Il mese di ottobre 2024, come da tradizione ormai, si rivela essere un mese particolarmente ricco di uscite sul fronte videoludico. Tra Metaphor: ReFantazio, Dragon Ball Sparking! Zero, Silent Hill 2 e Call of Duty Black Ops 6 i giocatori non sanno veramente da che parte voltarsi.
In mezzo ad una tale mole di prodotti che promettono di essere delle esperienze di primissimo livello, ben venga la pubblicazione di demo gratuite che permettono ai giocatori di avere un assaggio dell’esperienza finale in modo da poter compiere consapevolmente le loro scelte in merito ai prossimi acquisti.
Il nuovo progetto targato Atlus e edito da SEGA ci si presenta a sorpresa con una demo che permette ai giocatori di provare il titolo in arrivo il prossimo 11 ottobre. All’interno della demo è possibile infatti giocare al prologo di Metaphor: ReFantazio per farsi una prima idea di quello che sarà il titolo finale. Obiettivo di questo articolo sarà appunto darvi le nostre impressioni in merito a questo primo assaggio di gioco nella sua versione per PlayStation 5.
Un tuffo nel regno fantastico di Metaphor: ReFantazio
Come da prassi per i titoli targati Atlus, pensiamo ad esempio alla saga di Persona, i pretesti narrativi sono numerosi per conformazione, e Metaphor: ReFantazio non smentisce la tradizione sotto questo punto di vista.
L’universo fantastico ove avviene la nostra avventura, la sua suddivisione, i suoi giochi di potere: il prologo ha principalmente il compito di dare una robusta infarinatura al giocatore in merito a questi aspetti che, se per un tipo di utente poco avvezzo ai lavori dello studio possono risultare un surplus impegnativo, si rivelano invece essere elementi fondamentali per comprendere appieno la nostra missione.
Iniziamo quindi subito con l’affermare che, seppur in un contesto piuttosto diverso da quello più moderno a cui siamo stati abituati con altri progetti, il nuovo titolo di Atlus non si differenzia a livello strutturale da questi. Il marchio di fabbrica degli sviluppatori, pur cambiando d’abito, rimane insomma indelebile.
Intrighi e misteri a corte
La trama del titolo si rivela fin da subito semplice nella sua struttura più superficiale, ma particolarmente intricata nelle sue sotto-strutture: tanti personaggi, tutti molto ben caratterizzati e doppiati in maniera energica e coinvolgente, tanti misteri da risolvere, legami da chiarire, identità celate da svelare.
In questa demo non possiamo ovviamente fare un quadro completo dell’esperienza, ma quello che fino a questo momento ci è stato presentato risulta quanto più intrigante: Louis Guiabern è un personaggio affascinante, attorno alle cui malefatte sembrano pronti ad intrecciarsi accordi e alleanze inimmaginabili.
Un primo approccio al duplice sistema di combattimento
Metaphor: ReFantazio è caratterizzato, ovviamente, da concitati combattimenti con nemici improbabili (e spesso davvero terrificanti, in senso buono ovviamente). Questi si dividono in due distinte tipologie, in base alla potenza dell’avversario che andremo ad affrontare: per un semplice animale aggressivo basterà sfoderare la propria spada per dare vita ad un combattimento in tempo reale, mentre creature più potenti richiederanno l’ingaggio di un vero e proprio duello di squadra.
Questa seconda modalità si risolve in un tradizionale combattimento a turni che include possibilità di attacco, di difesa, di utilizzo di poteri speciali e di oggetti. Nel corso del combattimento a turni è inoltre possibile muovere il proprio personaggio all’interno del campo di battaglia: avanzando, aumenterà il potere d’attacco ma peggioreranno le capacità difensive e viceversa.
La struttura del combattimento, in questa prima fase, si rivela piuttosto approfondita: possiamo, nel caso di nemici importanti, colpire diverse zone del loro corpo così da depotenziare alcuni particolari tipi di attacco o di cure. I combattimenti avvengono inoltre in maniera estremamente fluida.
Anche l’occhio vuole la sua parte
Seppur all’interno della demo di Metaphor: ReFantazio sia possibile prendere parte solo ad una piccola parentesi dell’avventura totale, abbiamo avuto già modo di esplorare diverse ambientazioni: da paesaggi desertici a città, da miniere a castelli infestati. Tutte le ambientazioni godono di una propria energia e di un carattere che emerge in maniera dirompente dalla scelta dei colori alla profondità delle ombre.
Metaphor: ReFantazio è uno spettacolo per gli occhi (e per le orecchie) da qualunque angolo lo si guardi: il character design è delicato ma efficace, i brani della colonna sonora sono coerenti ed iconici, le ambientazioni, sia all’aperto che al chiuso, godono di una struttura chiara e ben congegnata.