavoro di Kojima, e non sembra aggiungere niente di nuovo o cambiare qualcosa. Lo dimostra anche questo filmato, che è ripreso paro paro da quello di MGS3, senza avere alcun tipo di inventiva. Il problema di Konami è che non sembra aver capito che Metal Gear non è solo Snake, robot ninja e testate nucleari. Manca tutta quell’estetica e atmosfera che rendeva l’originale così bello.
Emblematica la fotografia in questo remake: se da un punto di vista prettamente tecnico i modelli dei personaggi e delle luci sono perfetti, manca completamente quell’estetica e i colori che ti immergevano del tutto nella giungla sovietica e nella Guerra Fredda. Konami ha anche inserito un filtro all’interno del gioco che dovrebbe ricreare quella fotografia, ma la preoccupazione è che renda il gioco solamente più “giallo”. Ovviamente è ancora presto per parlare, ma da come sta andando non sembra che Konami abbia capito molto dell’opera originale, in quanto Kojima tutto avrebbe fatto con un remake, tranne una copia 1/1.